Northern Illinois Huskies: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 98

Head Coach: Rod Carey (5th year, 36-19)

Record 2016: 5-7

Match da non perdere: at Toledo (Nov. 2), vs. Ball State (Battle for the Bronze Stalk, Nov. 9)

Jordan Huff

Punto di forza: nonostante l’uscita di scena di Joel Bouagnon, gli Huskies hanno a disposizione un backfield ricco di talento, e gli elementi necessari per continuare a stare ai vertici della nazione, con il senior Jordan Huff, 703 yards, 5 TD, pronto a raccogliere l’eredità del compagno e guidare un gruppo assortito di cui fanno parte anche Marcus Jones, dimostratosi complementare ad Huff durante lo spring game,  e Tommy Mister, già visto in campo nel 2016.

Punto debole: i tanti infortuni subiti nelle ultime due stagioni nella posizione di quarterback hanno contribuito a far crollare le quotazioni e le prestazioni di NIU, che in estate sarà chiamata a scegliere il nuovo starter tra Ryan Graham, 680 yds, 8 touchdown pass, 6 itnercetti, e Daniel Santacaterina, entrambi già alternatisi dietro il centro nel corso della passata regular season; a fare da terzo incomodo Marcus Childers, che rispetto agli altri due, cui il coaching staff ha di fatto chiesto non di vincere le partite, ma almeno di non perderle limitando al minimo gli errori, pare possedere maggiori doti di dual-threat.

First look offense: l’incertezza nella quarterback position certo non rende la vita facile a coach Carey, che cercherà di trovare la miglior soluzione per il reparto offensivo consultandosi costantemente con il suo coordinator Mike Uremovich, anche in modo da riuscire a sfruttare una linea offensiva che continua a risultare molto solida, soprattuto sul lato sinistro, dove operano sul lato sinistro l’All-MAC tackle Max Scharping e la guardia Jordan Steckler, elementi più in vista di un quintetto ancorato intorno al centor Luke Shively, altro starter tornato a DeKalb.
Per quanto riguarda il gioco aereo, oltre alla già analizzata questione QB, un altro problema potrebbe nascere dalla sostituzione di Kenny Golladay, passato tra i professionisti, che ha privato gli Huskies del loro miglior target; Christian Blake, 457 yards e 2 TD, dovrebbe essere il nuovo go-to-guy nonché il punto di riferimento di un reparto che annovera anche D.J. Brown, Chad Beebe, Spencer Tears, e il TE Shane Wimann, a segno in 6 occasioni lo scorso anno.

First look defense: rispetto al 2015, quando era crollata in dirittura d’arrivo, la difesa di NIU é cresciuta nelle ultime partite, e si attende un miglioramento quest’anno, nonostante qualche perdita che ha lasciato un vuoto notevole nel mezzo, dove partiranno titolari due nuovi linebacker, Jawuan Johnson e Kyle Pugh, chiamati ad affiancare il veterano Bobby Jones IV, 59 placcaggi e 5.5 tackles for loss in autunno; un altro senior, il DT/NG William Lee guiderà una DL profondamente rinnovata sul lato destro, e che può contare su un solo secondo giocatore con una certa esperienza alle spalle, il DE Josh Corcoran, 6.0 tkl for loss, 3.0 sacks.
Decisamente più rodate le secondarie, che pur avendo chiuso al novantatreesimo posto della nazione hanno messo in mostra diverse individualità interessanti e un’invidiabile capacità di non predere efficacia durante le rotazioni di personale cui é stato soggetto il reparto durante le partite; le confermate safeties Mycial Allen, 61 placcaggi, 2 INT, Taquan Smith e Brandon Mayes, 71 tackles, si alterneranno nella deep, mentre l’esperto Shawun Lurry guida un gruppo di cornerbacks molto affiatato, composto da Albert Smalls, Mayomi Olootu, 3 intercetti, e Jalen Embry, ex Iowa che ora sarà finalmente eleggibile per vestire la divisa degli Huskies.

Shawun Lurry

NFL Prospect to watch: leader indiscusso delle secondarie, Shawun Lurry é esploso sulla scena del college football nel 2015, sua seconda stagione a DeKalb, quando ha guidato la nazione con 9 intercetti messi a segno ed é diventato il secondo Huskie della storia ad essere nominato nel All-American Secon Team della prestigiosa Walter Camp Football Foundation; riconoscimento che non gli ha impedito di rimanere comunque uno dei corner più temibili della MAC e più produttivi dell’intera NCAA, della quale si é confermato ai vertici con 3 INT e 11 broken pass all’attivo.
Piccolo, è alto 173 centimetri, ma dotato di un ottimo fiuto per l’ovale, il suo passato come ricevitore gli ha permesso di sviluppare ottime doti di ball hawker e diventare una certezza in fase di coverage; discreto colpitore, ha registrato 40 tackles, molto tecnico e abile a rimanere incollato al ricevitore che agisce nella sua zona, sopperisce a qualche carenza sul piano fisico sfruttando agilità e atletismo fuori dal comune e giocando in maniera intensa e aggressiva. Utilizzabile anche come returner, ruolo ricoperto all’high school, può essere una delle perle nascoste del prossimo Draft NFL.