New Orleans Saints 2017: 5 Domande Prima della Free Agency

Ebbene sì, è arrivata l’offseason e non potremo parlare di football giocato per un po’. Salutiamo una stagione 2016 non esattamente entusiasmante per i Saints ma che ci ha regalato un Super Bowl entrato istantaneamente nella storia della NFL. Grazie infinite agli Atlanta Falcons per una finale che ha fatto gioire più tifosi dei Saints che tifosi dei Patriots.

Vediamo un po’ di numeri riguardanti il salary cap di quest’anno (secondo il sito overthecap.com) prima di passare all’analisi.
Total Cap Liabilities: $151,451,716 (Top 51: $145,406,716)
Offense: $79,726,038 / Defense: $50,229,665 / Special Teams: $5,705,000
Team Salary Cap: $173,754,000
Team Cap Space: $28,347,284
1) Quanti soldi si possono spendere in free agency?
Quest’anno la situazione di partenza è nettamente migliore rispetto alle ultime tre/quattro stagioni. Non solo i Saints hanno già ben 50 giocatori sotto contratto (tra cui praticamente tutti i più importanti) ma il GM Mickey Loomis partirà da una base di almeno 30 milioni di dollari da spendere durante l’offseason.
L’era del “salary cap hell” è alle spalle e, grazie al probabile aumento del tetto salariale imposto dalla NFL e ad alcune mirate ristrutturazioni di certi contratti (vedi Armstead, Unger o Strief), i Saints potrebbero addirittura arrivare intorno a quota 38-40 milioni di dollari. Cose che solo due anni fa sembravano pura follia in casa Saints.
2) Nick Fairley merita un contratto a lungo termine con i Saints?
Il 2016 è stato indubbiamente la stagione migliore per Fairley che ha portato a casa 6.5 sack e un voto come secondo migliore defensive lineman dei Saints dopo Cam Jordan, secondo Pro Football Focus. La costanza non è mai stata una caratteristica del DT ex Detroit e St. Louis e per questo motivo il front office temporeggia e probabilmente lascerà testare al giocatore la free agency prima di (eventualmente) offrirgli un nuovo contratto.
Vista la carenza di buoni giocatori in questa posizione tra i free agent, Fairley può fare la voce grossa e garantirsi una lauta ricompensa per il suo prossimo contratto. Le prime indicazioni parlano di un minimo di 9/10 milioni di dollari all’anno e non sono sicuro che i Saints siano pronti a fare un investimento del genere per un contratto a lungo termine (che sicuramente Fairley cerca, visto che si avvicina ai 30 anni).
Se Loomis riuscisse in qualche modo a convincerlo a firmare un contratto per massimo due anni credo che l’investimento possa avere senso altrimenti è meglio affidarsi a Rankins, Onyemata, Tapp e al prossimo draft.
3) E’ arrivato il momento di rilasciare Jairus Byrd?
No. Lo so, lo so, Byrd è stato più in infermeria che in campo e il suo contratto è decisamente oneroso ma non mi sembra il caso di tagliarlo proprio adesso che sembra essere (finalmente) sano dopo averlo pagato per anni da infortunato. Lo spazio salariale non è più un problema come abbiamo visto al punto 1 quindi il contratto di Byrd, per quanto pesante (11,2 milioni di dollari), è decisamente meno problematico rispetto agli scorsi anni.
I Saints potrebbero comunque decidere di liberarsi di Byrd e far figurare il rilascio come un “post-June 1 cut”, risparmiando in questo modo 7,8 milioni di dollari ma questa opzione deve prevedere un piano B per rimpiazzare Byrd e al momento non vedo molti candidati. Von Bell è più simile a Kenny Vaccaro come skill set e non troppo adatto alla posizione di Byrd. Tra i free agent, per adesso, giocatori interessanti non ce ne sono. Affidarsi ad un rookie nel draft mi sembra troppo rischioso. Meglio tenere l’ex Buffalo Bills e sperare che stia il più lontano possibile dall’infermeria.
4) Jahri Evans, Sterling Moore, Tim Hightower: chi resta?
L’ideale sarebbe naturalmente tenere tutti e tre i giocatori ma qualora non fosse possibile, le priorità sono da chiarire. Il cornerback Moore ha già dichiarato che sarebbe contento di rimanere a New Orleans e ha dimostrato di essere un solido back up in un reparto parecchio instabile per i Saints. Tenerlo almeno un’altra stagione sarebbe molto importante per la secondaria di Allen.
Hightower si è rivelato un eccellente sostituto per Ingram ma i Saints non hanno mai avuto problemi a trovare rimpiazzi di qualità in questo reparto quindi sono a favore di un’ulteriore conferma a New Orleans ma al giusto prezzo.
Dopo aver subito il taglio dei Saints ad inizio della scorsa offseason, Evans è volato a Seattle dove però problemi di salute e playbook hanno costretto i Seahawks a liberarsi di lui. Fortunatamente per i Saints, diremmo ora, visto che il veterano è stato rifirmato poco prima dell’inizio della scorsa stagione e ha giocato decisamente al di sopra delle aspettative. Riuscirà a ripetere un’annata del genere? Difficile pensarlo vista l’età  e i suoi trascorsi in termini di infortuni ma la sua permanenza dipende da come i Saints decideranno di agire in free agency.
5) Come si muoveranno i Saints in free agency?
Moltissimi dei giocatori più talentuosi sono già stati tolti dal mercato dei free agent tramite l’utilizzo del franchise tag. Che fare dunque? I Saints hanno già provato l’approccio aggressivo in free agency ma non sempre è andata benissimo.
L’unica posizione per cui mi sembra ragionevole investire delle somme importanti quest’anno è quella della Guardia: Kevin Zeitler (Bengals) e T.J. Lang (Packers) sono due ottime opzioni, come anche Ronald Leary (Cowboys) e Larry Warford (Lions). Sappiamo bene quanto sia importante proteggere Brees e aiutare Ingram con una buona offensive line quindi, anche qualora Evans dovesse rimanere a NOLA; un aggiunta in questo reparto è d’obbligo per il futuro. Per il resto tenderei a “riempire i buchi” con giocatori di seconda fascia a prezzi non esagerati e mi concentrerei di più sul draft.