Nebraska Cornhuskers: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 35

Head Coach: Mike Riley (3rd year, 15-11)

Record 2016: 9-4

Match da non perdere: vs. Wisconsin (Freedom Trophy, Oct. 7), vs. Iowa (Heroes Trophy, Nov. 24)

Chris Jones

Punto di forza: la difesa era già abbastanza buona e diventerà ancora migliore sotto la guida di Bob Diaco, ex capo allenatore di Connecticut che ha una buona nomea alle spalle come genio difensivo e si appresta a far crescere rapidamente quella dei Cornhuskers, già ben assortita per quanto riguarda le secondarie, probabilmente il reparto migliore del team; a guidarle Chris Jones, cornerback che lo scorso anno ha messo a segno 3 intercetti e 10 broken pass e che sarà coadiuvato sul lato opposto dall’emergente Lamar Jackson, già molto convincente nella freshman season, dopo che Joshua Kalu è stato spostato nella deep, dove sarà affiancato da uno tra Kieron o Aaron Williams.

Punto debole: Nebraska non ha un runner da 1,000 yards dalla partenza per la NFL di Ameer Abdullah e il trend negativo sembra destinato a proseguire quest’anno, un po’ per la scelta del coaching staff di puntare maggiormente sui passaggi rispetto al passato, un po’ per la mancanza di un vero e proprio cavallo da tiro per il backfield, dove si preannuncia l’utilizzo di più RB, con Mikale Wilbon, Tre Bryant, 172 yds, 1 touchdown, e Devine Ozigbo, autore di 97 portate per 412 yards e 5 TD in autunno.

First look offense: la decisione di bilanciare un po’ di più il playbook si sposa alla perfezione con l’avvento di Tanner Lee, transfer di Tulane che lo scorso anno ha lavorato con lo scouting team degli Huskers, nell’attacco guidato dal OC Danny Langsdorf, in cui si prepareranno in ottica futura i backup Patrick O’Brien e Tristan Gebbia, candidati a diventare i quarterback titolari del team nel prossimo futuro; tutti abili passer e decisamente meno portati a correre la palla rispetto al loro predecessore Tommy Armstrong, cercheranno di rilanciare un passing game che ha perso i suoi target principali e proverà a ripartire dal talento ancora inespresso di DeMornay Pierson-El, 288 yards, e 1 TD, conquistate dalla linea di scrimmage nel 2016.
A dargli una mano Stanley Morgan Jr., leading receiver di ritorno con 453 yds e 2 touchdowns all’attivo che ha tutte le carte in regola per imporsi come target principale in un gruppo che annovera anche gli junior Brian Reimers, Keyan Williams, il TE Tyler Hoppes e lo slot J.D. Spielman, uno dei talenti emergenti del roster; molto esperta la linea chiamata a proteggere Lee sul campo, ancorata intorno al centro Cole Conrad, con gli junior Jerald Foster e Tanner Farmer a bloccare all’interno e i veterani david Knevel e Nick Gates a rendere impenetrabile l’esterno.

First look defense: sulla linea opposta invece sembra essere stato gestito in fretta il passaggio dalla difesa 4-3 alla 3-4, spostando all’interno il valido Mick Stoltenberg, 3.0 tackles for loss, 1.5 sacks, individuato come interprete ideale per il ruolo di nose tackle, al centro di un terzetto completato dal sophomore Carlos Davis e dall’interessantissimo junior Freedom Akinmoladun, pass rusher da cui si attende una crescita esponenziale nel 2017 dopo che ha chiuso il passato torneo con 4.0 tkl for loss e 3.0 sacks all’attivo.
Sistemata la linea le attenzioni di Diaco si sono rivolte alla mediana e all’individuazione del personale più adatto per passare allo schieramento a quattro, una quadratura che sembra essere stata trovata affiancando il veterano Chris Weber al confermato Dedrick Young, 60 placcaggi, all’interno; per gli spot di outside, invece, Marcus Newby e Luke Gifford, entrambi più convincenti in primavera, sono stati preferiti ai giovani Sedrick King e Alex Davis, relegati per ora ad un ruolo da backup.

Joshua Kalu

NFL Prospect to watch: dopo aver giocato per tre stagioni come cornerback Joshua Kalu verrà impiegato come safety nella prossima regular season, posizione dove dovrebbero essere ancora più esaltate le sue qualità di colpitore messe in mostra nella passata stagione, conclusa al terzo posto nel team con 66 placcaggi e 3.0 tackles for loss messi a segno; abile in lettura e dotato di un buon fiuto per l’ovale, ha fatto registrare 1 intercetto e 11 broken pass, ha dimostrato di saper lavorare molto bene in copertura ma, allo stesso tempo, di essere molto rapido quando si tratta di risalire il campo e contrastare le corse avversarie.
Veloce, agile, piuttosto tecnico, non è un atleta elitario ma sa fare bene tutto ciò che gli viene chiesto ed ha confermato nel corso degli anni passati a Lincoln di essere un lavoratore infaticabile sempre disposto a sacrificarsi per la squadra; utilizzabile anche negli special team, se conferma quanto fatto negl’anni passati può trovare facilmente una franchigia NFL disposta a concedergli una chance nei sette turni del prossimo Draft.