NCAA Week #7: un po’ di preview

Beh? Pensavate che i giorni che trascorrono tra una week e l’altra fossero di sola pace e preparazione, senza colpi di scena, senza breaking news?

Vi sbagliavate…in questi giorni è veramente successo di tutto tra coach licenziati, coach che si ritirano e qb sospesi e tutto ciò all’imboccare di una settimana di college football che prevede sfide infuocate e verdetti quasi inappellabili…

UCLA@STANFORD

Si comincia subito giovedì notte con una sfida che molto ci dirà sulle sorti della Pac-12.

Entrambe escono da una settimana di bye ma con umori opposti.

Stanford dopo l’intoppo di inizio stagione con NorthWestern sta massacrando gli avversari; ultima vittima sacrificale dei Cardinal è stata Arizona sommersa sotto 55 punti.

Ora Stanford è 3-0 all’interno della conference e affiancata alla solita solidità difensiva ha ritrovato una fase offensiva dominante; uno dei fattori principali della rinascita di Hogan e compagni sembra la ritrovata stabilità della linea offensiva che ha permesso non solo ad Hogan di avere più tempo nella tasca, ma anche al duo di RbMcCaffrey-Sanders di macinare yards importanti. Notevoli le quasi 10 yards a corsa messe insieme da Sanders.

Sembra già partita da ultima spiaggia invece per i Bruins che, in caso di sconfitta, si allontanerebbero sempre di più dalla testa della South guidata da Utah.

La squadra di Mora esce da un periodo non eccezionale culminato con la sconfitta per opera dei SunDevils. Gli infortuni non stanno risparmiando i Bruins da entrambi i lati del campo e l’inesperienza del QbRosen nelle ultime weeks si è fatta sentire.

ALABAMA@TEXAS A&M

Una della rivalità più elettrizzanti degli ultimi anni(2014 escluso) torna in scena sabato quanto Alabama si presenterà a College Station per sfida i padroni di casa di Texas A&M

La sfida quest’anno pare poter essere di nuovo in bilico. Gli Aggies arrivano ancora imbattuti all’appuntamento e forti di 2 vittorie importanti contro squadre della Sec(Mississippi State e Arkansas) che possono in alcuni aspetti ricalcare il gioco di Alabama.

La difesa di Texas A&M è molto migliorata dall’anno scorso in molti aspetti del gioco. Il front seven è di alto livello e riesce costantemente a portare pressione al Qb avversario generando più di 4 sacks di media a partita.

Anche la difesa in redzone ha visto dei progressi limitando la percentuale di TD degli avversari al solo 60%(contro il 90%) dell’anno scorso.

Il punto debole pare essere ancora il gioco di corsa che si è palesato nelle ultime 2 giornate in cui gli Aggies hanno concesso circa 200 yards su terra a partita agli avversari.

L’attacco è sempre il solito meccanismo esplosivo con un Kyle Allen che sembra veramente a suo agio negli schemi di coach Sumlin. Da tenere assolutamente sott’occhio le prestazioni del fenomenale WrFreshmanChristian Kirk che sta mettendo su yards su yards in questo inizio di stagione.

E Alabama? I Crimson Tide sono in ripresa dopo la dolorosissima sconfitta con Ole Miss e sembrano ritornati in corsa pienamente per la conference.

I punti di domanda sembrano essere sempre gli stessi: Jake Coker continua a non convincere e le sue prestazioni vanno veramente a corrente alternata tra lanci perfetti ed errori pacchiani.

La squadra di Saban proverà a cavalcare ancora una volta le corse di Derrick Henry soprattutto contro questa difesa Aggies che potrebbe subirle particolarmente.

Sarà importantissimo anche il ruolo del fortissimo front seven di Alabama. Se Robinson, Ragland e compagni dovessero vincere la battaglia tra le trincee e mettere pressione ad Allen per Texas A&M potrebbe farsi veramente dura.

Partita da non perdere in uno stadio che al solito sarà infuocato.

MICHIGAN STATE@MICHIGAN

Come si fa a non essere eccitati da una partita del genere?

Dopo anni di relativa mediocrità finalmente la sfida tra le due squadre dello stato affacciato ai grandi laghi sembra poter promettere tanto spettacolo.

Incredibilmente Michigan parte da favorita e nessuno l’avrebbe mai pensato ad inizio stagione.

La squadra di JimHarbaugh difensivamente è dominate e i numeri fanno veramente paura: 3 partite consecutive con gli avversari tenuti a 0 punti(370 yards totali concesse in 180 minuti) e 14 punti subiti negli ultimi 5 match.

Per darvi un idea 3 delle 4 squadre capaci di ciò hanno poi vinto il titolo…

Offensivamente l’impronta di coach Cachi è evidente: gioco aereo ristretto al necessario con Rudock limitato a giochi semplici per evitare turnover. Running game sovrautilizzato con rotazione di almeno 4 RB. TE coinvolti nel gioco aereo, uno su tutti l’ottimo Butt(quasi leader della squarda in yards ricevute).

Se Michigan arriva a 1000 alla partita lo stesso non si può dire per Michigan State. Gli Spartans seppur ancora imbattuti, arrivano da 2 vittorie stentatissime all’ultimo minuto contro le non irresistibili Purdue e Rudgers.

La difesa di Mark D’Antonio non sembra essere quella dei bei tempi e l’attacco tende ad incepparsi troppo spesso soprattutto nei secondi tempi delle partite. Non che Connor Cook stia giocando male, ma l’impressione è che il talento del fronte offensivo manchi per poter competere ad altissimi livelli. Vista ora anche la vittoria risicata con una deludente Oregon va ridimensionata.

Partita fondamentale e la vincente di questa sfida sarà sicuramente investita con il titolo di vera antagonista di Ohio state per la corona della Big Ten.

FLORIDA@LSU

Will Grier

Inutile nasconderlo, la sfida ha cambiato volto negli ultimi giorni rispetto a quello che si aspettava dopo Sabato scorso.

Cos’è cambiato: semplicemente che il giocatore più importante di Florida, vero trascinatore nella vittoria debordante contro Ole Miss  non ci sarà.

Will Grier infatti è stato sospeso per tutta la stagione perché trovato positivo a sostanze non consentite. Al suo posto giocherà Trevon Harris; il ragazzo un po’ d’esperienza c’è l’ha ma ovviamente è pur sempre un numero 2.

Toccherà alla difesa prendersi la responsabilità di indirizzare la partita e il compito non sembra affatto facile.

Obiettivo numero cercare per quanto possibile di limitare il pericolo numero della nazione su terra: Leonard Fournette

Se i Gators dovessero riuscire a chiudere i varchi per le corse a Fournette( e non solo  lui perché anche Guice sta facendo ottime cose) le cose si potrebbero fare interessanti; Lsu potrebbe essere costretta a far lanciare di più Brandon Harris che, per quanto quest’anno sia stato protetto dal game plan, pare ancora essere l’anello debole dei Tigers.

A mio parere l’unico modo che ha Florida di vincere(tra l’altro in un ambiente estremamente ostile come Baton Rouge) è quello di bloccare le corse e indurre Harris all’errore portandosi avanti nel punteggio. Con Fournette limitato e costretti alla rimonta i Tigers potrebbero andare in difficoltà: ovviamente più facile a dirsi che a farsi

Dai campi  non collegati:

Sarkisian (sobrio?)

– Usc@Notre Dame: settimana travagliatissima per i Trojans che si è conclusa con il licenziamento del loro Hc Steve Sarkisian per presunti problemi di dipendenza da alcool. Usc già con 2 sconfitte all’attivo dovrà affrontare la difficilissima trasferta in casa di Notre Dame. Per entrambe una sconfitta vorrebbe dire salutare qualsiasi possibilità di Playoffs

– Penn State@Ohio State: altra sfida di Big Ten tra due squadre che non hanno avuto un inizio stagione brillante. Penn State dopo la sconfitta iniziale si è risollevata in gran parte grazie alla sua difesa; la linea offensiva continua ad essere in difficoltà cosi come Hackenberg. Ohio State ha seguito più o meno una sorte simile, con un attacco inceppato, un Qb molto impreciso e discontinuo(C.Jones) e una serie di partite vinte principalmente dalla difesa e da Ezekiel Elliott. Segnali di ripresa nell’ultima partita con Maryland da confermare per la numero uno del ranking

– Ole Miss@Memphis: dei Rebels sappiamo quasi tutto, sappiamo un po’ meno di Memphis che risulta cmq ancora imbattuta. Perché guardare questa partita? Perché in ottica draft c’è da tenere d’occhio il Qb dei TigersPaxtonLynch(6-6 per oltre 200 pouds) che sta favorevolmente impressionando in questo inizio di stagione.

– Arizona State@Utah:Altra prova del nove per gli Utes lanciatissimi verso la vittoria della South dopo la vittoria con Cal. I SunDevils sembrano in ripresa dopo un inizio stagione deludente e sono già all’ultima spiaggia se vogliono riagguantare un biglietto per il Pac-12 Championship.

– Emanuele Addondi –