NCAA Week #6: un po’ di preview

La Pac 12 quest’anno è quello che possiamo tranquillamente definire un gran casino. Nella North i valori sembrano un po’ più definiti, con Stanford 3-0 seguita da Cal(2-0) e poi dalla delusione Oregon(1-1) che sembra già avere un piede fuori dai giochi.

Situazione incertissima invece nella South dove troviamo Utah(1-0) al momento da sola in testa ma con una sola gara giocata in conference. Dietro è il caos tra Ucla, Usc e Arizona State tutte con un record in conf.di 1-1. Quest’anno il posto al Pac 12 Champioship si deciderà all’ultima giornata e gli scontri diretti potrebbero essere decisivi!!

Ma veniamo a parlare di una Week 6 che dalla schedule sembra poter essere una settimana interlocutoria….anche se come sappiamo l’upset è dietro l’angolo

– Michigan@Northwestern: Scontro tra due delle difese più forti della nazione quello che andrà in scena sabato al Michigan Stadium tra i Wolverines e Wildcats.

I padroni di casa arrivano da un momento di forma eccellente ma soprattutto da 2 partite in cui hanno completamente azzerato gli avversari lasciano le malcapitate Byu e Maryland a 0 punti totali(200 Yards totali di attacco messe in sieme dalle 2 squadre). Non è tutto perché dalla sconfitta iniziale contro Utah, la squadra di JimHarbaught ha concesso solo 2 Td in 4 partite e comunque un totale di soli 38 punti da inizio stagione.

Ma i Wolverines non sono solo difesa, sono anche attacco ruvido e potente capeggiato da un Jake Rudock che dopo un inizio traumatico sembra aver decisamente trovato ritmo e controllo limitando i turnover. Con Rudock da tenere sott’occhio sicuramente il RbDe’Veon Smith e il sorprendente TE Jake Butt che si candida ad essere probabilmente il miglior del ruolo nella nazione.

Dall’altro lato del campo troveremo Northwestern. La squadra di Pat Fitzgerald è senza ombra di dubbio la sorpresa che tutti non si aspettavano.

Difensivamente sono tostissimi e anche loro possono vantare da inizio stagione 2 squadre completamente annichilite e lasciate a 0 punti(Minnesota e Eastern Illinois) e un totale punti concessi di 35!! Senza dimenticare il clamoroso upset della week 1 ai danni di Stanford. Tra le fila difensive svetta il nome di Anthony Walker, LB impressionante che riesce a trovarsi sempre al centro dell’azione nel momento giusto e che ha all’attivo quasi 9 tackles a partita di cui quasi 2 per perdita di yards.

Ma non è solo difesa, Northwestern è anche attacco vecchio stile che si basa sul gioco di corsa e limita al necessario l’uso delle vie aere. Non a caso sicuramente il loro miglior elemento offensivo è il Rb Justin Jackson che ha già ammasso oltre 600 yards su corsa chiudendo 4 delle 5 gare precedenti oltre le 100 yards.

Sfida tra 2 difese fortissime e 2 attacchi potenti da non perdere.

– Cal@Utah: fino a 2 anni fa sarebbe stata follia pensare che nel 2015 queste 2 squadre si sarebbero sfidate per la testa della pac-12 e invece eccole qua.

Travis Wilson

Gli Utes erano squadra tosta difensivamente alla ricerca di un identità offensiva che mancava; sembra che quest’anno quell’identità sia stata trovata e i gli oltre 38 punti di media(62 quelli con cui hanno massacrato Oregon) a partita segnati ne sono la palese dimostrazione. Gli Utes hanno trovato un QbTravis Wilson che sta giocando ad altissimi livelli e primo assoluto in quanto a QBR; assieme a Wilson schierano un RB DevontaeBuckercapace di 110 yards di media a partita e in generale di una consistenza che garantisce sempre bilanciamento all’attacco.

Dall’altra parte Cal era già una squadra forte offensivamente che cercava di serrare i ranghi in difesa. Dell’attacco c’è poco da aggiungere; tutti i fari sono puntati su Jared Goff capace di elevare l’attacco aereo dei Golden Bears a livelli preoccupanti… per gli avversari. Ma è la difesa la vera sorpresa dell’anno: reparto capace di trasformarsi da una delle peggiori unità dell’intera nazione a macchina da turnover, con ben 18 palle recuperate che si sono poi trasformate in 65 punti e già 18 sacks(maggior numero nella pac-12).

Interessante dunque lo scontro tra 2 dei qb più sorprendenti dell’anno ma ovviamente la sfida è ben altro. Utes favoriti ma il risultato potrebbe essere come dicono in America un “coinflip”.

Dai campi non collegati:

– Lsu@South Carolina: anzi no South Carolina@Lsu si perché per problemi di maltempo causato dall uragano Joaquin la partita è stata spostata a Baton Rouge; riuscirà Fournette ad allungare a 4 la striscia di partite con oltre 200 yards corse?

Charlie Strong

– Oklahoma@Texas: 30 sono i punti subiti dalla squadra di Charlie Strong nel solo primo quarto settimana scorsa contro Tcu. I progressi visti nelle weeks precedenti sono svaniti nel nulla e i Longhorns sembrano sempre più vicini allo sprofondare. Sarebbe di importanza capitale una vittoria in casa contro i rivali di Oklahoma nel classico Red River Rivalry ma credo che Mayfield e compagni non saranno molto d’accordo.

– Maryland@Ohio State: che cos’ha questa partita di interessante? Non molto direi se non che Maryland ha una delle coppie di CB più interessanti della nazione che potrebbero esporre ancora di più le difficoltà in questo inizio stagione di Cardale Jones… sempre che Meyer non decida di dar palla 60 volte a Ezekiel Elliot…

– Arkansas@Alabama: Mai dare per morte le squadre di Saban. Detto fatto i Crimson Tide si sono rimessi in marcia schiacciando Georgia settimana scorsa e si apprestano a proseguire anche contro i Razorbacks. Arkansas è tornata alla sua identità rispolverando un attacco orientato al running game e la vittoria con Tennessee ha confermato che la strada è giusta ma basterà?

– Florida@Missouri: subito una verifica ostica per i Gators dopo la splendida vittoria di settimana scorsa contro Ole Miss. L’ambiente è galvanizzato come da tempo non si vedeva. Occhio ai Tigers che non sembrano la squadra forte dell’anno scorso ma sono pur sempre pericolosi soprattutto in casa. Will Grier e compagni sono chiamati alla prova di maturità

– Emanuele Addondi –