NCAA – Uno sguardo al recruiting: Big XII

Per la terza puntata del riepilogo del recruiting 2014, scendiamo nel sud degli Stati Uniti per interessarci della Big XII, conference turbolenta che l’anno appena passato ha visto la sorprendente vittoria di Baylor, al suo primo storico titolo di conference.
Per quanto riguarda il recruit, la conference non ha brillato come la sua dirimpettaia SEC, tuttavia le due storiche regine, Texas e Oklahoma, sono rimaste tra le prime venti università a livello nazionale, mentre il fanalino di coda, Iowa State, è 56ma, il che vuol dire che il valore medio, senza punte di eccellenza, si mantiene piuttosto alto.

L’analisi parte parte proprio dai Cyclones che hanno realizzato un recruiting la cui punta di diamante è sicuramente il WR Allen Lazard, prodotto locale di Urbandale, Lazard si può considerare non a torto il miglior prospetto dell’Iowa e uno dei migliori dieci WR a livello nazionale in uscita dalla High School, stazza eccellente, ottima velocità e abilità anche da safety, ruolo in cui si è cimentato in questi anni. Da Lawton, Oklahoma, arriva il RB Michael Warren, tre stelle che ha fatto parte della selezione statale nella staffetta 4×100, con un personale sulle 40 di 4″36 ed una mamma che gli fa spietata pubblicità sulla rete, lamentandosi dei siti internet non correttamente aggiornati sulle statistiche del figlio. Segnalo anche altri due ragazzi tre stelle Rivals, ovvero il WR Jahuan Wesley, proveniente dall’Illinois, ed il cornerback Mike Johnson che ha cambiato idea su FSU preferendo Iowa State.

Kansas completa una lista di 23 nuovi giocatori per tentare di uscire dalle ultime annate difficili, e lo fa pescando prevalentemente in Texas. Dallo stato della stella arrivano ben dieci ragazzi tra cui Jacob Bragg, OL di 6-4 per 308 libbre, e D.J. Williams, DT da 6-3 per 270. Importanti anche le firme di altri due prospetti per la fase difensiva: Anthony Olobia, DE da Yuma, che esce dallo JUCO come il secondo miglior DE della nazione e che permetterà a KU di mandare in campo una delle migliori linee difensive del panorama nazionale; ed il LB Kyron Watson, uno dei migliori 15 prospetti dell’Illinois, macchina da intercetti e fumble, potrebbe trovare qualche difficoltà in più in difese maggiormente arcigne come quelle NCAA. Ma il vero colpo è arrivato con l’adesione di Traevohn Wrench, tailback dalla Gardner-Edgerton High, 6-0, 191 libbre, veloce ed abile a tal punto che corre voce sia il miglior back di Kansas City dai tempi di Darren Sproles. Staremo a vedere.

A Fort Worth sperano, con i ventiquattro ragazzi che arriveranno da questo recruiting, di dare ossigeno al programma di Texas Christian che una volta entrato in Big XII ha completato due stagioni mediocri. A guidare il tentativo di riscossa è proprio un texano, di Austin, Varshaun Nixon strappato a Texas A&M. Baricentro basso, abilità sul movimento laterale, fanno di lui un all-purpose back tra i più ambiti della nazione ed il 22mo miglior prospetto di quella culla di talenti che è attualmente il Texas. A lui aggiungiamo un paio di nomi da tenere d’occhio: il QB Foster Sawyer, fisico da corazziere, tra i migliori 20 QB pro style di questa annata, ed il Safety Kenny Iloka, proveniente da JUCO ed in possesso della rapidità necessaria per giocare ottimamente anche al college.

Kansas State, nella lista da venti nuovi ragazzi per la stagione 2014 (due si sono promessi, ma ancora non se ne sa nulla a livello ufficiale: Justin Huges e Zach Reuter), annovera sicuramente due nomi eccellenti, si tratta di elementi difensivi provenienti proprio dal Kansas. Terrell Clinkscales, DT da Dodge City, 6-4 per 315 è il miglior tackle proveniente da un junior college, ha abbandonato l’iniziale “parola” per Nebraska, in cui aveva grosse chance di giocare immediatamente, per spostarsi ai Wildcats. Dvonta Derricott, LB da Garden City, ha un personale di 4″45 sulle 40 yard, molto bene per un cinghiale che pesa oltre un quintale. A Kansas State però dovranno vedersela con i problemini di natura disciplinare, come quello che lo ha coinvolto il 21 gennaio scorso, quando è stato arrestato con tre capi di imputazione compreso il possesso di marijuana. A loro aggiungiamo due OL: Luke Hayes e Alec Ruth, il RB Dalvin Warmack ed il safety Kalev Prewett.

Texas Tech ha concluso la stagione dei convincimenti portando a casa un bel po’ di prospetti (26) di cui la forte maggioranza proprio texani. Pesantissima la piccola pattuglia californiana, formata dal DT Rika Levi, 6-2 per 350 libbre di origine ovviamente pacifica che, a guardarlo bene, sembra un quarantenne; e dai due OL Shaquille Davis, 6-4 per 320, e Dominique Robertson, 6-5 per 300. Tuttavia il talento sembra concentrarsi su altri nomi, in primo luogo Nigel Bethel II, cornerback dalle purissime abilità di copertura che però per alcuni servizi di recruiting viene troppo penalizzato dall’altezza. Il ragazzo, uscito dalla fabbrica del talento della Booker T. Washington di Miami, ha abbandonato l’idea di unirsi agli Hurricanes, preferendo Texas Tech. I Red Raiders hanno particolarmente curato la secondaria selezionando anche Derrick Dixon, texano, e Josh Keys, safety dal Mississippi.

West Virginia ha lavorato molto sulla linea offensiva: ben sei prospetti dei 22 che arriveranno a Morgantown sono degli OL. Dontae Angus, Amanii Brown, Yodny Cajuste, Walter Rauterkus, Justin Scott e Sylvester Townes, in attesa della decisione finale del settimo Jamie Herr. Tuttavia i prospetti più interessanti sono altrove: il QB dual-threat William Crest, fisicamente molto dotato, potrebbe essere inserito da subito tra i giocatori a disposizione, si tratta di uno dei migliori interpreti della specialità per quest’annata; dalla North Carolina arriva il RB Donte Thomas-Williams, forte edi ottime qualità fisiche, non si può dire esplosivo ma ha doti di agilità che ne fanno uno dei quindici migliori atleti in uscita dalla North Carolina. Infine il talentuoso Dravon Henry, uno che ha giocato sia cornerback e che safety alla HS e che pare abbia veramente i mezzi per fare molto bene anche al college, intanto è già il miglior prospetto della Pennsylvania di questa annata.

I Baylor Bears, dopo l’eccellente stagione appena conclusa con la vittoria della conference, fanno segnare un recruiting di buonissimo valore, composto di ventitré ragazzi a cui si spera possano unirsi anche tre “ritardatari” di cui ancora non si ha conferma. Tuttavia tra quelli che già si sono ufficialmente promessi ai Bears, ve ne sono due su cui vale la pena soffermarsi. Il primo è KD Cannon, capelli imbarazzanti, WR talentuosissimo, palla da schioppo sulle 40 yard (4″40), ha un fisico ancora gracilino che probabilmente non lo porterà ad essere un vero top WR, ma l’avilità nel bruciare gli avversari e trovare la palla in salto potrebbero trasformarlo comunque in un’ottima arma. Da Texarkana arriva Davion Hall, vero atleta polivalente, tecnicamente dotato, atletico ed anch’esso dai capelli fantasiosi, capace di giocare con profitto come safety e come WR, oltre che a basket.

I Cowboys di Oklahoma State, dopo il rocambolesco (e rovinoso) finale di stagione, hanno presentato una nutritissima lista di nuovi nomi che si presenteranno a Stillwater. Almeno una decina sono da tenere in serissima considerazione, ma ci limitiamo ai principali quattro. Gyasi Akem, linebacker, è stato spostato a questo ruolo da nickelback dopo un infortunio, fisico eccellente, tra i migliori centometristi dell’Oklahoma a livello di HS, è uno che ha tutte le carte in regola per svilupparsi ancora molto in un ruolo per lui relativamente nuovo. Da Houston il WR Keenan Brown, la cui velocità promette di riempire la lacuna della verticalità nel gioco di OSU, anche se il ragazzo non sembra proprio un molosso fisicamente. A proposito di velocità, ai Cowboys arriva uno che al collo ha una medaglia d’oro mondiale juniores, Tyreek Hill infatti è uno dei quattro staffettisti statunitensi ad aver vinto la 4×100 a Barcellona 2012. Nel football è il miglior all purpose back in uscita per il college, ma pare sarà destinato a spostarsi a WR per sfruttare la sua velocità in modo da dare fulminea profondità al gioco di Oklahoma State. Infine il QB Mason Rudolph, quattro stelle Rivals, che qualcuno sostiene essere già fisicamente e mentalmente pronto per giocarsi il posto da starter, considerato il suo sviluppo psicologico molto positivo e la sua abitudine a giocare già la air raid, in cui nell’ultimo anno, raggiunte le 220 libbre, ha messo assieme 16 TD su corsa segnando il record statale.

Texas chiude il recruiting con un gruppo complessivamente di buonissimo valore. Tra i giocatori reclutati vi sono ben sei ragazzi valutati quattro stelle da Rivals, tutti texani, a dimostrazione di quanto sia veramente eccellente la qualità del football nel Texas, dove questo sport è poco meno (o poco più) di una religione. Donald Catalon RB da Houston, con diverse armi nel suo arsenale come l’ottimo controllo di piedi e corpo, elusivo negli spazi stretti come un RB, mani abili come un WR. Dei fratelli gemelli Armanti e D’onta Foreman da Texas City, il primo pare ne abbia molta da spendere, 4″40 sulle 40 yards, è uno dei più dotati WR per quanto riguarda la corsa dopo la cattura del passaggio, secondo il ranking composito, il 16mo miglior giocatore del Texas. Edwin Freeman, Safety da Arlington, definito “big, fast and explosive” ma che aggiunge a questo la decisione nel tackle e la lettura degli spazi per la copertura. Jerrod Heard, dual-threat QB di 6-2 per 215, ha decisamente impressionato il nuovo coach Strong, e si vocifera possa giocarsi il ruolo da titolare con Ash, che ha dimostrato in alcuni casi cali di tenuta mentale. Lorenzo Joe, WR da Abilene, è un giocatore fluido e veloce, aiutato nei numeri in HS da un ottimo QB, ma che ha dimostrato abilità nel seguire la traiettoria del pallone e nello sfruttare le corsie laterali molto appresso alla linea di gesso, a cui va aggiunta la sua capacità di giocare anche, al bisogno, QB. Derick Roberson, DE da San Antonio, è relativamente fresco del football, praticando prima il basket, ma fisicamente ha la “strumentazione” per divenire un efficacissimo defensive end data l’altezza e l’esplosività alla partenza, ed una forte abilità nel mettere i QB col sedere per terra, probabilmente il suo immediato destino sarà nelle mani del suo peso, ancora non sufficiente per dargli uno spin necessario a spostare gli enormi OL presenti al college.

Infine, giungiamo all’altra nobile della Big XII che ha chiuso l’anno con l’inaspettata vittoria contro Alabama. E sulla scia di questo prestigioso risultato, Oklahoma ha messo assieme un recruiting eccellente, pescando un po’ ovunque ma, inaspettatamente, soprattutto in California. Dallo stato dell’Orso arrivano Michiah Quick, già leggendario nella sua scuola per yard ricevute e ritorni di kickoff, si presenta ai Sooners come un atleta a cui andrà cercato il ruolo perfetto; e Dallis Todd, un WR dalla stazza eccezionale, che potrebbe consentirgli di passare tranquillamente in posizione di tight end e che è tra i dieci migliori giocatori della California grazie anche a atletismo, rapidità e footwork invidiabili. Ma sopra questi, va assolutamente segnalato il pezzo da novanta, l’allenatore purpose back Joe Mixon, che nel ruolo è considerato il migliore della nazione: Stoops probabilmente utilizzerà Keith Ford, devastante RB cinque stelle 2013, per il corto yardaggio, e Mixon per lanciarlo nei buchi delle difese più larghe e profonde, senza dimenticare Samaje Perine da Pflugerville, cinghialotto di 6-0 per 235 libbre, che dovrebbe completare un terzetto degno sostituto dei tre top rusher 2013 giunti alla fine della loro permanenza universitaria. Ai Sooners giungeranno anche due OL quattro stelle come Alex Dalton, 6’4″ per 280, e Kenyon Frison, 6’5″ per 290. Infine il QB Justice Hansen, prodotto dell’Oklahoma e uno dei top-10 QB pro-style della nazione, che ha scelto i Sooners piuttosto che TAMU dove potrebbe trovare posto come starter anche prima del previsto.

La disamina sulla Big XII si può dire conclusa, la prossima settimana torneremo per analizzare un po’ cosa è successo sulla costa pacifica e dintorni, con il recruiting della Pac-12.