FN College Football Ranking 2017

Con il ritorno di University of Alabama at Birmingham, rimasta per una paio di anni fuori dal football universitario, e la promozione tra “i grandi” di Coastal Carolina, il numero delle iscritte all la Division I-A, conosciuta anche come Football Bowl Subdivision, è salito a 130, e, Football Nation.it, prima di presentarvi tutte le protagoniste con le Quick Preview a loro dedicate, pubblica il ranking pre-stagionale delle contender di Clemson, arrivata al titolo nazionale dopo una rincorsa durata anni.

1. Alabama Crimson Tide (SEC): ogni anno la stessa storia, ma se Saban continua a sfornare classi di reclute di altissimo livello prevedere un crollo di ‘Bama è inpensabile; Jalen Hurts, Bo Scarbrough e Damine Harris solo alcuni dei nomi che ritroveremo tra i protagonisti dei Tide in questa stagione.

2. Ohio State Buckeyes (Big Ten): la defense è carica di talento e pronta a ripartire dopo aver perso alcuni interpreti importanti; l’attacco cercherà di trovare nuovi spunti con l’ex Indiana Kevin Wilson, il nuovo offensive coordinator che si prenderà cura di J.T. Barrett e soci.

3. Florida State Seminoles (ACC): i ‘Noles potrebbero sfruttare il possibile calo di Clemson per riprendersi la ACC, ma per farlo occorrerà trovare un degno sostituto di Dalvin Cook quanto prima; il top recruit Cam Akers sembra essere la risposta, e se il reparto difensivo continua a mostrarsi solido, le probabilità di vittoria aumentano sensibilmente.

4. Oklahoma Sooners (Big XII): la difesa dovrebbe avere il talento necessario per sopperire ad alcune perdite chiave dell’attacco e dare così il tempo a Baker Mayfield, per due anni tra i finaisti dell’Heisman Trophy, di trovare nuovi target cui affidarsi e puntare con decisione ai Playoffs.

5. Southern California Trojans (Pac-12): con Sam Darnold al timone i Trojans hanno dimostrato che tutto è possibile, e dopo anni passati a cercare di riguadagnare il terreno perduto ora partono con i favori del pronostico nella Pac-12, da tempo la conference più elettrizzante dell’intero panorama universitario.

6. Clemson Tigers(ACC): atteso un piccolo passo indietro per i freschi campioni nazionali, che dopo aver perso molte delle loro armi offensive avranno bisogno di qualche mese per ritrovare i giusti ritmi; ancora sugli scudi la difesa, che coach Swinney ha curato con particolare attenzione in questi anni a Clemson.

7. Penn State Nittany Lions (Big Ten): dopo aver vinto a sorpresa la Big Ten si sono confermati una splendida realtà nel Rose Bowl contro uSC, dimostrando di essere una squadra spettacolare e piuttosto matura, impreziosita da un tandem di talenti composto da Saquon Barkley e Trace McSorley.

8. Washington Huskies (Pac-12): non più solo velocità ma anche fisicità, ed una difesa sulle corse che promette di lasciare poco campo agli attacchi avversari; a questo aggiungiamoci un Jake Browning più maturo e deciso a fare sfracelli nonostante la perdita del compare John Ross e ci troviamo di fronte ad una potenziale outsider.

9. Auburn Tigers (SEC): gli infortuni hanno messo in crisi i Tigers lo scorso anno, e in Alabama sanno di essere un po’ in credito con la dea bendata; l’arrivo di Jarrett Stidham da Baylor e la conferma di un runner del calibro di Kamryn Pettway hanno offerto ottime garanzie alla offense, che avrà un ruolo centrale nella season 2017.

10. Louisiana State Tigers(SEC): Ed Orgeron dovrà dimostrare che i risultati ottenuti da quando ha preso le redini del programma a stagione in corso non sono frutto del caso, e l’aver confermato il coordiantor Dave Aranda in difesa potrebbe aiutarlo non poco; atteso un miglioramento significativo anche in attacco, con Matt Canada a chiamare i giochi.

11. Wisconsin Badgers (Big Ten): probabilmente saranno ancora la squadra da battere nella Big Ten West, ben attrezzati su ambedue i lati della palla e con un Alex Hornibrook che dovrebbe aver accumulato l’esperienza necessaria per essere un passer migliore rispetto alla stagione 2016.

12. Stanford Cardinal (Pac-12): nonostante la perdita di Christian McCaffrey Stanford ha il personale per rimanere uno dei top team della nazione, e senza la sua stella David Shaw poterebbe presentare un attacco più equilibrato, in grado di creare ancora più problemi alle squadre avversarie

13. Louisville Cardinals (ACC):  il crollo finale è costato ai Cardinals una partecipazione ai College Football Playoffs che pareva quasi certa a due terzi della stagione, e se in offseason il coaching staff riesce a dare una sistemata alla linea offensiva l’Heisman Trophy Lamar Jackson proverà di nuovo a guidare Louisville verso i piani alti della FBS.

14. Michigan Wolverines (Big Ten): il lavoro di reclutamento svolto da Jim Harbaugh da quando ha messo piede ad Ann Arbor vedrà i suoio primi veri frutti quest’anno, con i Wolverines che si troveranno a dover sostituire diversi veterani; talento dei giocatori e qualità del coaching staff dicono che Michigan ha tutto per essere nuovamente una contender nella Big10.

15. Florida Gators (SEC): il programma di Florida è sempre stato all’avanguardia e pronto a sopperire alle tante partenze che ogni anno decimano il suo roster, e nonostante alcune perdite gravose non ci sono dubbi che anche in questo 2017 Jim McElwain troverà il bandolo della matassa; confermarsi però campioni della SEC East per il terzo anno consecutivo non sarà facile.

16. Georgia Bulldogs (SEC): Kirby Smart ha tirato un sospiro di solievo quando ha appreso che Nick Chubb e Sony Michel hanno deciso di tornare per un altro anno, e unire una coppia di runner del genere ad un QB in crescita come Nick Eason significa avere i numeri per giocarsi il titolo divisionale, e forse molto di più, fino in fondo.

17. Miami Hurricanes (ACC): coach Richt ha dovuto contrastare qualche infortunio di troppo nella sua prima stagione a Miami, ma il programma sembra aver ripreso vigore, e nonostante la perdita di Brad Kaaya ci sono le basi per fare bene, soprattutto puntando su una difesa che ha tutto, velocità, fisicità, talento, per rivelarsi una delle migliori della nazione.

18. Oklahoma State Cowboys (Big XII): Mason Rudolph e James Washington sono tornati a Stillwater per giocare un altro anno e puntare almeno al titolo della Conference; la difesa, più esperta rispetto al recente passato, ed un running game che ha trovato in Hill un buon cavallo da tiro cercheranno di contribuire al raggiungimento di questo importante traguardo.

19. Texas Longhorns (Big XII): Todd Herman è il volto nuovo che dovrà rinverdire i fasti dei Longhorns, cancellando la deludente parentesi di Charlie Strong, arrivato ad Austin con ben altre aspettative; a Todd Orlando, invece, il compito di rilanciare una defense zeppa di talenti ancora inespressi.

20. Oregon Ducks (Pac-12): all’esordio con i Ducks WIllie Taggart potrebbe già sorprendere tutti, sfruttando una defense che recupera ben dieci starter e un attacco che può ancora contare su Royce Freeman, che ha rinunciato al Draft NFL per provare a riportare in alto Oregon.

21. Notre Dame Fighting Irish (Indipendents): gli Irish sono decisamente migliori di quelli visti all’opera nella passata regular season, e se Brian Kelly sarà seduto su una delle sedie più calde della NCAA, cercherà di sfruttare tutto il talento a sua disposizione, frutto dell’ottimo recruiting svolto in questi anni, per salvare il posto.

22. Texas Christian Horned Frogs (Big XII): l’incoerenza mostrata sul campo nel 2016 ha visto calare vistosamente la considerazione degli Horned Frogs, che con un anno di esperienza in più alle spalle sperano di ritrovare quella produzione offensiva che li ha visti lottare per i College Football Playoffs due stagioni fa.

23. Tennessee Volunteers (SEC): la difesa sarà il punto di forza della squadra allenata da Butch Jones, alle prese con la non facile sostituzione di Joshua Dobbs e una piazza desiderosa di rimanere ad alti livelli dopo aver conquistato, un po’ inaspettatamente la SEC East.

24. Texas A&M Aggies (SEC): Kevin Sumlin è sotto esame dopo l’ennesimo crollo che ha visto scendere le quotazioni degli Aggies, ma se trova un quarterback affidabile per innescare Christian Kirk e togliere pressione a Trayveon Williams può riportare fin da subito Texas A&M ai vertici della SEC.

25. Virginia Tech Hokies (ACC): dopo aver vinto dieci partite lo scorso anno gli Hokies parevano destinati a dire la loro nel 2017, ma le perdite di Evans, Ford e Hodges ne hanno rallentato indubbiamente il passo; la difesa, e la profondità del roster che ha curato con attenzione Fuente in questi mesi a VT, dovrebbero comunque garantire una buona ribalta al team.

26. Kansas State Wildcats (Big XII): i Wildcats hanno vinto nove partite la scorsa stagion, passando quasi sotto traccia, ma la notizia è che nonstante alcune perdite gravose in difesa, l’attacco ha finalmente iniziato a girare con il QB Jesse Ertz; se, come sembra, il veterano Bill Snyder risolve i suoi problemi di salute, K-State può davvero spiccare il volo.

27. Washington State Cougars (Pac-12): sembrano sempre sul punto di fare grandi cose sotto la guida di Mike Leach, ma le classiche battute a vuoto che li colpiscono durante la regular season hanno spento fin qui i loro sogni di gloria; Luke Falk ha rinunciato al Draft NFL per tentare un ultimo ballo, la speranza, dalle parti di Pullman, è che sia la volta buona.

28. UCLA Bruins (Pac-12): i Bruins devono ancora capire come sfruttare al meglio il talento di Josh Rosen, dopo che la passata stagione le pessime prestazioni difensive, gli infortuni, e la mancanza di produzione del gioco di corse, han creato parecchi grattacapi a Mora; per lui probabile ultima chiamata.

29. Arkansas Razorbacks (SEC): il crollo fisico e mentale nei secondi tempi ha condizionato Arkansas lo scorso anno, e Brett Bielema, con il suo staff, cercherà di porre rimedio a questa cosa in estate, soprattutto per permettere al team di sfruttare l’impulso positivo che sono in grado di dare il QB Austin Allen e il runner Rawleigh Williams.

30. Northwestern Wildcats (Big Ten): da sempre quadrati in difesa, i Wildcats potrebbero stupire tutti anche sul lato opposto dell’ovale, dove pare abbiano trovato un’insapettata elettricità con la coppia formata dal QB Clayton Thorson e dal RB Justin Jackson.

31. North Carolina State Wolfpack (ACC): Dave Doeren proverà a costruire le proprie fortune in difesa, dove il ritorno di Bradley Chubb dovrebbe permettere ai Wolfpack di schierare una delle DL più complete ed esplosive del paese; nella ACC Atlantic daranno battaglia come sempre.

32. Georgia Tech Yellow Jackets (ACC): la costanza non è stata il loro forte nelle ultime stagioni, ma almeno per quanto riguarda il running game sono sempre stati ai vertici della nazione, dimostrando una capacità di fare danni che ha pochi eguali in NCAA; se trovano al più presto un QB titolare e rimpiazzano gli starter in alcuni ruoli chiave saranno un cliente difficile per molti.

33. Ole Mississippi Rebels (SEC): Coach Freeze siede su una delle panchine più bollenti della NCAA, ma ha avuto il merito di aver costruito un team veloce, atletico ed esplosivo su entrambi i lati della palla, e se lungo la strada viene consacrato anche l’enorme talento del 5-star Shea Patterson, nuovo starting QB, sognare in grande è possibile.

34. South Florida Bulls (AAC): Charlie Strong eredita una squadra molto solida, in grado di affermarsi nuovamente nella AAC e puntare, forse, a qualcosa di più con l’avanzare della stagione; pur senza una difesa in grado di fare la differenza, il talento del sottovalutato Quinton Flowers dovrebbe permettere ai Bulls di giocarsi le proprie carte fino in fondo.

35. Nebraska Cornhuskers (Big Ten): tornati a vincere almeno otto partite dopo la battuta d’arresto del 205, i Cornhuskers si sono confermati una squadra affidabile, in grado di mantenere una costanza di rendimento che gli ha consentito di rimanere sempre ai vertici della West Division.

36. Pittsburgh Panthers (ACC): con Pat Narduzzi al timone è lecito attendersi qualcosa in più dalla difesa, soprattutto dopo che il coaching staff ha fatto un ottimo lavoro reclutando l’ex USC Max Browne per il ruolo di QB, garantendo così una certa continuità dopo l’addio di Peterman, e attrezzando la offense con un btaccio adeguato per innescare i tanti talentuosi WR.

37. Boise State Broncos (MWC): lo scorso anno molti esperti avevano visto i Broncos come una possibile outsider a livello nazionale, ma così non è stato, e dopo aver perso diversi elementi esperti Boise non sembra aver la forza per lottare nuovamente con le corazzate; ci proverà comunque, sfruttando il talento dell’imprescindibile Brett Rypien, stella indiscussa del team.

38. Iowa Hawkeyes (Big Ten): la linea offensiva e la presenza di Akrum Wadley renderanno ancora una volta efficente il gioco palla a terra di Iowa, ma Kirk Ferentz vuole di più, e per farlo ha investito molto in offseason, cambiando alcuni pezzi del proprio coaching staff per installare un passing game finalmente credibile e produttivo.

39. North Carolina Tar Heels (ACC): la decimazione subita dalla offense fa pensare che North Carolina sarà un bel punto interrogativo in qeusto 2017, ma a Chapel Hill pare siano convinti di avere tra le mani il personale necessario per dare continuità ai risultati delle ultime stagioni.

40. Utah Utes (Pac-12): da sempre molto costanti sotto la guida di Kyle Whittingham, gli Utes si apprestano ad affrontare un’altra fase di ricostruzione in attacco, ma grazie alla difesa, e al lavoro che ha dimostrato di saper fare il loro HC nel tempo, dovrebbero rimanere ai vertici della Pac-12.

41. Mississippi State Bulldogs (SEC): i Bulldogs sono riusciti a limitare i danni dopo l’addio di Prescott grazie alle ottime prove fornite dal suo successore Nick Fitzgerald, e Dan Mullen ha strappato il prolungamento di contratto tanto atteso dopo aver confermato di avere le doti per tenere MSU costantemente ai vertici della nazione.

42. West Virginia Mountaineers (Big XII): questa offseason sarà determinante per i Mountaineers, alle prese con diverse position battle per rimpiazzare i tanti veterani usciti di scena; replicare la stagione 2016, o migliorarla, non sarà semplice, ma c’è tanta attesa per vedere all’opera il nuovo QB Will Grier, ex Florida.

43. Colorado Buffaloes (Pac-12): ripetersi sarà dura per i Buffaloes, che hanno perso quasi tutti gli interpreti di quella difesa che era stata il loro indiscusso punto di forza; toccherà quindi all’attacco, costruito intorno al RB Phillip Lindsay, cercare di tenere a galla la squadra.

44. South Carolina Gamecocks (SEC): grazie ai risultati altalenanti della SEC East i Gamecocks sono riusciti a centrare la qualificazione ad un Bowl nel primo anno sotto Will Muschamp, ma or è necessario fare qualcosa di più concreto per confermarsi, e l’astro nascente Jake Bentley può aiutare parecchio.

45. Baylor Bears (Big XII): Matt Rhule è un ottimo allenatore, ma indubbiamente dovrà fare i conti con la situazione non facile venutasi a creare dopo lo scandalo che ha coinvolto Art Briles e decimato la depth chart dei Bears; una OL imponente e un running game che promette di mettere insieme ottimi numeri le basi su cui costruire i suoi primi Bears.

46. Kentucky Wildcats (ACC): il rush finale ha permesso a coach Stoops di staccare un altro biglietto per un Bowl, ma in questo 2017 lui stesso chiederà una maggiore continuità ai suoi Wildcats, che si preannunciano forse un po’ meno quadrati del solito in difesa, ma decisamente più esplosivi in attacco.

47. Brigham Young Cougars (Indipendents): le otto vittorie inanellate nelle ultime nove partite del 2016 hanno dato morale ai Cougars, che certamente partiranno più convinti in questa nuova stagione, alla quale si presentano al via piuttosto attrezzati su entrambi i lati della palla, e con un Tanner Mangum pronto ad essere l’unica guida sul campo per BYU.

48. Michigan State Spartans (Big Ten): una battuta d’arresto dopo tanti anni al vertice ci sta, e anche il programma di Mark Dantonio ne ha fatto le spese, ma a distanza di pochi msi i suoi ragazzi sembrano già pronti a risalire la china e mettere in difficoltà le altre compagini della Big Ten East

49. Minnesota Golden Gophers (Big Ten): il vento di rinnovamento che ha accompagnato l’arrivo di P.J. Fleck ha spento in via definitiva le polemiche che han tenuto banco sul finire della scorsa stagione e che sono costate il posto a Claeys; i Gophers puntano sull’elettricità e la freschezza del’ex Broncos per ripartire alla grande, spinti da un difesa tra le migliori della nazione.

50. Arizona State Sun Devils (Pac-12): la terribile seconda parte di stagione ha spento i sogni di gloria di Arizona State, che riparte con la convinzione di aver le carte in regola per cambiare alle cose e mettersi alle spalle il recente passato; l’esperienza accumulata dovrebbe inoltre impedire alla defense di essere nuovamente disastrosa.

51. Houston Cougars (AAC):  Major Applewithe avrà l’occasione per dimostrare il suo valore, anche se il compito di far dimenticare Tom Herman sarà tutt’altro che facile; intanto l’ex QB e OC di Texas riparte da due talenti indiscussi, il DT Ed Oliver e il QB Kyle Allen, e un paio di classi di reclute stellari confezionategli dal suo predecessore.

52. Memphis Tigers (AAC): coach Norvell recupera la maggior parte delle sue armi offensive, e con un paio di vittorie di peso ad inzio stagione i Tigers potrebbero diventare una delle squadre più temibili a livello nazionale, puntando proprio su un attacco in grado di segnare parecchio.

53. Missouri Tigers (SEC): il crollo inatteso della difesa, dal terzo al novantottesimo posto della nazione per yards concesse, era decisamente inpensabile dopo l’ingaggio di Barry Odom come HC, e per questo è difficile immaginare una nuova battuta a vuoto del reparto nel 2017; se la D regge e Drew Block si conferma un buon QB; Mizzou può risalire subito in sella.

54. Vanderbilt Commodores (SEC): dopo il ritorno ad un Bowl di fine staigone, i Commodores andranno in cerca di conferme, forti di una defense che sembra ancora in grado di reggere l’urto nonostante l’addio di Zach Cunningham, e di un attacco esperto che può mettere punti sul tabellone.

55. San Diego State Aztecs (MWC): usciti con le ossa rotte dall’ultimo Draft NFL, gli Aztecs dovranno ricostruire parecchie aree del loro roster durante l’offseason, ma tra le loro fila hanno ancora il talento necessario per fare bene, a partire dal RB Rashaad Penny.

56. Toledo Rockets (MAC): i 45 TD pass lanciati da Logan Woodside lo scorso anno, record stagionale in NCAA, sono un bel biglietto da visita per i Rockets, pronti a raccogliere l’eredità di Western Michigan e diventare il nuovo team di punta della MAC , nonostante la perdita di un talento del calibro di Kareem Hunt.

57. Texas Tech Red Raiders (Big XII): senza Patrick Mahomes i Red Raiders dovranno dimostrare di non aver perso quell’imprevedibilità che li ha resi una delle squadre più divertenti e spettacolari del college football nelle ultime stagioni; sotto esame anche Kliff Kingsbury, genio offensivo chiamato al salto di qualità definitivo.

58. Colorado State Rams (MWC): i Rams promettono scintille con il trio composto da Nick Stevens, Dalyn Dawkins e Michael Gallup, tra i principali protagonisti di un attacco in grado di accumulare più di 500 yards in ogni occasione; con un minimo di contributo da parte della difesa, il ruolo da contender nella MWC è assicurato.

59. Syracuse Orange (ACC): sembra finalmente giunto il momento della rivalsa per Syracuse, che con DIno Babers al timone ha gettato le basi per tornare ad essere un programma di riferimento nella ACC; Eric Dungey è un QB in grado di fare la differenza, e la defense ora ha l’esperienza per non incappare più negli errori dello scorso anno.

60. Oregon State Beavers (Pac-12): le vittorie finali contro Arizona e Oregon hanno reso merito all’ottimo lavoro fatto da coach Gary Andersen, che finalmente inizia a raccogliere qualche frutto della sua esperienza ai Beavers, giunta al terzo anno, quello in cui è lecito attendersi un ulteriore, anche se magari piccolo, balzo in avanti.

61. Indiana Hoosiers (Big Ten): Tom Allen è stato confermato alla guida degli Hoosiers dopo che aveva sostituito Kevin Wilson durante la scorsa stagione, e per INdiana, che storicamente non ha mai avuto grandi difese, si tratta di una sorta di novità; spetterà a lui, e al nuovo OC Mike DeBord risollevare il programma.

62. Wake Forest Demon Deacons (ACC): l’attacco è esperto, e oltre ai titolari sono tornati anche diversi backup, il che dovrebbe garantire una certa tranquillità ai Demon Deacons, che si troveranno però a dover fronteggiare la perdita del valido DC Mike Elko, proprio in un anno in cui han perso diversi pezzi della loro difesa.

63. Navy Midshipmen (AAC): l’anno scorso doveva essere una sorta di anno zero, ed invece i Midshipmen hanno vinto nove partite; con in tasca un titolo divisionale, nonostante le tante perdite su entrambi i lati della palla, Navy si candida ad essere ancora una volta una delle squadre da battere nella AAC.

64. Western Kentucky Hilltoppers (C-USA): confermarsi ai vertici senza Jeff Brohm al timone non sarà affatto facile, ma è pur vero che negl’ultimi anni WKU si è confermata una vera e propria fucina di giovani allenatori e dopo i vari Petrino, Taggart e, appunto, Brohm, potrebbe essere ancora il MIke Sanford di turno a fare la differenza.

65. Arizona Wildcats (Pac-12): infortuni e una difesa non all’altezza hanno causato il crollo dei Wildcats, che quest’anno, oltre a sperare in un minimo aiuto da parte della dea bendata, sperano di trovare un gioco di corse in grado di sopperire alle lacune difensive, cui coach Rodriguez e soci proveranno a porre rimedio in offseason.

66. Maryland Terrapins (Big Ten): la mano di D.J. Durkin ha incominciato a vedersi, ma la strada della rinascita per Mayrland è ancora relativamente lunga, e raggiungerà probabilmente un primo traguardo quando si raccoglieranno i primi frutti del recruiting; running game e defense dovrebbero essere i punti di forza della squadra.

67. Iowa State Cyclones (Big XII): il primo anno sotto Matt Campbell è stato positivo, e alcune prove sono state davvero ottime da parte dei Cyclones, che ritrovano la loro stella Allen Lazard, WR tra i migliori della Big 12; con qualche aggiunta ad una difesa che gode già di buone basi, ISU può far salire le proprie quaotazioni nella conference.

68. Duke Blue Devils (ACC): nonostante le sole quattro vittorie il 2016 è stato un passaggio fondamentale per il programma e per David Cutcliffe, che ha cercato di limitare i danni nell’anno in cui si è trovato a dover ricostruire le basi del roster; una maggiore esperienza e qualche miglioramente nelle varie fasi di gioco dovrebbero garantire un record leggermente migliore per Duke.

69. Wyoming Cowboys (MWC): l’Head Coach ha firmato un prolungamento di contratto e Josh Allen è tornato per giocare un’altra stagione con i Cowboys; insomma, ci sono tutti i presupposti per cui Wyoming scriva nuovamente la storia del programma, anche perchè il reparto difensivo sembra essere il più forte dell’era Bohl.

70. Appalachian State Mountainners (Sun-Belt): da esordienti a solida realtà il passo è stato breve e i Mountaineers restano probabilmente la squadra da battere nella Sun Belt, che possono ancora dominare, nonostante le perdite nel reparto difensivo, grazie ad un attacco incentrato sul QB Taylor Lamb e sul RB Jalin Moore.

71. Central Florida Golden Knights (AAC): l’ottimo impatto che Scott Frost ha avuto con l’niversità di Orlando ha riportato UCF alla ribalta, ma per tornare ad essere una delle sqaudre da battere nella conference serve ancora un ulteriore passo avanti; l’attacco sembra aver le potenzialità epr far bene, ma in difesa andranno sostituiti ben sette titolari.

72. California Golden Bears (Pac-12): le pessime prove della defense sono costate il posto a Sonny Dykes e l’assunzione di Justin Wilcox, considerato una sorta di genio difensivo, ha proprio lo scopo di migliorare quello che da anni è il punto debole dei Bears; difficile sperare in un riscatto immediato, anche a causa di una offense che andrà ricostruita.

73. Tulsa Golden Hurricanes (AAC): il runner D’Angelo Brewer e il QB Chad President, principale candidato per sostituire Dane Evans, dovranno garantire continuità ad un programma che da qualche anno è ai vertici della AAC ma che non è mia riuscito a spiccare il volo definitivo.

74. Temple Owls (AAC): Geoff Collins sembra avere le carte in regola per essere un buon capo allenatore, ma il suo primo anno alla guida degli Owls potrebbe rivelarsi più complicato del previsto, visti i tanti cambiamenti che si troverà ad affrontare in attacco e in difesa, da qualche tempo il punto di forza del team.

75. Western Michigan Broncos (MAC): gli addii contestuali di P.J. Fleck, Zach Terrell e Corey Davis saranno duri da digerire per i Broncos, la cui difesa sarà probabilmente chiamata a fare gli straordinari quest’anno; a TIm Lester il compito di farli rimpiangere il meno possibile, sfruttando anche i talenti reclutati in precedenza dal suo predecessore..

76. Boston College Eagles (ACC): la defense è indubbiamente il punto di forza di qeusti Eagles, che hanno già fatto intravedere cose positive sotto la guda di Steve Addazio; per effettuare un ulteriore salto di qualità sarà utile produrre di più in attacco, cosa su cui lavorerà incessantemente in estate l’ex assistente di Michigan State.

77. Virginia Cavaliers (ACC): un altro anno chiuso con appena due vittorie potrebbe essere deleterio per Bronco Mendenhall, che si è trovato davvero in difficoltà nel suo primo anno a Charlottesville; se Quin Blanding riesce a restare sano e guidare, come sa fare, il reparto difensivo, i presupposti per fare meglio ci sono tutti.

78. Middle Tennessee State Blue Raiders (C-USA): il recupero di Brent Stockstill rende MTSU una delle contender più accreditate nella C-USA, e  questo nonsotante ci siano da sostituire diversi starter, soprattutto in attacco; una difesa esperta e il ritorno del WR Richie James dovrebbero rendere più agevole il compito.

79. Louisiana Tech Bulldogs (C-USA): si preannuncia complicato il 2017 per Skip Holtz, che oltre a cambiare il QB titolare, seconda volta in altrettante stagioni, dovrà ora sostituire anche un duo di WR produttivo ed elettrizzante, Carlos Henderson e Taywan Taylor; spetterà alla defense il compito maggiore per tenere a galla i Bulldogs.

80. Troy Trojans (Sun Belt): contender per la corsa al titolo della Sun Belt, che sperano di sopperire alle tante perdite in difesa con il ritorno del QB Brandon Silvers e della amggior parte dei suoi target; un compito non facile per la squadra che ha sorpreso tutti sotto la guida di Neal Brown, il principale ideatore di un attacco parso a tratti inarrestabile.

81. Arkansas State Red Wolves (Sun Belt): partono nuovamente alla caccia del titolo di conference i Red Wolves, che hanno ulteriormente ritoccato il roster acquisendo il transfer da Oklahoma Justice Hansen, ragazzo che può dare una marcia in più ad ASU, già piuttosto talentuosa su ambedue i lati della palla.

82. Cincinnati Bearcats (AAC): l’ex assistente di Ohio State Luke Fickell si trova delle buone basi da cui partire a Cincinnati, ma le otto sconfitte della passata stagione hanno certamente lasciato qualche cicatrice sui veterani dei Bearcats, chiamati ad un pronto riscatto il prossimo autunno.

83. Army West Point Knights (Indipendents): il 2016 è stato il tanto atteso anno della svolta per i Knights, che andranno in cerca di conferme nella prossima regular season, in cui, oltre a cercare una nuova qualificazione ad un Bowl di fine stagione,la seconda consecutiva, tenteranno di tornare ad essere il miglior attacco su corse della nazione.

84. Purdue Boilermakers (Big Ten): c’è attesa per l’avvento di Jeff Brohm dopo quello che quest’ultimo ha costruito a Western Kentucky; se l’allenatore emergente riuscirà a far convivere il suo attacco esplosivo con una difesa che può contare diversi elementi esperti tra le proprie fila, Purdue può diventare un cliente difficile per molti.

85. Illinois Fighting Illini (Big Ten): si attendono miglioramenti nel secondo anno sotto la guida di Lovie Smith, che oltre a dover sopperire alla perdita di produzione in attacco, dovrà cercare di sistemare la linea difensiva, punto debole del reparto la scorsa stagione.

86. Air Force Falcons (MWC): in questi ultimi anni Air Force ha dimostrato di possedere una struttura tale da rimanere ai verstici nonostante la perdita dei pezzi migliori, ma quest’anno il rischio di flessione è elevatissimo perchè sono davvero tanti i protagonisti, soprattutto difensivi, ad aver lasciato i Falcons.

87. Ohio Bobcats (MAC): Bob Solich ha fatto ottime cose ad Athens, ottenendo record vincenti in quasi ttute le stagioni in cui ha guidato i Bobcats; se l’attacco riesce a mettere sul tabellone qualche punto in più, linebackers e defensive backs hanno il talento necessario per far si che Ohio sia la squadra da batterenella MAC East.

88. Southern Methodist Mustangs (AAC): le cinque vittorie ottenute da Chad Morris lo scorso anno sono di buon auspicio, soprattutto ora che ha recueprato il QB Matt Davis da un infortunio;se migliora la pass rushing, e più in generale la defense che ha avuto qualche problema contro le corse, ambire ad un ruolo di rilievo nella AAC West non è utopia.

89. New Mexico Lobos (MWC): hanno perso il loro top rusher e i migliori placcatori della squadra, ma i Lobos di coach Bob Davie hanno tutte le carte in regola per rimanere uno dei top team nella MWC, forti di un running game tra i più prolifici della nazione.

90. Utah State Aggies (MWC): stagione della verità per coach Matt Wells, che dopo un biennio positivo ne ha inanellato un altro piuttosto negativo che ha messo un bel punto interrogativo sulla sua permanenza alla guida degli Aggies; con l’attacco affidato al braccio di Kent Myers proverà a risalire la china, e salvare il posto, nel 2017.

91. Southern Mississippi Golden Eagles (C-USA): nelle ultime season sono stati letteralmente trascinati dal talento del QB Chris Mullen, che ora ha passato il testimone di stella della squadra al runner Ito Smith, reduce da un’ottima campagna che lo ha visto chiudere con 1,459 yards all’attivo; pensare ad un miglioramento è pressochè impossibile, ma hanno ancora i numeri e il talento per confermarsi una forza in C-USA.

92. Miami (OH) Redhawks (MAC): l’inversione di tendenza che hanno messo in atto nel 2016, da 0-6 a 6-6 con tanto di vittoria ad un Bowl sfuggita per un misero field goal, ha dimostrato che i Redhawks sono in grado di dire la loro, e non solo nella conference, dove i ragazzi di Chuck Martin partono sicuramente tra i favoriti.

93. Central Michigan Chippewas (MAC): nella prima metà della passata stagione hanno dimostrato di essere un’ottima squadra e di avere dinnanzi un futuro piuttosto positivo, ma la perdita di Cooper Rush potrebbe pesare parecchio, e confermarsi ai vertici della MAC non sarà così scontato.

94. Rutgers Scarlet Knights (Big Ten): Chris Ash ha vissuto una prima stagione complicatissima alla guida dei Scarlet Knights, ma in prospettiva le cose sembrano destinate a migliorare a Piscataway, dove si punta forte sul talento di Janarion Grant e un gruppo di receiver e runingback che pare in grado di rendere più produttivo un attacco decisamente abulico.

95. Old Dominion Monarchs (C-USA): il Bahamas Bowl conquistato dai ragazzi di Bobby Wilder è stato il punto più alto della storia dell’università, ma i Monarchs non sembrano ancora sazi, e nonostante la perdita del QB David Washington, sono pronti a riprovarci affidandosi alle corse del RB Ray Lawry.

96. Texas-San Antonio Roadrunners (C-USA): Frank Wilson ha stupito tutti all’esordio, conducendo UTSA al primo Bowl della sua storia, ma ora avrà il difficilissimo compito di replicare una stagione straordinaria concedendo il bis; ad aiutarlo ci proverà il QB Dalton Sturm, coadiuvato da validi ricevitori e da una defense che recupera tutti i suoi migliori elementi.

97. Hawaii Rainbow Warriors (MWC): Nick Rolovich ha rinverdito i fasti di Hawaii centrando 7 vittorie nella prima stagione alla guida dei Warriors e riconducendoli ad un Bowl dopo anni di assenza; l’attacco può migliorare ulteriormente, anche se non sarà ancora ai livelli di quello iperproduttivo che rese celebre l’università agli inizi del millennio, ma la strada sembra essere finalmente quella giusta.

98. Northern Illinois Huskies (MAC): la battuta d’arresto patita la scorsa stagione non ha scalfito la forza del programma, ma gli Huskies saranno chiamati ad un’altra durissima prova in questo 2017, quando dovranno sostituire diversi veterani e ricostruire parte del nucleo offensivo.

99. Kansas Jayhawks (Big XII): l’ingaggio dell’offensive coordinator Doug Meacham e il l’arrivo del QB Peyton Bender, transfer da Washington State sembrano ottime notizie per l’HC David Beaty, giunto al momento della verità con un programma da troppo tempo affogato in un ciclo perdente.

100. East Carolina Pirates (AAC): il licenziamento di Mike Ruffin aveva lasciato tutti a bocca aperta lo scorso anno, e il crollo della defense nella seconda parte della regular season aveva poi condotto i Pirates sul fondo della nazione, nonostante la presenza di diversi talenti offensivi come Zay Jones; si attendono miglioramenti, ma l’addio di alcuni veterani come quest’ultimo, potrebbe incidere pesantemente sul programma.

101. Marshall Thundering Herd (MAC): dopo il crollo della scorsa stagione Marshall potrebbe risorgere, merito soprattutto di un backfield che sembra aver trovato diversi talenti interessanti da gettare nella mishchia; l’esperta OL potrebbe poi favorire la ricerca di un nuovo QB all’altezza della situazione.

102. Tulane Green Wave (AAC): coach Fritz non ha ancora trovato tutti gli interpreti  idelai per applicare la sua produttiva Triple Option ai Green Wave, ma è indubbio che l’università di New Orleans è in crescita, ed ha tutte le carte in regola per emergere nel medio periodo.

103. Eastern Michigan Eagles (MAC): gli Eagles si candidano ad un’altra stagione vincente sotto la guida di Chris Creighton, coach che ha cambiato completamente volto al programma; la sua conferma e il ritorno di tanti giocatori esperti, soprattuto in D, dovrebbero garantirgli un buon vantaggio, perlomeno nella MAC.

104. Nevada Wolfpack (MWC): il nuovo HC Jay Norvell ha grandi progetti e l’intenzione di rendere i Wolfpack un cliente ostico per chiunque, puntando su un attacco verticale, produttivo ed esplosivo; per diventare un fattore lameno nella Mountain West avrà bisogno di una mano anche da parte della defense, vero e proprio tallone d’achille del team.

105. Bowling Green Falcons (MAC): coach Jinks non ha iniziato nella maniera migliore la sua carriera in FBS, ma che ci fosse bisogno di un riassestamento dopo l’addio di DIno Babers era quantomeno fisiologico; le 3 vittorie centrate nelle ultime partite della passata stagione possono però significare che i Falcons sono già pronti a tornare.

106. Georgia Southern Eagles (Sun Belt): il cambio di HC ha visto crollare uno dei migliori running game della nazione lo scorso anno, e l’ulteriore perdita di alcuni pezzi pregiati del programma, come il RB Matt Breida e il QB Kevin Ellison, non aiutano certo Tyson Summers, che potrebbe anche optare per un cambio epocale, decidendo di mettere in aria qualche pallone in più rispetto al passato.

107. Ball State Cardinals (MAC): nonostante le sole 4 vittorie coach Neu ha lavorato bene nel 2016, gettando le basi per un attacco che potrebbe rivelarsi tra i più prolifici della stagione alle porte; per ambire ad un ruolo di rilievo nella MAC i suoi Cardinals dovranno però risolvere i problemi difensivi, e soprattutto ridurre le 320 yards che in media han concesso ai passer avversari  lo scorso autunno.

108. Florida Atlantic Owls (C-USA): Lane Kiffin avrà finalmente l’occasione per dimostrare se vale davvero così tanto, e per farlo dovrà far diventare una solida realtà Florida Atlantic, università che non vede l’ombra di un Bowl dal lontano 2008; il figlio d’arte, dopo l’ultima avventura con Alabama, ripartirà dai gioiellini Devin Singletary, RB, e Kalib Woods, WR.

109. South Alabama Jaguars (Sun Belt): la poca continuità ha giocato un brutto scherzo ai Jaguars lo scorso anno, che dopo aver battuto San Diego State e Mississippi State hanno perso diverse partite con avversari molto più deboli all’interno della Conference, vedendosi così sfuggitre una meritatissima qualificazione ai Bowl; ci riproveranno sicuramente quest’anno, sperando di trovare quella costanza mancatagli nel torneo 2016.

110. Nevada-Las Vegas (UNLV) Rebels (MWC): Tony Sanchez si sta dimostrando un ottimo allenatore, e se i Rebels riescono a trovare una quadratura in difesa, soprattuto nelle secondarie, possono centrare qualche vittoria in più e tornare a giocare una partita in postseason dopo anni di assenza.

111. Louisiana Ragin’Cajuns (Sun Belt): cinque apparizioni al New Orelans Bowl in sei stagioni per i Ragin’Cajuns sono un buonissimo risltato, ma tifosi e dirigenti universitari chiedono quel qualcosina in più, ovvero un titolo Sun Belt che però sembra essere ancora irragiungibile, soprattutto dopo la partenza di Elijah McGuire, RB di punta del team.

112. Idaho Vandals (Sun Belt): Paul Petrino e Scott Linehan hanno dimostrato di essere una coppia in grado di sovvertire molte gerarchie, reali o presunte che siano, e in quella che sarà l’ultima stagione in Sun Belt, e probabilmente in FBS, dei Vandals proveranno a mettere a segno il colpaccio definitivo, puntando ai vertici della conference e alla ribalta nazionale.

113. Noth Texas Mean Green (C-USA): Seth Littrell è andato oltre le più rosee aspettative, prendendo una squadra con tanti problemi sia in attacco che in difesa e conducendola fino ad un Bowl di fine stagione; impresa che potrebbe essere replicata, a condizione che proprio il reparto difensivo riesca a correggere i propri difetti.

114. Florida International Golden Panthers (C-USA): l’assunzione di Butch Davis porterà sicuramente dei miglioramenti nei Golden Panthers, che possono tra l’altro contare su diversi veterani nel loro roster, ma l’avvento dell’ex HC di North Carolina dovrebbe incidere maggiormente nel prossimo futuro, quando il suo lavoro inizierà ad avere un peso concreto.

115. San José State Spartans (MWC): dopo l’exploit del 2015 gli Spartans sono tornati nell’oblio la passata stagione, e Ron Caragher ha lasciato così il posto di Head Coach all’ex allenatore dei WR di Oregon State Brent Brennan, che punterà con decisione sull’attacco per risollevare le sorti di questo programma.

116. Akron Zips (MAC): la perdita di molti starter offensivi nella scorsa offseason ha visto calare gli Zips, ma il lavoro di Terry Bowden continua ad essere buono, tant’è che soprattutto la offense sembra pronta a stupire nuovamente e aiutare sensibilmente Akron a raggiungere la terza qualificazione ad un Bowl consecutiva.

117. Connecticut Huskies (AAC): le cosidette minestre riscaldate in alcuni casi funzionano, in altri no; se il ritorno di Randy Edsall sarà una scelta vincente per UConn lo scopriremo nel giro di un paio di stagioni, ma certamente rivedere il suo nome abbinato a quello degli Huskies fa pensare alla gloria di giorni nemmeno così tanto lontani.

118. Fresno State Bulldogs (MWC): dopo essere stato uno dei programmi più costanti tra le mid-major, Fresno State è crollato miseramente nelle ultime due stagioni, vincendo appena 4 partite; il cambio di guida con l’arrivo di Jeff Tedford non porterà vantaggi nell’immediato ma dovrebbe permettere ai Bulldogs di tornare a livelli accettabili nel prossimo futuro.

119. Rice Owls (C-USA): verso fine stagione gli Owls sono migliorati sensibilmente e hanno salvato il lavoro di coach Bailiff, che sarà ora chiamato a riscattarsi in questo 2017, andando in cerca di conferme nelle prime partite per poi cercare di scalare la C-USA nel proseguo della regular season.

120. Georgia State Tigers (Sun Belt): nuovo HC, l’ex OL coach di South Carolina Shawn Elliott, e nuova casa, il vecchio stadio degli Atlanta Braves, per i Tigers, che nonostante le delusioni della scorsa stagione si candidano ad essere una vera e propria mina vagante all’interno della Sun Belt.

121. Massachussets (UMass) Minutemen (Indipendents): la strada continua ad essere tortuosa per UMass, che nonostante il passaggio tra le indipendenti non ha migliorato affatto la propria situazione; un roster esperto, zeppo di veterani, potrebbe però aiutare perlomeno a migliorare il record centrando qualche vittoria in più.

122. Kent State Golden Flashes (MAC): i miglioramenti si sono visti, ma Kent State sembra ancora lontana dal tornare ai livelli del 2012, quando inanellò l’unica stagione vincente degli ultimi tre lustri; la difesa continua ad essere il punto di forza di questa squadra, ma la rifondazione resasi necessaria in primavera rischia di penalizzare ulteriormente i Golden Flashes.

123. Coastal Carolina Chanticleers (Sun Belt): esordio tra i grandi per Coastal Carolina, che dopo aver chiuso 10-2 la sua ultima season in FCS affronterà per la prima volta nella sua storia una season completa in Division I-A, dopo aver trovato un accordo con la Sun Belt, nuova casa dei Chanticleers.

124. Louisiana-Monroe Warhawks (Sun Belt): che a Monroe fossero in piena ricostruzione era chiaro fin dalla scelta di mettere Matt Viator a guidare le operazioni sulla side, e dopo un anno i Warhawks potrebbero iniziare a raccogliere i frutti del recruiting  e del lavoro svolto dal coach nel 2016.

125. Buffalo Bulls (MAC): per ora coach Lepold non è riuscito a replicare quanto di ottimo fatto in III Divisione con Wisconsin-Whitewater, e nonostante a Buffalo credano ancora in lui, i tanti pezzi persi per strada in questa offseason rischiano di rendere ancora più difficile il suo compito.

126. Charlotte 49ers (C-USA): la linea difensiva ha perso tutti i pezzi migliori, ma il programma dopo due anni di apprendistato sembra migliori con costanza e potrebbe essere una delle sorprese più piacevoli nella Conference USA.

127. Texas El-Paso (UTEP) Miners (C-USA): il talento di Aaron Jones, 1,799 yards corse nel 2016, non è bastato a risollevare le sorti dei Miners, e il nuovo RB dei Packers ha deciso saggiamente di lasciare un programma che non sembra destinato a migliorare nel breve periodo.

128. New Mexico State Aggies (Sun Belt): ultimo anno in Sun Belt per gli Aggies, che dalla prossima stagione dovrebbero tornare indipendenti prima di trovare una nuova casa, nella speranza che con essa, dopo una season di ulteriore costruzione, ritrovino anche l’accesso ad un Bowl.

129. Texas State Bobcats (Sun Belt): Coach Withers non ha fatto una gran scelta lo scorso anno, trasferendosi a Texas State proprio nella stagione in cui la ex James Madison ha conquistato il titolo FCS; non potrà ambire ad un cammino del genere con i Bobcats, ma la speranza è che le cose migliorino da entrambi i lati della palla.

130. Alabama at Birmingham (UAB) Blazers (C-USA): dopo due anni di assenza dal football universitario tornano i Blazers di UAB, una squadra e un programma totalmente rinnovati che nel loro ultimo torneo NCAA avevano vinto solo 6 partite; il ruolo di cenerentola della FBS spetta di diritto.