NCAA Championship Week: Pac-12

Nel match valido per assegnare il titolo di Campione 2015 della Pac-12, si affronteranno due team che sono arrivati all’atto finale della loro stagione regolare in maniera decisamente diversa, i Stanford Cardinal che, dopo la battuta a vuoto iniziale con Northwestern, hanno imposto il loro ritmo nella North Division, cedendo solo, in extremis, ad Oregon, e i Southern California Trojans che, tra mille peripezie e un cambio di coach in corsa, hanno trovato comunque la forza di risorgere e aggiudicarsi la South, grazie alla vittoria con l’avversaria diretta Utah.

Cinque vittorie consecutive nella parte centrale della stagione, hanno permesso ai ragazzi di coach Clay Helton di rilanciare le loro quotazioni e risalire fino alla ventesima posizione del ranking, merito, anche, del quarterback Cody Kessler, cresciuto esponenialmente nelle ultime settimane e pronto ad incrementare ulteriormente i numeri messi insieme finora,  3,128 yards lanciate per 27 TD pass e 6 intercetti; statistiche migliori al suo collega di Stanford Kevin Hogan, 185 su 271 per 2,500 yds, 23 touchdown pass e 7 INT, altro atleta esperto che, come il sopra citato avversario, è giunto alla quinta stagione di College Football.

Più mobile e determinante quando deve azionare gli arti inferiori, il numero 8 dei Cardinal avrà anche la possibilità di affidarsi ad uno dei migliori runner della nazione, Christian McCaffrey, principale protagonista, con 1,640 yards e 7 TD all’attivo, di un backfield che può contare su diversi talenti, tra i quali Barry Sanders, altro figlio di un ex giocatore NFL, Bryce Love, e Remound Wright, l’uomo più pericoloso dalla breve distanza, visto che ha fin qui mantenuto una media di 1 touchdown ogni 5 portate, rendendo ancora più efficace il suo reparto in redzone.

Nei Trojans, sarà invece il freshman Ronald Jones II, 890 yds e 7 segnature in stagione, a condurre un gruppo che poggia anche sui produttivi Justin Davis e Tre Mason, autori, entrambi, di 5 realizzazioni; ben assortito ma decisamente meno incisivo del running game che può mettere sul piatto Stanford, il backfiled di USC dovrà cercare di togliere pressione al proprio quarterback e ridurre le attenzioni che la difesa avversaria dedicherà ai ricevitori, vero punto di forza offensivo del team, che può contare sull’ottimo Ju-Ju Smith-Schuster, target principale di Kessler con 1,302 yards e 10 TD totalizzati nel 2015.

Veloce e a tratti imprendibile, sarà lui la variante impazzita che dovrà cercare di mettere in difficoltà le secondarie dei Cardinal, che non saranno certamente sollecitate alla stessa maniera dagl’altri componenti del reparto di USC, in cui spicca l’astro nascente Adoree’ Jackson, che, come numero di yds conquistate, 382, ha chiuso davanti a Steven Mitchell Jr. e Darreus Rogers, gli altri giocatori più coinvolti in un passing game che ha trovato un terminale affidabile pure nel tight end Taylor McNamara, a segno in 4 occasioni quando il campo si è ristretto.

Situazione in cui ha detto la sua anche Austin Hooper, il realizzatore più efficace di Stanford, 6 touchdown, che proprio alle mani del suo TE si è affidata nei momenti più difficili e delicati, preferendolo a Michael Rector, 474 yards e 5 TD, e Devon Cajuste, 357 yds, 3 segnature, i due wide receiver che solitamente occupano le sideline dell’attacco guidato da Hogan, protetto, tra le altre cose, da una delle migliori linee del paese, guidata dal fortissimo lato sinistro composto dal tackle Kyle Murphy e dalla guardia Joshua Garrett.

Decimata invece la OL avversaria, che ha perso il centro All-American Max Tuerk dopo appena cinque partite, versa in condizioni decisamente migliori la controparte difensiva, dove i Trojans possono contare sulla presenza di tre giocatori esperti ed in grado di mettere in estrema difficoltà qualsiasi reparto si trovino di fronte; Antwan Woods, 6.0 tackles for loss, 3.0 sacks, Delvon Simmons e Greg Townsend Jr., il terzetto di lineman che guidano un gruppo esperto, profondo e produttivo, che già durante la stagione regolare ha dimostrato di poter dare un buonissimo contributo al front seven, anche questo messo a dura prova dai tanti infortuni che han falcidiato la mediana.

Usciti di scena i colpitori Cameron Smith e Lamar Dawson, è toccato infatti a Su’a Cravens, safety che spesso è stato schierato come linebacker, guidare il gruppo con 73 placcaggi all’attivo, circa 30 in più di quelli messi a segno di Anthony Serao e degl’altri suoi due nuovi colleghi, Scott Felix e Porter Gustin, un freshman che ha trovato sempre più spazio durante la regular season; più solida e compatta la mediana di Stanford, che può invece fare affidamento sul miglior tackler della Conference, Blake Martinez, una macchina da placcaggi, 121 quelli messi a segno, che all’esterno ha reso la vita impossibile a molti attacchi, confermando la bontà del reparto OLB dei Cardinal, in cui si sono anche messi in mostra Kevin Anderson, Peter Kalambayi, Joey Alfieri e Mike Tyler.

Leggermente più complicata la situazione all’interno, dove Kevin Palma e Jordan Perez avranno da impegnarsi parecchio per limitare i runner di USC, che proprio nel mezzo, sfruttando il punto debole della difesa avversaria e la mancanza di un DT affidabile, potrebbero decidere di colpire e creare un missmatch importante per cercare di aggiudicarsi il Championship; i DE Aziz Shittu, 9.0 tackles for loss, 2.5 sacks, e Brennan Scarlett, tenteranno di limitare i danni, portando allo stesso tempo pressione sul backfield dei Trojans, nell’intento di mascherare alcuni problemi che, sul profondo, affliggono le secondarie di Stanford, guidate sul campo dal Second Team All-Pac-12 Ronnie Harris, 10 pass defended.

Reparto defensive back che promette invece sorprese per quanto riguarda Southern California; da quanto riportato dai media, pare infatti che coach Helton abbia concesso libertà d’azione a Chris Hawkins, 54 tackles e 2 intercetti, safety che può influire parecchio sull’esito del match con le sue giocate e l’abilità, già mostrata, di saper leggere piuttosto bene lo sviluppo del gioco; proprio questa sua caratteristica, sarà sfruttata dai Trojans per cercare di limitare Hogan e dare manforte alla giovanissima coppia di cornerback, composta dal già citato Jackson e dalla matricola Iman Marshall.

Proprio le prestazioni dei due quarterback, e la loro capacità di evitare di incorrere in errori, saranno probabilmente determinanti per il risultato finale, visto che i reparti, sulla carta, più deboli, paiono esserele rispettive secondarie, che hanno creato diversi problemi ad ambedue i team soprattutto nei match interni alla Pac-12, dove in diversi casi, hanno concesso moltissime yards agl’attacchi avversari; QB e DB sono quindi le due chiavi di volta di un match che si preannuncia incerto e combattuto fino all’ultimo secondo, sulla scia di molte sfide che hanno caratterizzato la Pacific Conference quest’anno.