NCAA Championship Week: SEC

Con la fine della stagione regolare è ormai tempo di Championship per le squadre che sono riuscite a vincere le proprie conference. Per quanto riguarda la SEC, se nella parte West Alabama ha avuto solo un piccolo incidente di percorso con la sconfitta contro Ole Miss e poi è stata autrice di un cammino pressoché perfetto, dall’altra Florida è ritornata in auge, nella Division East, dopo i tempi di Urban Meyer e del titolo nazionale con Tim Tebow. Per l’ottava volta nella storia del SEC Championship infatti, troveremo di fronte i Crimson Tide ed i Gators di Florida.

Apparentemente la partita ha già un vincitore ma non fate l’errore di dirlo a Nick Saban. Il coach di Alabama infatti, intervistato a lungo non solo sulla partita ma anche sulla possibile partenza del DC Kirby Smart, non ha voluto sentire di titolo già assegnato e di partita già chiusa. Guardando bene la stagione dei Gators il buon Saban non ha tutti i torti; a differenza dell’anno scorso in cui i ‘Tide affrontarono Missouri , che era una buona squadra ma niente di irresistibile, quest’anno la sfida è molto più difficile poiché Florida viene da una grande annata dopo aver cambiato l’HC Muschamp con l’ex coach di Colorado State, John McElwain. Nonostante questo avvicendamento, la squadra si è dimostrata tosta ed equilibrata grazie anche ad un’ottima campagna di recruiting che ha portato a Gainesville tanta qualità. Soltanto due le sconfitte registrate da Florida quest’anno, una con LSU e l’altra con i “cugini” di Florida State, a riprova che il programma imbastito era ed è molto valido anche in ottica futura.

Neanche la perdita, a metà stagione, del QB titolare Will Grier, fermato per un anno dopo un controllo antidoping, ha scalfito la sicurezza e la consapevolezza della squadra, che ha riposto piena fiducia nel sophomore Treon Harris. Il ragazzo di Miami infatti si è rivelato un buon game manager, giocando sempre su livelli ottimi e senza mai avere la presunzione di strafare, nonostante la linea offensiva lo abbia lasciato più volte senza copertura. Chi invece ha brillato più di tutti è stato sicuramente Kelvin Taylor che ha corso quasi 1000 yard e mettendo a segno 13 TD. Avevamo già segnalato il talento di Taylor in fase di preview stagionale e non siamo stati smentiti; il junior RB infatti, tolti i panni di backup, ha dimostrato tutto il suo valore e ponendosi all’attenzione come uno dei migliori RB della SEC.

Però il rinnovamento di Florida non ha interessato solo l’attacco ma c’è stato il cambio anche in difesa. Geoff Collins, arrivato quest’anno da Mississippi State, si è trovato a dirigere un ottima difesa nonostante la partenza di Dante Fowler in NFL, e grazie ad una pass rush tostissima ed una secondaria tra le tre migliori di tutta la NCAA, è risultata tra le prime 10 difese per punti concessi e tra le prime 15 per yard concesse a partita. Naturalmente non serve dire che Alabama dovrà fare attenzione a tutti i giocatori avversari poiché il big play è nelle corde di molti dei ragazzi di Florida e Saban dovrà fare del suo meglio per mettere in guardia la sua squadra.

Al contrario invece i Gators avranno il loro bel da farsi per riuscire a fermare il candidato #1 all’Heisman Trophy. Derrick Henry infatti ha scavalcato Leonard Fournette nella corsa al titolo, grazie a prestazioni mostruose ma sempre costanti in cui è sempre stato decisivo per la vittoria. Lo stesso dicasi per la difesa, sempre sul pezzo ed aggressiva al massimo, con un front seven praticamente insuperabile. Se le voci di un addio da parte di Kirby Smart dovessero rivelarsi fondate, Alabama rischierebbe di privarsi di uno dei migliori DC di tutta la nazione, senza contare il gran lavoro di recruiting. Tuttavia la questione sarà sicuramente affrontata dallo staff dei ’Tide, solo a stagione finita proprio per evitare inutili distrazioni e per non dare adito a polemiche inutili che alla vigilia di una partita così importante, e probabilmente anche alla vigilia dei playoff, sarebbero deleterie per la squadra. L’unica cosa di cui Saban non può considerarsi tranquillo, sarà la tenuta mentale di Jake Coker. Il transfer da Florida State infatti ha giocato una stagione altalenante anche se nella seconda parte ha acquisito più sicurezza nei proprio mezzi, dimostrandosi utile in alcuni frangenti in cui si è sostituito ai RB. Il dubbio però resta perché Coker in molte situazioni ha dimostrato di non avere il giusto carattere e la giusta personalità per poter guidare la squadra che in questi casi si è dovuta affidare ai big play dei singoli. Riuscire a trovare il giusto equilibrio nelle partite che contano, sarà dunque fondamentale per il senior da Mobile.

La partita quindi si presenta quantomai interessante ed incerta. Da una parte l’esperienza di Saban nel gestire le emozioni ed i giocatori in partite così importanti mentre dall’altra ci sarà la prima volta di McElwain a questi livelli. Il coach di Missoula però ha dalla sua il fatto di aver già allenato come OC per Alabama per tre anni e quindi sarà un punto a favore da non sottovalutare. Nick Saban è avvisato.

[Francesco Fele]