Missouri Tigers: quick preview 2017

missouri-12-Football Nation Ranking: n. 53

Head Coach: Barry Odom (2nd year, 4-8)

Record 2016: 4-8

Match da non perdere: vs. South Carolina (Sep. 9), at Arkansas (Battle Line Rivalry, Nov. 25)

Drew Lock

Punto di forza: la mossa di affidare la offense a Josh Heupel ha portato i suo frutti, e dopo una sola stagione sotto la sua guida l’esplosiva no huddle spread offense messa in piedi dal nuovo OC ha condotto Mizzou in vetta alla SEC con 500.5 yds conquistate in media a partita, colpendo gli avversari sia su run che su pass; proprio questa ultima situazione è stata resa possibile dalla crescita di Drew Lock, che grazie ai consigli dell’ex prospetto di Oklahoma ha avuto una season molto positiva chiudendo con 3,339 yards lanciate, per 23 TD pass e 10 INT, e mostrando un’invidiabile maturità che lo annuncia, in vista del torneo 2017, come uno dei quarterback più forti della conference.

Punto debole: i Tigers lo scorso anno hanno mostrato parecchi limiti nei placcaggi e la partenza di tanti starter difensivi di certo non li aiuta nell’avvicinamento alla nuova stagione, nonostante il lavoro che hanno cercato di svolgere in primavera coach Odom e il DC DeMontie Cross; più in difficoltà di tutti, anche perchè non sembra esserci molta profondità con annessa varietà di opzioni, il reparto linebacker, che nella 4-2-5 dovrebbe schierare titolari uno tra gli junior Brandon Lee e Terez Hall e il senior Eric Biesel, 44 placcaggi, 6.0 tackles for loss, già protagonista in autunno, quando ha sostituito l’infortunato Michael Scherer.

First look offense: ad aiutare Lock nella passata stagione un reparto WR davvero produttivo, che ha visto tanti giocatori ergersi a protagonisti nel corso della stagione e dare una grossa mano ad Heupel nel far crescere in maniera esponenziale l’attacco; di questi, molti sono tornati a Columbia nel 2017, a partire dai titolari J’Mon Moore, Dimetrios Mason, 587 yds, 3 segnature, e Johnathon Johnson, decisivo nel ruolo di slot con 435 yards e 2 TD all’attivo, che saranno supportati da una serie di backup pronti a fornire un contributo importate in rotazione, gli junior Nate Brown, Emanuel Hall, il sophomore Richaud Floyd, e il true freshman Da’Ron Davis, talento locale che potrebbe avere un impatto immediato.
Kendall Blanton e Jason Reese, 5 touchdowns in due nel 2016, tornano a dividersi gli snap nel ruolo di tight, da dove dovranno supportare anche una linea offensiva che recupera tutti e cinque gli starter, ancorati intorno all’esperto centro Alec Abeln e gli OT Tyler Howell e Paul Adams; con le guardie Kevin Pendleton e Adam Ploudre avranno il compito di aprire i buchi per le corse di un duo di runningack che ha dimostrato di essere letale in coppia, formato dal sophomore Demarea Crockett, fresco di record per una matricola dei Tigers con 1,062 yards corse, 10 TD, nella prima season in NCAA, e dal senior Ish Witter, 750 yds e 6 touchdowns.

First look defense: l’ingaggio del JUCO Rashad Brandon da una grossa mano ad una linea difensiva che ha perso diversi pezzi e che all’interno aveva bisogno di trovare un valido compagno per il DT Terry Beckner, limitato lo scorso anno a causa di un infortunio al ginocchio e in grado di contribuire con appena 24 placcaggi; all’esterno l’ex riserva Nate Howard va ad aggiungersi al senior Marcell Frazier, miglior pass rusher del team con 34 stops, 9.5 tackles for loss e 8.5 sacks.
Quest’ultimo sarà chiamato a svolgere un lavoro ancora più importante nel disturbare il QB avversario per cercare di agevolare un reparto cornerback costretto a cambiare tutti i suoi interpreti e ripartire da diversi giovani, i sophomore DeMarcus Acy, Christian Holmes, il freshman Terry Petry, che si giocheranno il posto sulla side opposta ad uno dei pochi veterani rimasti a Columbia, il senior Logan Cheadle, ex backup che ha fatto registrare 1 intercetto e 4 broken pass nel 2016; più solido il back-end, dove tornano entrambe gli starter, Cam Hilton, 49 stops, 1 INT, 6 pass defended, e Ronnell Perkins.

J’Mon Moore

NFL Prospect to watch: emerso come top receiver lo scorso anno, dopo aver recuperato dall’infortunio alla spalla che lo ha tenuto fuori nel 2015, J’Mon Moore è stato l’unico WR di Missouri a superare le 1,000 yds su ricezione, completando 62 prese per 1,012 yards e 8 TD; valido route runner in grado di eseguire alla perfezione la traccia che gli è stata assegnata anche sul profondo, è dotato di un’ottima elevazione e di un buonissimo controllo del corpo che gli permette di mettere a segno molte ricezioni acrobatiche o in equilibrio precario.
A volte passivo quando deve aggredire la palla, spesso attende l’ultimo istante utile per creare la separazione con il difensore che lo sta seguendo, una scelta dovuta probabilmente ad un’agilità e dei mezzi fisici superiori alla media che gli consentono di dominare comunque l’avversario; molto produttivo dopo la cattura, dispone di un discreto bagaglio di finte con cui ottiene sempre guadagni importanti una volta che ha il pallone ben saldo tra le mani. Considerato uno dei più interessanti prospetti del ruolo, se conferma quanto fatto nel 2016 può entrare tranquillamente nella terza tornata di scelte.