Minnesota Golden Gophers: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 49

Head Coach: P.J. Fleck (1st year)

Record 2016: 9-4

Match da non perdere: at Iowa (Floyd of Rosdale, Oct. 28), vs. Wisconsin (Paul Bunyan’s Axe, Nov. 25)

Shannon Brooks

Punto di forza: l’ingaggio di P.J. Fleck fornisce precise indicazioni su quale sia il progetto della direzione atletica dell’università nel prossimo futuro, ovvero quello di cambiare pelle ad un team storicamente basato sul running game, situazione di gioco da cui comunque il nuovo corso dovrebbe trarre ampi benefici quest’anno grazie alla presenza di un duo di runningback decisamente produttivo; Shannon Brooks, 650 yards corse e 5 TD realizzati prima di infortunarsi e saltare tre partite, e Rodney Smith leading rusher con 1,158 yds e 16 touchdowns all’attivo, sono pronti a guidare nuovamente i Golden Gophers e rendere la vita impossibile ai difensori avversari.

Punto debole: la posizione di quarterback torna ad essere in discussione dopo la partenza di un leader acclarato come Mitch Leidner e toccherà a coach Fleck trovare il nuovo starter in grado di integrarsi quanto prima nel suo sistema di gioco; dopo anni passati sulla side Conor Rhoda sembra pronto per giocarsi le sue chances da titolare, ma la concorrenza del redshirt sophomore Demry Croft continua ad essere serrata e il coaching staff sembra intenzionato a sciogliere i dubbi solo a pochi giorni dall’esordio stagionale contro Buffalo, il 31 Agosto, quando si conoscerà il nome del giocatore chiamato a sistemarsi alle spalle del centro.

First look offense: non ci sarà solo da trovare un nuovo QB ma anche un leading receiver dopo aver perso Drew Wolitarsky al termine della passata stagione, e stando alle cose viste sul campo in primavera dovrebbe essere Rashad Still, 18 prese per 349 yards, a coprire il ruolo di WR#1 davanti al promettente sophomore Tyler Johnson, che lo scorso anno, da matricola, ha ricevuto per 141 yds e 1 touchdown; con Eric Carter, Melvin Holland e Hunter Register proveranno a rivitalizzare una passing offense che potrà contare anche su un paio di tight end interessanti come Nate Wozniak e Brandon Lingen, entrambi inseriti nella preseason watch list del prestigioso Mackey Award.
Il passaggio di Tyler Moore a Oklahoma State ha invece aperto un buco nella posizione di centro, dove i Gophers sono ora intenzionati a lanciare il promettente redshirt freshman Conner Olson, giovane che potrebbe trovarsi a guidare una linea piuttosto pesante ed esperta, composta dalle guardie Jared Weyler, Vincent Calhoun, e dai tackle Garrison Wright e Donnel Green, ormai una certezza sul lato sinistro. Per l’attacco importante anche il ritorno di Emmitt Carpenter, Kicker of The Year della scorsa season con 22 field goal realizzati su 24 e 43 extra point trasformati su 44 per un totale di 109 punti.

First look defense: anche la linea opposta perde dei pezzi, ma ci sono le potenzialità per far bene grazie all’avvento di alcuni sophomore come Carter Coughlin e Winston DeLattiboudere, ragazzi che hanno accumulato 7.5 tackles for loss e 3.5 sacks in coppia come matricole e che dovrebbero consentire al DC Robb Smith, ex Arkansas, di sopperire alla mancanza di dimensioni passando da una 4-3 ad una 3-4, schieramento che inoltre gli consentirebbe di sfruttare appieno quello che sembra essere il gruppo migliore del reparto, ovvero i linebacker.
Guidati dal produttivo Jonathan Celestin, 80 placcaggi, 7.5 tkl for loss, 2.5 sacks, i vari Blake Cashman, 45 stops, Kamal Martin e Thomas Barber, proveranno a dare continuità ad una rushing defense che ha chiuso diciassettesima nella nazione lo scorso anno, con 117,8 yds concesse agli avversari, e contribuire con le coperture alla difesa su passaggi, che ritrova il playmaker Antoine Winfield Jr., figlio dell’ex cornerback dei Vikings che è stato reintegrato dalla sospensione di un anno dopo gli spring camp; sanzione che inizialmente gli era stata comminata per essere uno dei dieci coinvolti in un caso di violenza sessuale accaduto nel corso della passata regular season e che alla fine ha decimato le secondarie, privando il team degli emergenti Dior Johnson e Ray Buford, espulsi dal programma e sostituiti da Antonio Shenault, altro coinvolto e poi reintegrato, Kiondre Thomas e Duke McGhee, che affiancherà sul profondo lo stesso Winfield.

Steven Richardson

NFL Prospect to watch: tra i leader della rushing D che ha fatto molto bene in autunno Steven Richardson è un defensive tackle versatile che ha la tecnica necessaria per giocare sia da solo in una 3-4 che in coppia con un collega nella 4-3; rapido ad aggredire i lineman avversari e utilizzare varie mosse per liberarsi e penetrare nel backfield alla caccia del quarterback o del portatore di palla, ha dato il suo meglio nel contrastare le corse, facendo registrare 31 placcaggi, 11.0 tackles for loss, 2 fumbles recovered e 2 forced fumbles in stagione regolare.
Bassino per le misure standard del ruolo, raggiunge appena i 181 centimetri d’altezza, sopperisce alla mancanza di dimensioni con la conoscenza del gioco e l’intensità che ci mette in ogni down, attaccando con insistenza il luogo di sviluppo dell’azione; distruttivo e dotato di killer instinct quando riesce a superare la OL, come dimostrano i 7.0 sacks messi a segno, riesce a risultare quasi sempre dominante, e determinante, sul terreno di gioco.