Michigan State Spartans: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 48

Head Coach: Mark Dantonio (11th year, 90-42)

Record 2016: 3-9

Match da non perdere: at Michigan (Paul Bunyan Trophy, Oct. 13), vs. Indiana (Old Brass Spittoon, Oct. 21)

L.J. Scott

Punto di forza: a distanza di un anno gli Spartans si presentano ai nastri di partenza della nuova stagione pronti a dare ampio spazio ad un running game che può contare su alcuni tra i talenti migliori del roster, guidato dal junior L.J. Scott, che potrebbe essere tornato per quella che sarà la sua ultima stagione a East Lansing dopo aver totalizzato 994 yards e 6 TD nel 2016; a dargli una mano in quella che sarà l’arma in più per coach Dantonio il senior Gerald Holmes, 431 yds, 5 touchdowns, e Madre London, 2 segnature, confermati in un gruppo che ha dimostrato di possedere già un ottimo affiatamento l’autunno passato.

Punto debole: la pass rushing è stata pressoché inesistente la scorsa stagione producendo appena 11.0 sacks e si preannuncia un altro torneo di lacrime e sangue per la linea difensiva di Michigan State, ancorata intorno all’emergente Raequan Williams, 28 placcaggi, 5.0 tackles for loss, 2.0 sacks, perno centrale di un quartetto completato dal junior Dillon Alexander e da altri due sophomore, il NT Mike Panaiuk e il DE Kenny Willekes, che il coaching staff spera sinceramente possa emergere come nuovo rusher di punta del team.

First look offense: la prestazione fornita nel secondo tempo contro i rivali di Michigan in autunno dall’allora freshman Brian Lewerke ha fatto capire a coach Dantonio e agli OC Dave Warner e Jim Bollman che gli Spartans hanno tra le mani il passer su cui costruire il proprio futuro, e ad inizio regular season sarà lui l’uomo prescelto per guidare un attacco che perde tantissimi pezzi ma presenta alcuni giovani interessanti, a partire dal WR Trishton Jackson, particolarmente intraprendente e produttivo in primavera.
Il sophomore sarà uno dei punti di riferimento in un gioco aereo in cui saranno coinvolti Felton Davis III, Darrell Stewart Jr., Cam Chambers e Hunter Rison, freshman che andrà a sostituire in depth il veterano Donnie Corley, allontanato dal programma all’inizio dell’estate; Matt Sokol rappresenterà un’altra intrigante opzione aerea nel ruolo di tight, a fianco di una linea offensiva che recupera solo due starter ma che presenta diversi giovani di talento come Luke Campbell, Cole Chevins e Tyler Higby, left guard già visto all’opera da matricola.

First look defense: molto solido il reparto linebacker capitanato dal senior Chris Frey, lavoratore inesauribile che ha chiuso la sua terza stagione a East Lansing guidando il team con 96 placcaggi e 4.0 tackles for loss; come ouside sul lato opposto di Andrew Dowell, 67 stops, cercherà di dare il solito importante contributo ad una mediana che attende l’esplosione definitiva di Joe Bachie, indicato da molti come un middle pronto a dominare la Big Ten nei prossimi anni.
Cosa che potrebbe fare anche il volto nuovo Josiah Scott, freshman arrivato da poche settimane al campus ma in possesso delle caratteristiche ideali per ridare lustro alle secondarie degli Spartans, cadute un po’ in disgrazia nell’ultimo torneo; comparato da molti all’ex MSU Darqueze Dennard sarà lanciato titolare sulla side opposta a Justin Layne, 1 intercetto messo a segno da matricola, davanti ad un back-end che si divideranno i junior Khari Willis, 30 tackles, e Grayson Miller, attualmente preferiti al collega Matt Morrissey sul profondo.

Brian Allen

NFL Prospect to watch: nominato per ben due volte nel First Team All-Big Ten nelle ultime stagioni Brian Allen è considerato uno dei migliori lineman dell’intera conference e tra i più esperti giocatori del paese dopo aver accumulato tanti gettoni con la divisa degli Spartans nel corso della sua carriera NCAA; ottimo bloccatore e valido pass protector è ormai una garanzia all’interno della linea offensiva, reparto in cui ha occupato diversi ruoli, iniziando la sua avventura universitaria da guardia prima di essere impiegato come centro.
Gran lavoratore che sa comandare in maniera adeguata i compagni sulla OL, ha imparato a leggere piuttosto bene le difese avversarie e chiamare in anticipo ai blitz, gestendo al meglio tutte le risorse a sua disposizione; piuttosto rapido di piedi, è dotato di mani forti, capaci di colpire duramente i difensori che cercano di superarlo, e potrà certamente sfruttare la sua versatilità per ambire ad una chiamata nei sette turni del prossimo Draft NFL.