Miami Redhawks: quick preview 2014.

miami-ohio-13bFootball Study Hall Ranking: n. 124

Head Coach: Chuck Martin (1st year)

Record 2013: 0-12

Match da non perdere: vs. Masschusetts (Oct. 4), vs. Ohio (Nov. 25)

Punto di forza: il reparto linebacker è sicuramente il migliore della squadra, l’unico a salvarsi nel disastro più totale della scorsa stagione, quando, a distanza di nemmeno 3 anni dall’ultimo conference title, Miami è crollata senza conquistare neppure una vittoria nel corso della regular season; la mediana difensiva, con l’ingaggio del nuovo allenatore Chuck Martin e l’arrivo dalla stessa Notre Dame, dove l’allenatore è stato offensive coordinator fino allo scorso anno, dello starting quarterback Andrew Hendrix sono le poche note positive dei Redhawks, che si apprestano a vivere una stagione di ricostruzione e rilancio.

Punto debole: la fase di stallo, negativa, in cui è caduto un programma che per anni è stato ai vertici della MAC può essere un grande problema, soprattutto per Martin, che dovrà lavorare parecchio sulla mentalità dei giocatori in questo suo primo anno a Oxford; va sistemato un po’ tutto perché sono tantissime le debolezze mostrate dal team lo scorso anno, tra le pù evidenti, una difesa incapace di reggere il confronto con gli avversari, soprattutto sulla linea di scrimmage, e un attacco troppo asfittico, incapace di segnare più di 17 punti durante una partita di campionato.

Andrew Hendrix
Andrew Hendrix

First look offense: il rilancio dei Redhawks passerà sicuramente attraverso la up-tempo offense, che Martin vuole installare a Miami facendo affidamento sul potenziale ancora inespresso di Hendrix, four-star prospect al termine della sua esperienza liceale, prima di passare a South Bend, dove non è mai riuscito a sfondare; da vedere, assolutamente, come si comporterà . il ricevitore Dawan Scott con un quarterback finalmente capace di servirlo a dovere, visto che ha già messo insieme discreti numeri l’anno passato, 28 prese per 425 yds e 2 TD, nonostante l’assenza di un pitcher affidabile e un gioco produttivo. Sulla sideline opposta David Frazier potrebbe aiutarlo parecchio, attirando le attenzioni delle difese avversarie in un attacco che non sembra poter fare molto affidamento sul gioco di corse, vista la carenza di materiale nel backfield; Spencer Treadwell, figlio dell’ex HC, sembra attualmente essere il favorito per lo starting spot, ma il coaching staff spera di trovare ancora qualche nuova risorsa tra le reclute arrivate a Oxford, in modo da rinvigorire il backfield in vista della partenza della regular season. Per allora, le idee dovrebbero essere decisamente più chiare e definite, come anche le scelte che riguarderanno la linea offensiva, dove il nuovo coach ha deciso di aprire la competizione a tutti, e non affidarsi esclusivamente ai vecchi starter, partecipi nel disastro dello scorso anno.

Kent Kern
Kent Kern

First look defense: come già anticipato il reparto linebacker è in assoluto il migliore dei Redhawks, guidato dall’ottimo Kent Kern, junior che oltre ad essersi laureato leading tackler del team a fine stagione, con 98 tackles, ha dimostrato di possedere doti da playmaker innate che gli hanno permesso di emergere nel grigiume generale che ha colpito, e affossato, l’intera squadra; al suo fianco, sul lato debole, Josh Dooley, altro giocatore al terzo anno di eleggibilità NCAA che è in grado di fornire un buon contributo e che ha già messo insieme discreti numeri negli anni passati. Nelle secondarie occhi aperti su Brison Burris, senior che nel ruolo di safeties può aiutare parecchio la squadra, e che potrebbe essere esaltato dai cambi di schemi e coverage che ha intenzione di adottare il nuovo defensive coordinator Matt Pawlowski, mentre sulla linea difensiva l’unico prospetto degno di nota, o comunque in grado di fare qualcosa di importante, è l’end Bryson Albright, discreto pass rusher che ha chiuso con 11.5 tackles for loss il torneo 2013.

NFL Prospect to watch: il già citato Andrew Hendrix è certamente il miglior prospetto della squadra, mobile e dotato di un buon braccio è la risposta ideale alle esigenze dei Redhawks, alla disperata ricerca di un giocatore che riesca a far sentire la propria presenza nel backfield offensivo; capace di conquistare yards sia su lancio che su corsa personale, in suo favore gioca anche il fatto di conoscere alla perfezione gli schemi offensivi di Martin, sotto il quale ha servito negli scorsi due anni a Notre Dame. Prodotto locale della Moeller HS, ha deciso di tornare in Ohio dopo quattro stagioni spese senza fortuna negli Irish, voglioso di riscatto e colto dal desiderio di tornare a stupire uno stato che nel 2010 lo aveva segnalato come uno tra i migliori talenti del football liceale; alla sua ultima season in NCAA, è un fifth-year senior, cercherà di attirare le attenzioni degli scout per coltivare ancora la speranza di sbarcare in NFL.