Miami Beach Bowl 2014: preview.

MIAMI BEACH BOWL
Brigham Young Cougars (8-4) – Memphis Tigers (9-3)
2:00 PM ET, December 22, 2014 – Marlins Park, Miami, FL

MarlinsParkErano cinque anni che Memphis non riusciva a staccare il biglietto per un Bowl di fine stagione, e per farlo ha dovuto attendere che in Tennessee sbarcasse Justin Fuente, coach che in appena tre stagioni ha cambiato completamente il volto dei Tigers, raccogliendo una squadra che nel triennio precedente aveva raccolto appena 5 vittorie per  farla crescere passo a passo e portarla nuovamente alla ribalta nazionale, centrando un traguardo che ha raggiunto solo altre 7 volte nel corso della sua storia.
Crescita che ha avuto un’impennata pazzesca in questo 2014, quando Memphis è passata da un record 3-9 all’esatto opposto, ovvero 9 vittorie e 3, sole, sconfitte, piazzando 6 win consecutive che, oltre a permettergli di raddrizzare la stagione, gli hanno consentito di aggiudicarsi il titolo della American Athletic Conference, condiviso con i Cincinnati Bearcats e i Central Florida Golden Knights; un riconoscimento che premia il buon programma di football dei Tigers, e che è stato reso possibile dalla maturazione di alcuni dei migliori talenti che adisposizone dell’head coach.
Paxton LynchIn attacco la consacrazione del quarterback Paxton Lynch, sophomore che ha completato per 2,725 yards, 18 TD e 9 intercetti, ha permesso all’università con sede nel Tennessee di mettere parecchi punti sul tabellone, e valorizzare l’ottimo lavoro svolto dalla difesa di Barry Odom, salita fino al dodicesimo posto della nazione grazie ad un front seven di altissimo livello, che ha i suoi migliori interpreti nell’end Martin Ifedi, 9.5 tackles for loss, e nel linebacker Tank Jakes, leader induscusso del team con15.5 tackles for loss, 6.0 sacks e 4 forced fumbles all’attivo; insieme, e soprattutto in coppia, hanno dimostrato di essere devastanti in pass rushing, portando una costante pressione sul backfield avversario, e costringendo spesso all’errore le squadre affrontate, come conferma il saldo dei turnovers, nettamente a favore dei Tigers, che hanno recuperato 27 palloni in stagione, perdendone appena 15.
Altro punto di rottura con il passato e con un 2013 che li aveva visti chiudere in negativo, per una Memphis che potrebbe essere finalmente pronta a giocarsi le sue chances fino in fondo, ripetendo la straordinaria stagione 2005, quando conquistò il Motor City Bowl, vincendo 38 a 31, contro Akron; per farlo, ovviamente, dovrà cercare comunque di mantenere accettabile la produzione offensiva, affidandosi anche al runningback Brandon Hayes, l’altro punto di forza del reparto offensivo, che in regular season ha corso per 900 yds e 5 touchdowns.

Produzione che di certo non manca alla offense di Brigham Young, affidata da ormai un paio di mesi al backup quarterback Christian Stewart, che ha preso in mano la squadra all’inizio di Ottobre, quando il titolare Tysom Hill si è rotto una gamba nel match contro Utah State, lasciando i Cougars orfani della sua guida, nonchè di un papabile candidato Heisman; l’impatto del suo sostituto, l’anno passato nella NJCAA con Snow College, con la Division I-A della NCAA non è stato per nulla semplice, ma dopo 4 sconfitte consecutive ed aver preso le misure, ha ribaltato ogni pronostico mettendo in fila 4 vittorie e portando, di peso, il team verso il Miami Beach Bowl.
Christian StewartRisultato reso possibile dalla crescita di queste ultime settimane, che lo ha portato a chiudere la regular season con 2,273 yards, 22 TD e 6 intercetti, divenuta ancora più consistente dopo l’infortunio subito da Jamaal Williams, runningback che spesso aveva permesso ai mormoni di togliere le castagne dal fuoco nelle partite chiave della stagione regolare e che si è fermato il 1 Novembre, nella sfida con Middle Tennesse State che, pardossalmente, ha rilanciato i Cougars, capaci di invertire un destino avverso che sembrava averli ormai avviati ad archiviare, anzitempo, la season 2014.
Ad impedirlo un backfield che si è improvvisamente rivelato molto più solido di quanto si pensasse in precedenza, abile a sopperire all’assenza del titolare alternando tutte le frecce rimaste al suo arco, partendo dalla coppia di junior Adam Hine e Nate Carter, 507 yds e 3 touchdowns in due, fino ad arrivare al senior Paul Lasike, 353 yards e 5 TD, e al sophomore Algernon Brown, ancora a secco di segnature quest’anno; a dare manforte all’attacco, sulle sideline Mitch Mathews, leading receiver con 64 prese per 840 yds e 8 touchdowns, e Jordan Leslie, 756 yards e 5 TD, che si sono dimostrati due armi importanti al servizio di Stewart quando, ovviamente, gli viene dato il tempo di mettere in aria l’ovale.
Uno dei grandi problemi dei Cougars sembra infatti essere la linea offensiva, che non sempre è riuscita a fornire una protezione adeguata al prorpio quarterback, andando spesso in difficoltà e costringendo l’unico giocatore di un certo livello, il centro Tejan Koroma, freshman che sta giocando da veterano, a costanti straordinari, per fermare quanti più avversari possibile; debolezza che BYU potrebbe pagare a caro prezzo contro la pass rushing dei Tigers, soprattutto calcolando che la OL ha concesso 34 sacks nelle ultime 12 partite e che la difesa non sembra in grado, dovendo eventualmente contare sulle sue sole forze, di tenere in partita a lungo i Cougars.

Previsione: coach Bronco Mendenhall è ormai uno degli allenatori più esperti della Division in fatto di Bowl, avendone vinti ben 6 dei 9 giocati e conquistandone 4 di fila prima della sconfitta subita lo scorso anno con i Washington Huskies, nel Kraft Fight Hunger di San Francisco, California; il suo programma di football è da tempo tra i più vincenti della nazione e i suoi Cougars sono una squadra temuta e rispettata, ma Memphis, quest’anno, sembra essere davvero nel più classico degli stati di grazia, gli riesce tutto, o quasi, e gli riesce anche piuttosto bene. La chiave della partita, come anticipato, sarà la linea di scrimmage, quando di fronte si troveranno l’attacco di BYU e la difesa dei Tigers, chi avrà la meglio in quel frangente, molto probabilmente riuscirà anche ad aggiudicarsi il trofeo in palio nel Miami Beach Bowl.

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