Louisiana Tech Bulldogs: quick preview 2014.

louisiana-tech-08-Football Study Hall Ranking: n. 112

Head Coach: Skip Holtz (2nd year, 4-8)

Record 2013: 4-8

Match da non perdere: at Louisiana (Sep. 6), at North Texas (Sep. 11)

Punto di forza: se c’è una cosa che ha funzionato nell’ultima stagione per i Bulldogs è il gioco di corse, improntato sul talento di Kenneth Dixon e sul contributo che hanno confermato di saper offrire i suoi due backup, Blake Martin, e, soprattutto, il sophomore Tevin King, valido game-charger che con il suo cambio di passo ha messo in difficoltà più di una difesa; con un trio del genere, se il team faticherà a trovare un bilanciamento in attacco, Holtz desidera puntare maggiormente sui passaggi rispetto al passato, non sarà difficile mettere comunque dei punti sul tabellone.

Punto debole: le linee non offrono molte garanzie, in difesa saranno cambiati praticamente tutti gli starter, e molti dei nuovi titolari saranno addirittura dei giocatori appena sbarcati a Ruston, dopo aver ottenuto il trasferimento da un JUCO; l’unico giocatore di una certa affidabilità pare essere il DT Vernon Butler, mentre per la OL i nomi su cui puntare, almeno come impatto immediato, sono quelli di Mitchell Bell, RG, e Tre’ Carter, guardia sinistra che farà da guida per i nuovi compagni di reparto.

Le'Vander Liggins
Le’Vander Liggins

First look offense: per la posizione di quarterback la corsa a due è ancora aperta, e probabilmente verrà risolta solo negl’ultimi giorni prima della partenza della regular season, con l’ex starter Ryan Higgins che non pare essere riuscito a sfruttare l’improvviso ritiro di Scottie Young e sembra che ora si stia facendo scalzare dal nuovo arrivato Cody Sokol, senior pocket passer da Iowa che ha conquistato molti consensi durante i camp primaverili.
Nella decisione finale di coach Holtz peserà non poco il feeling che il nuovo starting QB riuscirà a creare con i propri ricevitori in questi mesi, una competizioni nella quale Higgins e Sokol partono quasi alla pari, visto che nonostante il primo conosca già il playbook si troverà di fronte molti volti nuovi, visto l’addio di quattro tra i primi sei target offensivi della scorsa stagione; a guidare il gruppo rinnovato sarà Sterling Griffin, 33 ricezioni per 357 yds e 2 touchdowns nel 2013, che verrà affiancato dal velocissimo redshirt freshman, Carlos Henderson, e dal talentuosissimo Paul Turner, transfer da LSU che potrà finalmente scendere in campo con la divisa dei Bulldogs dopo un anno sabbatico a causa delle regole NCAA sui transfer.

First look defense: nel segno dell’ex coach di Texas Manny Diaz ripartirà il reparto arretrato di LA Tech, approfittando anche della voglia di rivalsa del suo nuovo coordinatore, alla ricerca di un riscatto dopo essere stato il capro espiatorio del fallimento dei Longhorns; d’altronde, prima di questa battuta a vuoto, era considerato uno dei geni difensivi della nazione, uno status che ovviamente vorrà provare a riconquistarsi ripartendo da un gruppo che può contare su delle secondarie piuttosto forti e piene di alternative.
Tre gli starter tornati a Ruston, i cornerback Le’Vander Liggins, 45 tackles, 1 intercetto e 10 pass breakout nel 2013, Adairius Barnes e la strong safety Thomas McDonald, secondo miglior tackler della squadra con 70 placcaggi all’attivo, ai quali vanno ad aggiungersi la nuova free Xavier Woods e riserve all’altezza del calibro degli altri due CB Bryson Abraham e Jabarri Prewitt e della FS Lloyd Grogan, tutti in grado di rilevare i titolari senza farne sentire l’assenza; in mediana, invece, dopo la perdita di due pedine importanti come Daniel Cobb e IK Enemkpali toccherà al senior Mitch Villemez, 69 stops lo scorso anno, reggere il peso di un reparto non molto produttivo ma piuttosto esperto.

Kenneth Dixon
Kenneth Dixon

NFL Prospect to watch: nonostante qualche problema fisico di troppo Kenneth Dixon rimane il miglior talento a disposizione di coach Holtz, che sulle sue portate ha costruito le quattro vittorie strappate dai Bulldogs nella passata stagione, chusa dal ragazzo con 151 tocchi per 917 yards e 4 touchdowns; numeri che indubbiamente avrebbero potuto essere superiori se non avesse subito infortuni, lievi, ad entrambe le ginocchia.
Valido workhorse, capace di supportare adeguatamente il team nel corso dell’intero match, ha dimensioni e velocità per impegnare parecchio i reparti avversari, e se riesce a restar sano è in grado di conquistare parecchie yards, sia sviluppando le corse in campo aperto, sia lottando per ogni yards aggiuntiva una volta assorbito il primo contatto; da valutare al di fuori del backfield, dove, nelle intenzioni dell’allenatore, dovrebbe essere utilizzato maggiormente in questa sua penultima stagione con Louisiana Tech.