Houston Cougars: quick preview 2017

houston-12-Football Nation Ranking: n. 51

Head Coach: Major Applewhite (1st year, 0-1)

Record 2016: 9-4

Match da non perdere: vs. Rice (Bayou Bucket, Sep. 13), vs. Memphis (Oct. 19)

Kyle Allen

Punto di forza: l’unione tra un affermato offensive coordinator come Applewhite, alla prima esperienza da head coach, e un talentuoso passer come Kyle Allen, 3,352 yards, 33 TD pass, 14 INT nelle prime due season NCAA con Texas A&M, che in primavera ha rafforzato il suo ruolo di starting quarterback ed è pronto a guidare l’attacco dei Cougars, dovrebbe creare grandi cose in quel di Houston, dove ci sono tutte le basi per dare continuità ad una passing offense che ha chiuso diciasettesima nella nazione e non far rimpiangere l’ex HC Herman, passato ai Texas Longhorns.

Punto debole: per la seconda stagione consecutiva le secondarie perdono i pezzi, e questa volta andranno sostituiti entrambe i cornerback titolari, dopo che Brandon e Howard Wilson hanno salutato la compagnia; Jeremy Winchester, che lo scorso anno ha accumulato esperienza come backup mettendo a segno 8 broken pass, e Javian Smith, sembrano essere i candidati a sostituirli sulle side, ma il nuovo DC Mark D’Onofrio spera che il grosso del lavoro in fase di passing defense venga fatto da una coppia di safeties che è tra le migliori della conference, formata dal senior Khalil Williams, 68 placcaggi, 6.5 tackles for loss, e dal junior Garrett Davis, 75 stops, 5 pass defended.

First look offense: la linea offensiva è molto valida ed esperta, e a parte l’infortunio che ha colpito il centro Will Noble, che dovrebbe essere comunque pronto per l’inizio della regular season, ha tutte le carte in regola per fornire una protezione adeguata ad Allen e migliorare le statistiche dello scorso torneo, quando ha chiuso ultima in AAC con 37 sacks concessi; la guardia destra Marcus Oliver, elemento più navigato del gruppo, sarà quello che dovrà dettare i tempi ed aiutare i compagni a trovare le giuste chiavi di lettura delle defense avversarie, in modo da dare una mano non solo in pass protection, ma anche in run blocking.
Situazione di gioco in cui si cercherà di favorire Duke Catalon, limitato a sole 528 yds e 4 touchdowns la passata stagione ma in grado di produrre molto di più, soprattutto ora che si dovrebbe trovare un maggiore bilanciamento nel playbook con l’arrivo del OC Brian Johnson, ex Ole Miss che intende dare più spazio alle sue portate e a quelle del backup Dillon Birden; problemi di produzione che invece non ci sono stati, e non ci saranno nemmeno nel 2017, per quanto riguarda i ricevitori, dove oltre a Linell Bonner Houston recupera anche Steven Dunbar, 692 yards, 5 TD, Keith Corby, Courtney Lark, ed aggiunge il senior John Leday, positivissimo in primavera, e l’ex QB Kyle Postma, che nelle ultime settimane ha completato la sua conversione a WR.

First look defense: le certezze del reparto sono tutte sulla linea difensiva, ancorata intorno al talentuosissimo Ed Oliver, five-star recruit che non ha disatteso le premesse facendo registrare 65 placcaggi, 22.0 tackles for loss, 5.0 sacks, 6 pass defended e 2 forced fumbles nell’anno d’esordio in NCAA; mostruoso sia come run stopper che pass rusher, è uno stantuffo pressochè insuperabile nel front three, che divide con Nick Thurman, 6.5 placcaggi per perdita di terreno, e Jerard Carter.
Alle loro spalle un quartetto di linebacker che desta qualche preoccupazione nonostante siano ritornati a Huston ben due starter, Matthew Adams, leading tackler con 82 stops e 7.5 tkl for loss all’attivo, e D’Juan Hines, 44 placcaggi, entrambi confermatissimi all’interno nella nuova 3-4 di D’Onofrio; proprio il cambio di sistema e il lancio di due nuovi interpreti all’esterno, Emeke Egbule e Austin Robinson, visti solo sporadicamente in azione in autunno, fanno nascere qualche punto interrogativo in un gruppo che è stato il principale protagonista della rushing defense che ha concluso al quarto posto nel ranking nazionale.

Linell Bonner

NFL Prospect to watch: giocatore che passa ben al di sotto dei radar e non è entrato a far parte di nessun All-team della American Athletic Conference, Linell Bonner potrebbe essere una delle sorprese più inaspettate di questa regular season alle porte, viste le giocate, alcune davvero spettacolari, che è stato capace di fare con la divisa di Houston nel corso dello scorso torneo, concluso con 98 ricezioni per 1,118 yards e 3 TD; veloce, abile a sfruttare i cuscini che si creano alle spalle dei difensori e dotato di mani educatissime, ha droppato 1 solo pallone in tutta la stagione, sarà senza alcun dubbio il target primario di Allen, che potrebbe esaltarlo ulteriormente.
In grado di rendersi utile sia come possession receiver, sia quando deve colpire sul profondo con un big play, sembra però prediligere i percorsi più brevi, nei quali riesce sempre e comunque a districarsi eseguendo molto bene la traccia che gli è stata assegnata; utilizzato spesso per muovere la catena, Bonner è il classico giocatore che un QB cerca quando ha bisogno di guanti sicuri cui affidare l’ovale, una qualità che difficilmente può passare inosservata dinnanzi agl’occhi degli scout NFL.