Georgia Tech Yellow Jackets: quick preview 2016

ga-tech-09-Football Nation Ranking: 56

Head Coach: Paul Johnson (9th year, 61-44)

Record 2015: 3-9

Match da non perdere: vs. Miami (Oct. 1), at Georgia (Nov. 26)

Justin Thomas

Punto di Forza: reduci dal peggior anno alle dipendenze di Paul Johnson, gli Yellow Jackets cercheranno di rilanciarsi nel 2016, puntando sul QB Justin Thomas e sul RB C.J. Leggett, il talento in procinto di consacrarsi definitivamente. L’attacco ha tutta la profondità e l’esperienza necessarie nelle Skill position, anche se la linea offensiva ha perso pezzi e si mostra molto (forse troppo) fresca.

Punto Debole: La combinazione tra una passrush loffia come nel 2015, ed una secondaria che è completamente da ricostruire (via Jamal Golden e Desmond Smith, safety; DJ White e Chris Milton, cornerback) con ragazzi per lo più molto giovani e poco esperti, potrebbe minare la stagione di Gtech che l’anno scorso peraltro fece molta fatica contro le corse ma prevalentemente a causa degli infortuni.

First Look Offense: Johnson vuole (o spera di) tornare alle stelle del 2014 continuando nel progetto di attacco option che rese tantissimo due stagioni fa ma che l’anno scorso fu turbato da una minor efficienza che determinò, in una scala esponenziale, molti meno big play. Il reparto quarterback ritorna in pompa magna con Justin Thomas in testa a tutti, il 4-star rivals dovrà anzitutto mirare a migliorare un orrendo numero come il 41,7% di completi perchè va bene saper correre per un QB ma buttare tre palloni su cinque è dato ben più pressante.
Per quanto riguarda il reparto corse, le proiezioni su Marcus Marshall sono molto positive e lasciano intravedere una ottima stagione per il principale fullback della squadra, a lui si aggiungerà un sano C.J. Leggett, ed una batteria di ragazzi da slot tra cui intriga il transfer dall’odiata nemica Georgia, J.J. Green.
Nel frattempo, sulla ricezione, la buona notizia è che non ci sono defezioni in massa: il trio Ricky Jeune, Micheal Summers, Brad Stewart (combinato: 8,2 yard per target) non ha fatto rimpiangere troppo il 2014 di DeAndre Smelter e Darren Waller (10,6): Jeune e Stewart saranno di nuovo della partita e se Summers ha salutato, ottimi giovani come Harland Howell (appena sophomore) e Christian Philpott (redshirt freshman) guidano quelli che sputeranno sangue per trovare tempo e numeri.
Riguardo alla linea, la questione è decisamente più complicata, come detto. Il 2015 in difficoltà per Gtech era previsto, quest’anno però non c’è da stare molto più allegri: Trey Braun e Errin Joe, le due guardie più esperte, hanno terminato il loro servizio assieme al lato cieco Bryan Chamberlain; e in questo momento, lo stato di Griffin è incerto e il peso di Shamire Devine è sotto stretta osservazione (anche se le ultime notizie sono positive). Se entrambi saranno campo, Tech avrà sei giocatori con esperienza di starter a disposizione, altrimenti tirerà una brutta aria nel backfield.

First Look Defense: Posto che verrà probabilmente ripresentata una difesa stile “bend don’t break” per l’inesperienza della secondaria, rimane da vedere se questo indirizzo possa essere implementato con il materiale a disposizione, dopo unastagione accettabile contro il passaggio, inaccettabile contro le corse.
Il fronte torna in gran parte intatto e spera di avere più fortuna contro gli infortuni che l’anno scorso hanno risparmiato praticamente solo il DE KeShun Freeman, autore di 4 TFL e 2 sack. I tackle sono stati torturati dalle injury e quest’anno dovrebbero ripresentarsi con Francis Kallon, ex 4-star, e Patrick Gamble, mentre come DE il già detto Freeman dovrebbe poter maggiormente respirare in attesa di vedere l’interessante sophomore Anree Saint-Amour.
Per gli altri due reparti, non si possono riproporre i medesimi sogni di pronto riscatto, con due dei più produttivi quattro linebacker che hanno terminato (Tyler Marcordes e Domonique Noble) ma con l’attesa esplosione di Brant Mitchell che da freshmanha collezionato due intercetti l’anno scorso, assieme a lui P.J. Davis è l’unico atleta nel reparto con una esperienza quantomeno provata.
La secondaria riparte da Lawrence Austin e Corey Griffin per le posizioni di safety, mentre i cornerback per ora sembrano essere un misterioso rompicapo reso meno terribile dal trasferimento da USC di Lamont Simmons e dalla speranza di vedere miglioramenti significativi in Step Durham e Lance Austin.

Freddie Burden
Freddie Burden

NFL Prospect to Watch: sembra un po’ un controsenso indicare uno dei componenti della lineaoffensiva di Gtech come un prospetto da NFL ma ci confidiamo. Freddie Burden, centro di 6’4″ per 299 libbre è partito come starter nel ruolo nelle ultime 26 partite e rappresenta senza dubbio la pietra angolare della linea delle Yellow Jackets nonostante compagni ancora non all’altezza e situazioni famigliari non allegre (il padre è morto nel dicembre scorso).
Burden è probabilmente uno dei lineman offensivi più talentuosi che Paul Johnson abbia sfornato nel suo periodo in Georgia: ha intelligenza sportiva, work ethic, carattere ed una struttura solida che si potrà adattare facilmente alla NFL, in particolare in una posizione di linea interna che non necessariamente dovrà essere il centro, il ragazzo infatti ha giocato anche guardia in high school e quindi già non è digiuno sull’argomento.
Eccellente in run blocking, meno per quanto riguarda la protezione su passaggio, mostra una mobilità eccellente per un uomo delle sue notevoli dimensioni che dovrà essere meglio tradotta in blocchi che non solo tengano “impegnato” l’avversario, ma che possano spostarlo per creare spazi laddove non ci sono.