Georgia Southern Eagles: quick preview 2016

Football Nation Ranking: n. 63

Head Coach: Tyson Summers (1st year)

Record 2015: 9-4

Match da non perdere: vs. Appalachian State (oct. 27), at Georgia State (Nov. 19)

Kevin Ellison
Kevin Ellison

Punto di forza: con Willie Fritz partito per Tulane dopo un titolo di conference ed un approdo ai Bowl al primo tentativo (con asfaltatura di Bowling Green), GSU riparte dall’ex defensive coordinator di Colorado State Tyson Summers che era già stato in Georgia come coach delle Safety nel 2006. I punti di forza sono essenzialmente due, ovvero un front seven che torna quasi per nulla intaccato e promette paura e terrore per gli attacchi avversari, ed un gioco offensivo a terra che rivedrà in campo tutti gli elementi che hanno dato vita ad una macchina da medie per corsa enormi, guidata dai RB Matt Breida e L.A. Ramsby (30 TD in due l’anno scorso).

Punto debole: anche qui possiamo individuare essenzialmente due zone negative. La prima è il punting game, piuttosto mediocre. La seconda è la secondaria difensiva che dovrà essere ricostruita quasi da zero da uno che la secondaria la mastica da anni, tra i primi sette giocatori di secondaria come produzione, il solo compatto nickelback Darius Jones sarà di nuovo della partita, più del 30% della produzione nei placcaggi se n’è volata via con la fine del 2015. Auguri.

First look offense: i rivolgimenti nel coaching staff hanno colpito anche i coordinatori offensivi, quest’anno ci saranno Rance Gillespie, che ha già ricoperto il ruolo una decina di anni fa, e David Dean, proveniente da Valdosta State, college a due passi dalla high school diretta da Gillespie. Sull’attacco in generale si potrebbero scrivere fiumi di parole per la sua efficienza, che ha fatto di GSU uno degli attacchi più temibili al di fuori delle major conference.
L’attacco a terra, con una option trainata da Brieda (unico assieme a Dalvin Cook a correre oltre il 41% di volte almeno 5 yard ed a passare le 7 yard per occasione), a questo si uniscono L.A. Ramsby, Wesley Fields e Chaz Thornton. Il corpo ricevitori ha perso qualcosa con l’addio di Derek Keaton e Ryan Longoria, ma ritrova B.J. Johnson e Myles Campbell, la ricezione ha trovato non molto spazio l’anno scorso per via di una option meravigliosamente funzionante, ma se a questo uniamo i catch rate dei migliori due ricevitori Johnson e Keaton (21 su 57) il dato è piuttosto desolante; si spera che con Kevin Ellison al timone le cose possano migliorare, ma non sarà facile per un programma che ormai fa un largo uso delle corse, e che ha rischiato di bruciare parecchi talenti. La gioventù ha giocato brutti scherzi, ma si spera che l’impatto con la NCAA sia stato smaltito ed i promettenti Redshirt freshman Obe Fortune (quasi 4-star recruit per Rivals) e true freshman Darion Anderson (quasi 4-star per 247Sports) non abbiano il medesimo problema.
Nella linea, qualche grattacapo potrebbe arrivare per le vie interne con l’abbandono della guardia sinistra Darien Foreman, 1st Team All-Sun Belt, e della gemella destra Roscoe Byrd. Certo è che l’inesperienza mostrata da alcuni elementi nella passata stagione dovrebbe ormai essere acqua passata, per una linea fresca ma con già molte start sul groppone, ed una impenetrabilità già collaudata (8 sack in tutta la stagione).

First look defense: Summers ha scelto Lorenzo Costantini, ex UCF DL coach, come nuovo coordinatore, per cercare di tenere viva la fortissima esperienza nel front seven, e cercare la velocità nel gruppo linebacker, per implementare una difesa capace di attaccare il QB ma anche di essere sufficientemente pronta a difendere i passaggi. La DL è integra, Jamal Johnson, Jay Ellison, Logan Hunt, Bernard Dawson, Darrius Sapp i principali elementi che hanno permesso alla squadra di fare un 2015 difensivo da top-25 nazionale. I linebacker perdono Antwoine Williams, leader nei placcaggi e nei TFL l’anno scorso, ma si mantengono un reparto solidissimo a cui si è aggiunto un trasferimento 4 star da Florida State, Ukeme Eligwe.
Veniamo alle note dolenti, constatando come detto sopra che la secondaria presenta un vuoto cosmico dopo essere stata una difesa eccellente nei passing down nel 2015, e questo non certo grazie ad una passrush debolina. Si potrebbe sperare che i giovani abbiano imparato dai vecchi nella loro incubazione, il problema è che a roster attualmente, la secondaria di GSU presenta appena tre senior (Darius Jones, nickel; Robert Brice, S; Rayquan Sam, CB) ed una marea di frosh e redshirt frosh valutati 2 stelle da Rivals, che di sicuro non hanno avuto molto tempo per imparare il mestiere. Tira una brutta aria per chi dovrà trasformare questa banda di ragazzini in una unità che non faccia rimpiangere la precedente.

Matt Breida
Matt Breida

NFL Prospect to watch: e va bene, saremo banali e forse piglieremo un granchio come capita quando si parla di attacchi option, ma ci sembrava doveroso spendere qualche parola per Matt Breida, giocatore di una velocità eccezionale (attestato a 4,42 sulle 40 yard), paziente nel cercare il buco giusto e deciso nel cambiare direzione per sfruttarlo. Fisicamente non erculeo, ha comunque grande equilibrio e una capacità inusuale di di guadagnarsi extrayardaggio dopo il contatto.
Con un background da quarterback alle scuole superiori (Brooksville, Florida), capace di fare con disinvoltura anche il returner, dotato di mani educate che lo rendono in grado di fare il ricevitore fuori dal backfield, Breida mira a confermare due stagioni in cui ha già corso più di 3.000 yard, segnato 34 TD di corsa più uno di ricezione e guadagnato il 1st Team All-Sun Belt. E se scavate un po’ nel suo background potreste convincervi come me che uno come lui, come si suol dire, potrebbe farcela.