Cotton Bowl 2014: preview.

GOODYEAR COTTON BOWL CLASSIC
#8 Michigan State Spartans (10-2) vs. #5 Baylor Bears (11-1)
12:30 PM ET, January 1, 2015 – AT&T Stadium. Arlington, TXAT&TStadium

Sfida tra deluse quella in programma al AT&T Stadium di Arlington, Texas, teatro del Cotton Bowl Classic nel quale si scontreranno i Baylor Bears di coach Art Briles, che senza la sconfitta con West Virginia avrebbero potutto essere la compagine numero 1 della nazione, e i Michigan State Spartans guidati da Mark Dantonio, da un paio di stagioni uno dei migliori programmi di football della leggendaria Big Ten, nella quale hanno pagato carissima la defezione patita con i rivali divisionali di Ohio State, decisiva per il proseguo della loro stagione.
Se avessero evitato lo stop con i Buckeyes, l’unico stagionale dopo la trasferta perdente di Oregon nella seconda week NCAA, i ragazzi di East Lansing molto probabilmente avrebbero disputato uno dei due match validi per la qualificazione al National Championship, sorte che poteva toccare anche al miglior attacco della nazione, che oltre alla già citata disfatta con i Mountaineers ha forse dovuto fare i conti con una Big XII che non viene più considerata una Conference di assoluto prestigio, come invece era fino a qualche anno fa; una situazione paradossale, confermata dal fatto che delle cinque maggiori è l’unica, oltre alla ACC, a non aver portato una squadra tra le quattro finaliste.

Bryce PettyBaylor proverà comunque a lavare quest’onta, e cercare un pronto riscatto dopo il Fiesta Bowl malamanete perso con Central Florida lo scorso anno, nel match in programma quest’oggi, affidandosi ancora una volta, l’ultima, visto che è giunto alla conclusione del suo percorso universitario, a Bryce Petty, e al suo eccezionale passing game, che lo ha portato a chiudere la regular season con 234 passaggi completati su 377, per 3,305 yards, 26 TD pass e 6 intercetti, servendo con costanza tutte le sue migliori frecce offensive, Corey Coleman, 57 prese per 969 yds e 10 touchdowns, K.D. Cannon, 833 yards e 6 TD, Antwan Goodwin, 737 yds e 6 segnature, e Jay Lee, 596 yards e 6 TD; a loro si aggiunge l’ottimo runningback Shock Linwood, che in stagione ha totalizzato 1,226 yds e 16 touchdowns in 240 portate.
Leader di un backfield giovanissimo, che può contare anche sulla matricola Johnny Jefferson, 526 yards e 6 TD, e sull’altro secondo anno Devin Chafin, 385 yds e 8 realizzazioni, il sophomore da Linden, Texas, ha contribuito come pochi altri a migliorare ulteriormente la offense di Baylor, padrona assoluta della nazione con 581 yards di media conquistate a partita e 48.8 punti segnati a match; un’evoluzione, dovuta anche alla crescita del reparto difensivo, che sotto la guida di Phil Bennett ha trovato la giusta quadratura, assomigliando sempre più alla fortissima D degli Spartans, che affronteranno proprio nel Cotton Bowl.
Aggressiva, veloce, in grado di coprire più zone spostandosi rapidamente, la defense dei Bears sfrutta una linea agile ed atletica, ancorata intorno all’enorme DE .Shawn Oakman,18.5 tackles for loss e 10.0 sacks, per colpire in velocità con l’undersized linebacker Taylor Young, 77 placcaggi e 4.0 sacks, e il leading tackler Bryce Hager, difensore più produttivo del team con 101 stops, 11.0 tackles for loss e 2.0 sacks all’attivo; nelle secondarie Orion Stewart, 4 intercetti all’attivo, è il giocatore più in grado di fare la differenza, schierato nella posizione di strong safety, a completare un trio di DB formato dal FS Terrell Burt e dal SAM Collin Brence.

Schieramento simile, con il Defensive Back of The Year della Big Ten, Kurtis Drummond, 65 placcaggi, 3.0 tackles for loss, 4 intercetti, come SS, R.J. Williams e Darien Harris a coprire gli altri due ruoli, ma filosofia di gioco completamente diversa, i Bears tendono a favorire drive veloci degl’attacchi avversari, accettando anche di subire una segnatura, per far rientrare il prima possibile Petty e soci, gli Spartans invece cercano di concedere alle offense affrontate meno terreno possibile, per il reparto guidato in stagione da Pat Narduzzi, nominato nuovo HC dei Pittsburgh Panthers.
Connor CookL’ormai ex genio difensivo di Michigan State ha costruito proprio nelle secondarie il punto di forza del reparto arretrato, costringendo i quarterback avversari a ritardare il gioco e favorire così le penetrazioni di un gruppo di pass rusher molto ben assortito, con ben quattro giocatori, tra lineman e linebacker, che in stagione hanno superato quota 10.0 tackles for loss, traguardo tagliato dai linebackers Taiwan Jones, 54 placcaggi, Ed Davis, 56 stops, e dai defensive ends Shilique Calhoun e Marcus Rush, 7.0 sacks e 2 forced fumbles.
A dare una mano in difesa, nelle ultime settimane di regular season, anche il miglior ricevitore della squadra, Tony Lippett, 60 prese per 1,160 yards e 11 TD, che oltre ad essere un validissimo target si è dimostrato uno straordinario cornerback, capace di difendere contro ogni tipo di ricevitore, grazie ad un fisico che gli permette di tenere testa anche ai receiver più pesanti; coach Dantonio non ha ancora svelato se al senior da Detroit toccherà il doppio ruolo anche nel Bowl di Arlington, ma quel che è certo è che Connor Cook, 2,900 yds, 22 touchdowns e 6 intercetti in stagione, spera di averlo spesso a disposizione in attacco, visto che rimane la sua opzione più credibile, almeno in campo aperto, visto che in redzone ha trovato una certa sinergia con il sophomore TE Josiah Price, 347 yards e 5 TD. Fondamentale, sarà in ogni caso il contributo che darà il backfield, tra i migliori e più produttivi in assoluto della nazione, guidato dal talentuosissimo Jeremy Langford, 249rush per 1,360 yards e 19 TD, coadivuato da Nick Hill, 596 yds e 9 segnature, e Delton Williams, 316 yards e 5 TD.

Previsione: si preannuncia un match equilibratissimo, tra due squadre in cerca di un rispettivo riscatto e vogliose di dimostrare all’universo del college football che meritano una maggiore considerazione; il miglior attacco della nazione contro una delle difese più solide della NCAA, due quarterback che si conoscono benissimo, avendo lo stesso coach privato, e sono amici fuori dal campo, e due team che negl’ultimi anni hanno avuto percorsi simili, arrivando ai vertici della Division I-A dopo decenni di oblio. Michigan State leggermente favorita per un semplice motivo, Baylor non è abituata ad affrontare difese del genere, gli Spartans invece hanno visto all’opera una certa Oregon, e da quella sconfitta pare abbiano imparato parecchie cose.

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