Central Michigan Chippewas: quick preview 2014.

central-michigan-09-Football Study Hall Ranking: n. 109

Head Coach: Dan Enos (4th year, 19-30)

Record 2013: 6-6

Match da non perdere: at Purdue (Sep. 6), at Toledo (Sep. 27)

Punto di forza: la linea offensiva è rimasta invariata rispetto alla scorsa stagione, e con un anno di esperienza in più per tutti i suoi interpreti, i Chippewas hanno la garanzia di poter affrontare la season 2014 con un reparto già collaudato e consapevole delle sue capacità; il migliore del gruppo è senza ombra di dubbio la guardia sinistra Andy Phillips, senior che compone un ottimo trio centrale con il centro Nick Beamish e il sophomore Connor Collins, prospetto da seguire con attenzione in prospettiva.

Punto debole: i tunorvers del quarterback Cooper Rush possono essere un problema, soprattutto in virtù del fatto che dovrebbe proprio essere lui il prescelto per ricoprire il ruolo di starter, per il quale si è fatto preferire a Cody Kater, che ha iniziato come titolare l’anno passato, prima che proprio l’allora redshirt freshman gli subentrasse; il numero 10 ha concluso la season lanciando per 2,349 yards, 15 TD pass e 15 intercetti, e coach Enos, fiducioso in una sua crescita, spera sia in grado di evitare gli errori che in passato ne hanno condizionato pesantemente le prestazioni e i risultati del team.

Justin Cherocci
Justin Cherocci

First look offense: nel backfield spazio al junior runningback Saylor Lavallii, reduce da un secondo anno piuttosto positivo concluso con 807 yards e 5 touchdowns, che potrebbe dividere le portate con la coppia di sophomore formata da Maurice Shoemacker-Gilmore e Anthony Garland, entrambi già visti in campo la scorsa stagione, quando si è confermato come playmaker del team il ricevitore Titus Davis, il target primario di un reparto che purtroppo deve fare i conti con la mancanza di un tight end produttivo.
Proprio per questo i Chippewas saranno ancora una volta costretti a lanciare maggiormente in direzione dei WR, e quindi chiamare in causa gli altri componenti del reparto, il senior Courtney Williams, 23 prese per 251 yards e 1 TD, lo junior Andrew Flory, 384 yds e 2 touchdowns, e il redshirt freshman Corey Willis, volto nuovo che nelle sue corde pare avere una forte predisposizione per i big play, una caratteristica che latita nei suoi colleghi.

First look defense: il linebacker Justin Cherocci è pronto a guidare nuovamente il reparto con le sue imprese, le giocate, e i numeri che lo hanno reso il playmaker difensivo indiscusso dei Chippewas, per i quali ha confezionato 132 tackles la passata stagione, entrando di diritto nell’All-Team della MAC; un riconoscimento che quest’anno potrebbe spettare anche ai suoi due compagni di squadra Kavon Frazier, 67 placcaggi e 3 intercetti, e Tony Annese, già insigniti dei premi come Defensive Player of the Week grazie al contributo che hanno saputo fornire nelle secondarie, schierate a 5 dal defensive coordinatro Joe Trumpkin.
Proprio i defensive backs saranno chiamati a rispondere alla critica che li vuole indeboliti dopo l’uscita di scena di Avery Cunningham, free safety che per anni è stato il leader del team sul profondo; una situazione simile a quella in cui si trova la linea difensiva, che ha perso due dei suoi starter è sarà costretta a puntare tutto sul DE Louis Palmer e sul DT Leterrius Walton, 34 stops, 9.5 tackles for loss nel 2013.

Titus Davis
Titus Davis

NFL Prospect to watch: go to receiver del team capace di ricezioni spettacolari e prese impossibili, Titus Davis è il talento più in vista dei Chippewas, che grazie alle sue giocate sperano di poter ambire ad un posto di rilievo nella Mid American, conference che hanno dominato per anni nello scorso decennio, prima di un calo fisiologico ed una ricostruzione che potrebbe essere arrivata al capolinea quest’anno, quando a Mount Pleasant credono di poter finalmente tornare a dire la loro nella MAC; speranza che si unisce a doppio filo con quella del giocatore all’ultimo anno, che si giocherà le chances decisive di entrare tra i prospetti più interessanti del prossimo Draft NFL.
L’anno passato ha chiuso con 61 ricezioni per 1,109 yards e 9 touchdowns, confermando di essere un ricevitore piuttosto completo, capace di fare la differenza tanto nel traffico, dove riesce ad eludere gli interventi avversari, sia in campo aperto, dove diventa letale grazie alla sua velocità e alla sua abilità di bilanciare benissimo il corpo prima di completare la presa; utilizzabile anche come returner, ruolo che ha già coperto con successo nel corso di questi anni universitari, ha buone mani ed un fisico che gli permette di reggere anche il confronto con i linebackers.