California Golden Bears: quick preview 2014

CaliforniaGoldenBearsFootball Study Hall Ranking: 82

Head Coach: Sonny Dykes (2nd)

Record 2013: 1-11

Match da non perdere: USC (Nov. 13), Stanford (Nov. 22)

Punto di forza: La linea che l’anno scorso ha accumulato esperienza, quest’anno potrebbe tradursi nella miglior nota lieta dell’attacco, con ben otto ragazzi che tornano, guidati da due ragazzi che ricoprono ruoli delicatissimi come il centro/guardia Jordan Rigsbee e il LT Steven Moore, e che l’anno scorso hanno messo assieme nel complesso 51 start in linea.

Punto debole: Linea difensiva rimane forse il più grande punto interrogativo su Cal dopo la partenza di giocatori che l’anno scorso hanno messo assieme 37 snap sui 48 di tutta la squadra. Due giocatori chiave sono l’end Brennan Scarlett ed il tackle Mustafa Jalil, ex top-10 nel recruiting nazionale nelle rispettive posizioni, che tornano dopo stagione saltata per infortunio. Scarlett, spostato da linebacker esterno per utilizzare le sue capacità pass-rush, a detta di Coach Sonny Dykes, può essere un giocatore dominante.

First look offense: la stagione da matricola di Jared Goff lo scorso autunno è iniziata con una performance da 450 yard di passaggi contro Northwestern e si è conclusa con un infortunio alla spalla contro Stanford. Nel mezzo, Goff ha siglato i record della scuola per il maggior numero di yard passate in una singola gara (504) e una stagione (3.508), grazie alla hurry-up no-huddle offense. I Bears si aspettano da lui una maggiore efficienza ed una maggione controllo sull’attacco in questo autunno, come normale che sia da un ragazzo maturato un intero anno. Completamente sano a primavera, Goff può solo prosperare se il gioco di corse riprenderà vita, dopo una misera media di sole 122,2 yard a partita, i Bears cercano un migliore equilibrio.

TreWatsonIl veloce ma sottodimensionato sophomore Khalfani Muhammad e junior Daniel Lasco, saranno le prime opzioni come tailback, ma la matricola Tre Watson, che al liceo ha messo assieme 3.434 yard e 48 touchdown sarà osservato con attenzione. Gruppo più folto è quello dei ricevitori, dove i junior Chris Harper e Bryce Treggs hanno raccolto assieme 147 ricezioni la scorsa stagione, ma solo sei segnature.

First look defense: Persi cinque starter per svariati problemi che li hanno tenuti lontani da parte o da tutta la stagione 2013, i Bears si sono ritrovati letteralmente indifesi nella scorsa stagione, lasciando la bellezza 45,9 punti a partita agli avversari, marcando con questo dato il record negativo nella storia della scuola e determinando tre licenziamenti nel coaching staff difensivo tra cui il coordinatore Andy Buh.

Il nuovo defensive coordinator Art Kaufman porta un sistema semplificato che includerà più blitz e una maggiore copertura man-to-man nel secondario, il sistema a primavera sembra aver soddisfatto soprattutto il reparto linebacker, che ha denotato una maggiore sicurezza.

Le secondarie avranno bisogno di un forte apporto, dopo aver permesso 32 passaggi in TD la scorsa stagione, e cercheranno di trovarla in due ragazzi che tornano anch’essi da infortuni gravi: i safety Avery Sebastian (tendine d’Achille) e Stefan McClure (ginocchio).

Infine una nota molto triste, in febbraio, durante un allenamento di preparazione, è venuto a mancare per un collasso, il defensive end Ted Agu.

Jordan+Rigsbee+UCLANFL Prospect to watch: Jordan Rigsbee, Offensive Guard, RS Junior (6-4 x 310), che, teoricamente, potrebbe anche non entrare nel draft 2015 perchè essendo junior, potrebbe decidere di completare il percorso collegiale tornando anche nel 2015. Si tratta di una guardia con dimensioni fisiche non eccezionali, ma la sua aggressività e la forza nella parte superiore del corpo hanno permeso al ragazzo di eccellere come guardia sinistra negli ultimi due anni e hanno convinto lo staff di Cal a provarlo anche centro, nella primavera appena trascorsa.

Rigsbee ha un fisico robusto e tenace, adatto per gli interior lineman, dove le battaglie sono vinte o perse con leva e potenza. Rigsbee gioca sfruttando le mani che colpiscono pesante soprattutto sul primo impatto. La sua preparazione da lottatore (nel senso che ha praticato la lotta) lo aiutano sulla linea ma lo mettono in difficoltà quando il campo si allarga e l’avversario non è immediatamente nei pressi allo snap, questo lo rende vulnerabile contro i pas-rusher più svelti di gambe, e più lunghi di braccia, oltre a renderlo più inefficace come bloccatore al secondo livello