Buffalo Bulls: quick preview 2017

buffalo-13aFootball Nation Ranking: n. 125

Head Coach: Lance Leopold (3rd year, 7-17)

Record 2016: 2-10

Match da non perdere: vs. Florida Atlantic (Sep. 30), at Akron (Oct. 28)

Ryan Williamson

Punto di forza: la difesa sui passaggi é stata quasi infallibile lo scorso anno, concedendo 181.5 yards di media a partita e classificandosi tredicesima nel ranking nazionale, trascinata soprattutto dal talento di Boise Ross, giunto al capolinea della sua carriera universitaria, e di Ryan Williamson, strong safety che ha chiuso il torneo 2016 con 74 tackles e 1 intercetto all’attivo; a fargli compagnia nel back-end ritroverà l’altro senior Tim Roberts, 64 placcaggi, 2 INT, mentre sulle side l’ex backup Brandon Williams affiancherà il valido Cameron Lewis, 7 broken pass nel sophomore year.

Punto di forza: l’attacco, a parte la linea, è giovane e peccherà sicuramente di esperienza, in particolare sulle sideline, dove le tante partenze hanno decimato il roster, lasciando a disposizione di coach Lambert pochissimi elementi che hanno già visto il campo lo scorso anno; tra questi l’unico titolare rientrato a Buffalo, Kamathi Holsey, 189 yards e 1 TD, e qualche veterano, Jacob Martinez, Jamarl Eiland, K.J. Osborn, che cercherà di chiudere in bellezza il proprio percorso in NCAA.

First look offense: alla fine il giovane Tyree Jackson si é conquistato i favori del coaching staff sul terreno di gioco, mostrando di possedere le doti necessarie per guidare l’attacco di Buffalo nonostante la totale inesperienza a livello universitario, e lo ha fatto lanciando 1,772 yards, 9 TD e 9 INT, pur non avendo a disposizione un supporto adeguato; maturazione, attesa questa offseason, e crescita di qualche target inaspettato, magari il tight al secondo anno Tyler Mabry, dovrebbero far migliorare i suoi numeri nel 2017.
Stagione che oltre a rappresentare un passaggio fondamentale per la sua carriera, sarà utile ai Bulls per capire se Jonathan Hawkins, 338 yds, 1 touchdown, ha davvero la stoffa per raccogliere l’eredità di Jordan Johnson oppure si dovrà puntare su uno dei due redshirt freshman, Kameron Pickett e Theo Anderson, nel backfield; in ogni caso, chiunque sia il RB titolare, potrà contare su una linea, composta dal tackle David Goldsby, il centro James O’Hagan, le guardie Brandon Manosalvas e Tomas Jack-Kurdyla, assolutamente dominante all’interno della MAC, alla quale si è aggiunto anche il trasferimento di Rutgers Jacquis Webb, una garanzia nel ruolo di tackle sinistro.

First look defense: sulla linea opposta invece ci sono molte preoccupazioni, soprattutto a causa della mancanza quasi totale di pressione da parte dei pass rusher sui terzi down e la poca efficacia che il front four ha mostrato nel contrastare le corse nel 2016, un anno per cui le previsioni erano state ben diverse; Chris Ford, DT con 28 placcaggi all’attivo che ha comunque mostrato discrete doti di run stuffer, sarà l’elemento su cui Brian Borland proverà a ricostruire il reparto, affiancandogli Justin Brandon, già utilizzato in rotazione lo scorso anno.
Negli spot esterni oltre al confermato Demone Harris, 4.0 tackles for loss, 3.0 sacks, probabile trovi spazio il quasi omonimo Charles Harris, mentre in mediana si attende un’ulteriore crescita da parte dei senior Ishmael Hargrove, secondo miglior placcatore con 103 stops, 2.5 sacks e 1 INT, e Jarrett Frankiln, autore di 65 placcaggi, produttivi ma ancora troppo incostanti nello scorso torneo.

Khalil Hodge

NFL Prospect to watch: non è ancora chiaro se dipenda dalla squadra o dal nome di battesimo, ma quel che è certo è che Khalil Hodge ricorda sempre di più un grande prospetto che ha vestito la maglia dei Bulls, Khalil Mack, attuale LB degli Oakland Raiders; rapido in fase di lettura, dotato di una buona tecnica di placcaggio e in grado di coprire il campo per l’intera larghezza, nel suo anno d’esordio in NCAA ha messo a segno 123 tackles risutlando determinante in molte giocate difensive del team.
Schierato sempre all’interno nella 4-3 giocata da Buffalo, ha caratteristiche fisiche e tecniche che potrebbero consentirgli di giocare anche da outside linebacker in uno schieramento 3-4, anche se va ancora testata a fondo la sua capacità di aggredire il backfield partendo da una posizione più esterna rispetto a quella ricoperta finora; potenzialmente uno dei top prospect del ruolo della prossima classe se deciderà di dichiararsi con un anno di anticipo, è uno dei talenti più promettenti dell’intera nazione.