Broncos week 7 recap: 72 milioni di motivi per la vittoria

Serviva una vittoria per cancellare i due scivoloni delle settimane precedenti e una vittoria è arrivata, condita da una prestazione assolutamente solida.
Gli arancioni sono scesi in campo con un piglio diverso e hanno saputo aggredire il match (quasi) subito, non concedendo respiro agli avversari. Le chiavi della vittoria? La O line (stranamente) dominante e di conseguenza un gioco di corse a tratti devastante.

 

Offense

Come ho già scritto sopra la prova dell’attacco è stata sufficiente in pass e assolutamente meritevole sulle corse. Cosa ancora più importante è stata l’assenza di turnover e numero di flag ridotto rispetto a week 6.

QB: Trevor Siemian ha interpretato bene il ruolo di game manager che coach Gary Kubiak gli ha cucito addosso. Quando chiamato in causa ha sempre optato per soluzioni “facili” rischiando poco o nulla, lanciando prevalentemente tracce esterne. Ha peccato di precisione in qualche frangente, ma una volta trovato il ritmo ha dimostrato ancora una volta di essere un QB affidabile. L’ex Northwestern ha dimostrato anche un’ottima lettura della difesa avversaria, cogliendo i blitz avversari e sfruttandoli a suo favore tramite audible che hanno portato a grandi guadagni dei RB. Il ragazzo migliora e fino ad oggi non credo che vi siano motivazioni valide per non confermarlo alla guida di questi Broncos. Siemian ha lanciato contro Houston per 150 yds con 1 TD e 0 INT, sintesi della concretezza che cerca il nostro staff.

O LINE: Come volevasi dimostrare la linea ha fatto tutta la differenza del mondo. I nostri linemen hanno dominato gli avversari non concedendo sack e aprendo ottimi varchi per i RB. Grazie al lavoro di questi ragazzi i Broncos hanno saputo orchestrare una manovra molto equilibrata tra pass e rush, chiave della vittoria del match. Naturalmente si può migliorare, in particolare Russel Okung (LT) ha giocato una prima frazione di gioco piuttosto fallosa, provocando flag che hanno vanificato diversi primi down. In ogni caso il reparto mi ha impressionato e spero che possano mantenere una concetrazione del genere anche durante i prossimi impegni.

RB: Una partita superlativa da parte di CJ Anderson e Devontae Booker. Grazie a questo pericoloso duo sono arrivati guadagni ingenti e determinanti al fine del risultato. Ho apprezzato molto anche il playcalling, vario e adatto ad ogni situazione (finalmente non solo inside runs!). Il fatto di avere non uno ma ben due RB affidabile potrebbe essere la chiave per aprire anche le difese più complesse e far respirare Siemian. Inoltre la sana competizione che si sta andando a creare tra i due back non farà altro che spronarli a dare il meglio in ogni circostanza. Dalla prossima partita tuttavia la palla passerà a Booker, causa un infortunio che terrà Anderson fuori dai giochi per un paio di settimane. In ogni caso niente paura, perchè il rookie mi ha molto impressionato e secondo me potrebbe possedere quel quid in più per trasformarsi in un vero e proprio fattore (grande esplosività e primo passo). Non dimentichiamo inoltre l’apporto di Andy Janovich, FB al primo anno tra i pro. Amo la grinta in ogni blocco di questo ragazzo, che si è dimostrato anche utile alla causa durante una bella play action in pieno stile Kubiak.

WR: Sanders è uno dei volti della franchigia e dimostra il perchè ogni settimana. Rapidissimo e in grado di far suo ogni tipo di lancio, è un modello per i suoi compagni. Lo completa il suo opposto Demaryius Thomas, veterano e big target per il QB. Sinceramente DT ha fatto il suo compitino, segnando anche, ma ha commesso qualche drop assolutamente non da lui. I maligni dicono che da quando ha ricevuto il “contrattone” non metta la stessa cattiveria in campo, io spero che la stia riservando per le occasioni importanti.

Defense

In una sola parola, “ritrovata”. Anche se abbiamo concesso qualcosa contro le corse il lavoro contro il passing game è stato superbo. Osweiler è stato sotto pressione e ogni suo tentativo di big play è stato respinto.

Front seven: Lasciamo perdere gli holding provocati ma non fischiati ai nostri difensori, in ogni caso la prova è stata di tutto rispetto. Von Miller non ha fatto registrare sack ma ha comunque dato una mano in run stopping e costringendo Osweiler a lanci affrettati. Anche Shane Ray ha messo del suo, mettendo in ansia il tackle avversario e assicurando un roseo futuro per la nostra pass rush. Altre buone nuove dalla linea. Oltre il cattivissimo Derek Wolfe anche Jared Crick ha deviato un lancio del QB avversario. Il primo è, in ogni caso, una mina vagante per ogni guardia, che deve ricorrere ad un holding per fermare la sua sete di sack.

Secondaria: La partita non era come tutte le altre, e l’agonismo messo in campo dalla nostra secondaria ha fatto la differenza. TJ Ward è stato usato come LB aggiunto ed è uscito praticamente indenne dal confronto con i velocissimi receivers dei Texans. Anche Darien Stewart ha colpito dura, forzando un fumble in un momento decisivo della partita. Ovviamente i due non hanno risparmiato colpi al loro ex compagno di squadra sui diversi blitz.
Per quanto riguarda Chris Harris Jr e Aqib Talib c’è pochissimo da dire: a mio parere la miglior coppia di corner della lega. Sono stati gli angeli custodi di Fuller e Hopkins per tutta la durata del match e hanno mostrato alla lega la forza della nostra No Fly zone.

 

In conclusione ci siamo trovati di fronte ad un team tornato ai livelli che gli competono, forte di una difesa ai primissimi posti della lega (e ancora manca un pezzo da novanta come Demarcus Ware). E’ stata una partita preparata bene dal nostro coach, che, finalmente sano, ha saputo dare la sua impronta ispirando i ragazzi. Ho apprezzato il playcalling piuttosto diversificato e il buon equilibrio tra le componenti del team.
Prossimo obiettivo San Diego, gara divisionale di importanza capitale.

[Sergio Barone]