Boston College Golden Eagles: quick preview 2017

boston-college-2011-Football Nation Ranking: n. 76

Head Coach: Steve Addazio (5th year, 24-27)

Record 2016: 7-6

Match da non perdere: vs. Notre Dame (The Holy War, Sep. 16), at Syracuse (Nov. 25)

Connor Strahan
Connor Strachan

Punto di forza: la rushing defense dei Golden Eagles continua a dimostrare la sua efficacia sul terreno di gioco, e dopo aver aiutato il reparto difensivo a raggiungere il primo posto della nazione nel 2015, si é classificata settima l’anno passato; dopo la partenza di Milano a guidarla sarà Connor Strachan, 80 placcaggi, 11.0 tackles for loss, che ritroverà come collega il valido Ty Schwab, 61 stops, e la new entry Kevin Bletzer, utilizzato sporadicamente come backup in autunno.

Punto debole: la linea offensiva continua a creare problemi a coach Addazio, che per cercare di risolvere la situazione ha puntato con decisione sul transfer da West Virginia Marcell Lazard, candidato a partire titolare come left tackle, sul lato apposto a Chris Lindstrom, unico starter 2016 tornato a Chestnut Hill oltre al veterano RG Jon Baker.

First look offense: Towles ha finito la sua carriera universitaria e l’OC Scot Loeffler dovrà lavorare con un nuovo quarterback in vista della prossima regular season, da scegliere tra lo junior Darius Wade, appena 9 pass completati su 19 tentati lo scorso anno, e il redshirt freshman Anthony Brown, che in primavera ha mostrato ottime doti da dual threat, replicando quanto di buono fatto intravedere negli allenamenti della passata stagione; la battaglia tra di loro durerà probabilmente per tutta l’estate, e solo poco prima dell’esordio stagionale il coaching staff annuncerà il vincitore.
Quest’ultimo si troverà a disposizione un gruppo di ricevitori di buon valore, capitanato dal senior Charlie Callinan, 286 yards, 1 TD; e impreziosito dalla presenza degli junior Michael Walker, 420 yds, 4 touchdowns, e Jeff Smith, ex QB che nel 2016 ha ricevuto per 395 yards e 3 TD; ad aiutarli il pass catcher Tommy Sweeney, TE che ha totalizzato 353 yds e 3 segnature in 26 prese, e l’interessantissimo A.J. Dillon, talento del New England che all’ultimo ha preferito Boston College a Michigan, nonostante una lettera d’intenti firmata da tempo con i Wolverines. Atleta impressionante, sarà utilizzato sia al di fuori che dentro il backfield, dove dividerà le portate con l’altro true freshman Travis Levy, con il sophomore Devon Jones, 361 yards e 2 TD all’esordio in NCAA, e, soprattutto, lo junior Jon Hillman, confermato primo RB del team dopo le 542 yds corse e i 6 touchdowns realizzati pochi mesi fa.

First look defense: la linea difensiva rimane un reparto di buon livello, ancora intorno al DT Ray Smith, 3.0 tackles for loss, 1.0 sack, che all’interno sarà coadiuvato dal NT Noa Merrit, senior che dopo aver messo a segno 3.5 placcaggi per perdita di terreno subentrando come backup, ha finalmente conquistato uno starting spot al pari del DE Zach Allen, già piuttosto convincente la scorsa stagione, quando ha fatto registrare 10.0 tkl for loss e 6.0 sacks.
Toccherà a lui aiutare Harold Landry ad alzare il livello di pass rushing della difesa e rendere un po’ meno complicate le cose per le secondarie, dove farà ancora il bello e il cattivo tempo William Harris, buon colpitore che ha totalizzato 47 placcaggi, 2 INT e 4 pass defended giocando come safety, ruolo in cui sarà affiancato da Atem Ntangang; sulle side spazio a Kamryn Moore, 2 intercetti e 5 broken pass all’attivo, e a Isaac Yiadom, 10 passaggi deflettati, una coppia che ha dimostrato di saper fare buonissime cose in fase di coverage.

Harold Landry

NFL Prospect to watch: diventato il nuovo leader difensivo dopo l’uscita di scena di Matt Milano, Harold Landry ha scelto un po’ a sorpresa di rinunciare la Draft NFL e tornare a Chestnut Hill per disputare la senior season universitaria, quella che, teoricamente, dovrebbe coincidere con la sua definitiva consacrazione a livello nazionale; esplosivo, rapido, atletico, aggressivo, nei 16.5 sacks messi a segno la scorsa stagione sono raffiugrate tutte le sue migliori qualità di giocatore, decisamente dominante sulla linea di scrimmage.
In grado di mettere in costante apprensione i lineman che se lo trovano di fronte, abile a sfuggire ai loro tentativi di blocco abbassandosi prima di esplodere una volta aggirata la OL, ha mostrato un’attenzione costante durante la partita, tanto da sfidare spesso i migliori runningback avversari e chiudere la strada alle loro corse; autore di 50 placcaggi e 22.0 tackles for loss, è dotato di una buona tecnica e ha dimostrato di saper scegliere gli angoli migliori per finalizzare i propri interventi. Senza ombra di dubbio, uno dei papabili first rounder, se non addirittura top ten prospect, della prossima classe.