Big XII weekend roundup: week 2.

I risultati.
Southeastern Louisiana @ Texas Christian 17-38
Oklahoma State @ Texas-San Antonio 56-35
Buffalo @ Baylor 13-70
Louisiana-Lafayette @ Kansas State 27-48
West Virgina @ Oklahoma 7-16
Texas @ Brigham Young 21-40
South Dakota @ Kansas 16-31
SF Austin @ Texas Tech 13-61

Il fatto. La brutta sconfitta rimediata da Texas contro Brigham Young ha fatto andare su tutte le furie coach Mack Brown, che senza pensarci su, ha licenziato in tronco il Defensive Coordinator Manny Diaz lunedì, ritenendolo l’unico responsabile di una difesa che ha concesso 550 yards su corsa, e 679 totali, all’attacco dei Cougars, facendosi surclassare per 40 a 21; dopo la batosta, al timone del reparto difensivo dei Longhorns è stato messo Greg Robinson, che proprio ad Austin aveva vissuto il suo periodo migliore in NCAA, guidando la defense fino al 2004, prima di provare l’avventura di capo allenatore a Syracuse, prima, e di DC a Michigan, poi, dove, sfortuna vuole, ha allenato le peggiori difese che la storia dei Wolverines ricordi. Coach Brown, sollecitato dai media per tutta la settimana sulla questione, ha detto che i fallimenti del suo nuovo collaboratore erano dovuti alla mancanza di talento di quelle squadre, mentre invece, a Texas, di talento ce ne sarebbe da vendere, visto che lui stesso dice di aver tra le mani il miglior team dal 2009 ad oggi; certo, dall’essere i migliori a diventare i peggiori, il passo è davvero breve, quindi è meglio che gli ‘Horns decidano di svegliarsi in fretta.

Il meglio. Ok, gli avversari non erano di certo irresistibili, ma 70 punti, sono sempre settanta punti, e Baylor li ha messi a segno senza farsi troppi problemi sabato, asfaltando Buffalo grazie alle ottime prestazioni del quarterback Bryce Petty, 13 su 16 per 338 yards e 2 TD pass, e del runningback Lache Seastrunk, 150 yards e 3 touchdowns in 17 portate, che hanno permesso ai Bears di arrivare all’intervallo con un vantaggio di 43 punti, con il quale, di fatto, hanno congelato il match trasformandolo in un semplice allenamento nei secondi trenta minuti; il programma di coach Art Briles continua quindi a dare ottimi frutti, e dopo essersi assicurato il ventitreesimo posto del ranking, il college texano, che ha dimostrato di avere uno dei team di football più in palla in questo inizio di stagione, è deciso a tentare una nuova scalata al poll.

J.W. Walsh
J.W. Walsh

Il peggio. Dentro il campo Oklahoma State è un rullo compressore, e dopo aver battuto Mississippi State la scorsa settimana ha agevolmente superato Texas-San Antonio nel loro Alamodome, pur concedendo ai Roadrunners troppe yards, soprattutto su passaggio, 369, sintomo che a livello difensivo, qualcosa da registrare, inevitabilmente c’è; ma la grana più grossa i Cowboys la stanno affrontando fuori dal terreno di gioco, visto le accuse mossegli da ben 12 ex giocatori che sarebbero stati pagati mentre servivano la causa dell’università di Stillwater. Una vicenda poco chiara, dai tanti lati oscuri, in cui sono emerse un mucchio di incongruenze nelle testimonianze, ma che, indubbiamente, sta creando più di un problema al programma di football, attualmente messo sotto indagine dalla NCAA, che vuole assolutamente venire a capo della situazione.

Best Offensive Player. Il quarterback di Oklahoma State J.W. Walsh, che si è di fatto assicurato lo starting job guidando ottimamente i Cowboys nella vittoria sui Roadrunners, nella quale ha lanciato per 326 yards e 4 touchdowns, chiudendo con 24 passaggi completati su 27, che gli sono valsi il nuovo record dell’università per percentuale di competi, 88.9; pitcher al secondo anno da Denton, Texas, era subentrato a Clint Chelf la scorsa settimana, mostrando una maggiore concretezza nel guidare l’attacco del team allenato da Mike Gundy, che l’ha poromosso titolare proprio in vista del match di San Antonio. Buon runner, ha già corso per 137 yds e 2 TD in stagione, sabato dovrebbe avere vita facile contro Lamar, college FCS.

Best Defensive Player. La safety all’ultimo anno di Oklahoma Gabe Lynn, grande protagonista del reparto che ha tenuto testa a West Virginia, limitandola a soli 7 punti e 387 yards conquistate, e che ha concluso la sua seconda partita stagionale con 3 tackles, 1 intercetto ed 1 fumble recovered all’attivo; formidabile in coppia con il compagno di reparto Quentin Hayes, che con 8 placcaggi ed un fumble forzato ha contribuito a rendere pressochè impossibile la vita alla offense dei Mountaineers, per la quale coach Dana Holgorsen pensa già a qualche cambio.

Tramaine Thompson
Tramaine Thompson

Best Special Team Player. Il senior receiver Tramaine Thompson, che ha concluso il match contro LA-Lafayette con 234 all-prupose yards all’attivo, conquistandone 94 su punt return, 46 su ricezione, e altre 94 su kick return, che gli sono valse anche una segnatura ad inizio terzo quarto, quando ha riportato in endzone il kickoff calciato dal kicker avversario; con questa realizzazione il giocatore all’ultimo anno è diventato il terzo giocatore di sempre nella storia dei Wildcats a segnare, nel corso della carriera universitaria, su ricezione, su punt return e su kick return. A fargli compagnia, in questa speciale classifica, ci sono Mack Herron e Yamon Figurs, entrambi giunti in NFL dopo aver concluso l’esperienza collegiale a Manhattan, un buon auspicio per il prossimo futuro di Thompson, che ha altresì permesso a Kansas State di essere l’unico team della nazione, almeno finora, ad aver messo a segno un TD su kick return nelle ultime diciassette stagioni di football NCAA.