Baylor Bears: quick preview 2017

Football Nation Ranking: n. 45

Head Coach: Matt Rhule (1st year)

Record 2016: 7-6

Match da non perdere: at Kansas State (Sep. 30), vs. Texas Tech (at Arlington, Nov. 11), at Texas Christian (The Revivalry, Nov. 24)

Terence Williams

Punto di forza: con l’avvento di coach Rhule sulla sideline cambieranno molte cose a Waco e pur se i Bears rimarranno una potenza nel passing game il gioco a terra continuerà a crescere in maniera esponenziale, soprattutto ora che può contare su alcuni talenti di assoluto valore come Terence Williams, leading back 2016 con 1,048 yards e 11 TD all’attivo, e JaMichal Hasty, già convincente nella stagione d’esordio in NCAA conclusa con 119 portate per 629 yds e 3 touchdowns; con loro Baylor ha a disposizione una coppia di runner in grado di mettere in difficoltà qualsiasi difesa della Big XII.

Punto debole: la sospensione di Travon Blanchard ha ulteriormente peggiorato la già complicata situazione in cui versano le secondarie, ma visto quanto accaduto nel recente passato, ogni volta che si parla di presunta violenza ai danni di una donna, nell’ateneo texano scatta l’allarme e dopo aver praticamente ridimensionato il roster per cercare di ripulire il programma, la dirigenza atletica dell’università non vuole ricascarci, motivo per cui il nichelback non vedrà il campo fino a quando non saranno chiarite perfettamente le cose; senza di lui la questione si fa più spinosa e i Bears saranno costretti a lanciare tanti giovani inesperti in depth, con i sophomore Grayland Arnold, Jameson Houston e Henry Black che andranno ad affiancare il senior Davion Hall, 52 placcaggi e 1 intercetto fatti registrare da riserva nel ruolo di safety.

First look offense: le prove fornite nel finale di stagione da Zach Smith, 1,526 yards, 13 TD pass, 7 INT, e le conferme mostrate durante gli spring camp hanno convinto il coaching staff ad affidargli ancora il ruolo di starting quarterback, già ricoperto nel freshman year dopo l’infortunio subito dal collega Seth Russell, e metterlo in una posizione di leggero vantaggio rispetto al veterano Anu Solomon, che aveva lasciato da laureato Arizona, dopo aver lanciato per 6,922 yds e 49 touchdown pass in tre season, con la speranza di diventare il nuovo titolare indiscusso dei Bears; un progetto per ora abortito che potrebbe però tornare d’attualità nel corso della regular season, quando difficilmente troverà spazio l’emergente Charlie Brewer, settato come terzo in depth.
Che sia il forte braccio di Smith o la mobilità di Solomon a guidare l’attacco, la linea offensiva farà comunque l’indispensabile per offrire la protezione necessaria, puntando sui tanti giocatori d’esperienza rimasti a Waco, le guardie Ishmael Wilson e Blake Blackmar, il RT Patrcik Lawrence, e sull’ex trasferimento JUCO Mo Porter, pronto a dominare sul lato sinistro dopo un anno di apprendistato; come anticipato, nonostante le perdite, si attende un ampio contributo dal reparto receiver, in cui dovrebbero emergere Chris Platt, 567 yards, 4 TD, Blake Lynch, 404 yds, 3 touchdowns, e Pooh Stricklin, 2 segnature, che dovranno guardarsi dall’emergente sophomore Denzel Mims, in rampa di lancio al pari del TE Jordan Feuerbacher, già utilizzato, 7 ricezioni per 104 yards e 2 TD, da freshman.

First look defense: il nuovo coordinatore Phil Snow è un allenatore vecchia scuola che vuole costruire una classica 4-3 aggressiva e capace di punire gli avversari, impresa che secondo lui stesso si concluderà tra circa un anno ma che dovrebbe garantire a Baylor di avere un roseo futuro dopo aver gettato delle solide basi nella regular season alle porte; per questo torneo la sua idea è quella di ottenere il massimo dai talenti presenti a roster, e soprattutto da una DL che può mettere sotto grande pressione gli avversari sulla linea di scrimmage, facendo leva sui DE K.J. Smith e Brian Nance, pronto a tornare determinante dopo aver passato il 2016 ai margini del team a causa di problemi personali ed accademici ed ormai prossimo a superare la concorrenza di Xavier Jones, 7.5 tackles for loss in autunno.
Aiutati da Ira Lewis, 3.0 sacks, e Tyrone Hunt all’interno lavoreranno a stretto contatto con un trio di linebacker guidato dal veterano Taylor Young, da quattro stagioni uno dei punti di forza della difesa dei Bears e reduce da una campagna conclusa da second tackler della squadra con 83 placcaggi, 9.0 tkl for loss e 4.5 sacks all’attivo; dalla posizione di weak, sul lato debole, dirigerà i compagni Clay Johnston e Lenoy Jones Jr., sophomore che hanno visto spesso il campo la stagione passata mettendo a segno, rispettivamente, 26 e 19 tackles.

K.J. Smith

NFL Prospect to watch: miglior pass rusher del team lo scorso anno con 67 placcaggi, 12.0 tackles for loss e 7.0 sacks messi a segno K.J. Smith è un defensive end che sembra destinato a costruirsi una buona carriera nel football professionistico vista la facilità con cui penetra nel backfield avversario causando diversi problemi; rapido sui primi passi seppur non in possesso di una velocità elitaria, potente, ottimo a livello tecnico, trova sempre il modo di superare il bloccatore che si trova davanti.
Più adatto, viste le dimensioni fisiche, a giocare come defensive end nelle difese 4-3, come quella utilizzata da Baylor quest’anno, difficilmente riuscirà a trovare spazio al piano di sopra come outside o EDGE rusher negli schieramenti 3-4 in quanto non sembra disporre della velocità necessaria per riuscire a svolgere lo stesso lavoro che è in grado di fare se parte allineato sulla spalla esterna dell’uomo che ha di fronte, soprattutto sul lato debole, dove ha dimostrato di saper fare grandi cose in tecnica 5; istintivo, dotato di un buon motore ed abile a penetrare alle spalle della OL in modo controllato, sa anche giocare per la palla, come dimostrano i 3 fumbles forzati e i 2 recuperati in carriera.