Arizona Bowl 2015: preview

E siamo così arrivati all’epilogo della stagione, per Colorado State e Nevada, che andranno in campo tra poche ore all’Arizona Stadium di Tucson per l’omonimo Bowl, in un inusuale scontro tra squadre della medesima conference, la Mountain West, che quest’anno non si erano sfidate.

Mentre Nevada (6-6, 4-4 MWC West) e Colorado State (7-5, 5-3 MWC Mountain) non hanno molto da chiedere da una stagione non esaltante, la Conference nella persona del commissioner Craig Thompson, ha avuto da che ridire sugli abbinamenti, legati al pullulare di Bowl ed alla presenza di scuole con record inferiore al .500.

Questo, per quanto riguarda un pregara avvelenato non tanto dalla rivalità tra le due squadre, quanto dal risentimento per le scelte effettuate dai padroni del vapore. Nevada sperava non a torto di essere scelta per giocare contro Georgia State al Cure Bowl, nel sole di Orlando, Florida, il 19 Dicembre, dovrà andare sotto ben altro sole, sperando di portare a casa la prima gara di postseason in tre anni di Bill Polian. La scuola di Reno ha terminato l’anno in affanno, regalando la prima vittoria di stagione a Wyoming il 17 ottobre, vincendo contro SJSU solo all’OT e perdendo in trasferta con Utah State e San Diego State nelle ultime gare di stagione.

il torello Butler

I Wolf Pack sono una squadra che prevalentemente corre, in un attacco a bassa efficenza di punti, con un rushing offense da top 30 nazionale composto da James Butler e Don Jackson che sono andati entrambi oltre le 1.000 yard a stagione ed entrambi hanno segnato 8 TD, Butler ha segnato anche 6,3 YPC dando una grande mano al reparto passaggio che invece è stato molto limitato, ben oltre il #100 posto nella graduatoria, il Junior QB Tyler Stewart è rimasto sotto il 58% di completi con 15 TD per otto intercetti, e segnando quattro volte anche di corsa con appena 294 yrd guadagnate con le proprie gambe. Buone notizie invece per quanto riguarda la difesa contro il passaggio per Reno, che quest’anno si è ben comportata lasciando 18 TD per 13 intercetti, con 206 yard per game concessi. Leader del reparto sono gli uomini di linea, Ian Seau (1st Team All-conf) e Lenny Jones (2nd Team).

Le due squadre hanno diverse statistiche simili, entrambe hanno concesso 27,2 punti a partita, e Colorado State ha concesso 394,3 yard di total offense, mentre Nevada 394,8. La differenza, che personalmente mi fa ben sperare, è il trend che si è impostato in questo finale di stagione, dove nelle ultime sei gare la squadra di Fort Collins ha postato un record di 5-1 con l’unica sconfitta contro i futuri campioni di conference di San Diego State. Nelle ultime quattro partite, di cui tre in trasferta, tenendo gli avversari a 23,5 punti e 366,3 yard di total offense.

Come ha sottolineato ESPN, grande cambiamento è arrivato dal margine di turnover di +3 nelle ultime quattro, a differenza del -14 delle prime otto gare. Colorado State inoltre sta cambiando pelle, avvicinandosi forse (si spera!) a quella che ha in mente coach Mike Bobo: uscita dalle stagioni di Jim McElwain, Garrett Grayson e Rashard Higgins, CSU ha dato seguito al gioco di passaggio con il sophomore californiano Nick Stevens, per poi pian piano virare verso l’attacco su corsa, guidata da Dalyn Dawkins, eccellente contro Wyoming ma soprattutto contro Nevada-Las Vegas, ed Izzy Matthews, freshman che ha letteralmente abbattuto Fresno State con 7,8 YPC ed un TD.

Matthews

Colorado State ha vinto l’anno scorso in Nevada, 31-24, portandosi 11-2 nella serie contro l’università di Reno, i Rams faranno anche la loro terza apparizione di seguito ai bowl, dopo la sorprendente vittoria del 2013 contro i Cougars ed il massacro 45-10 subito da Utah nel Las Vegas Bowl dell’anno scorso.

Previsione: due attacchi prevalentemente su corsa sfidano due difese su corsa decisamente mediocri (Nevada #91,CSU #104). Se questi fattori in un certo senso si possono annullare vicendevolmente, sarà interessante vedere come funzionerà la buona difesa contro il passaggio di Nevada contro un attacco aereo potenzialmente importante grazie alla presenza del sempre temibile Higgins. Io rimango ottimista e dico CSU.