Alabama-Birmingham (UAB) Blazers: quick preview 2017

uab-12Football Nation Ranking: n. 130

Head Coach: Bill Clark (2nd year, 6-6)

Record 2016: ultimo record nel 2014, 6-6

Match da non perdere: vs. Alabama A&M (Sep. 2), vs. Texas-El Paso (Nov. 25)

Bill Clark

Punto di forza: due anni di assenza dal football giocato non saranno facili da digerire, ma se i Blazers sono risorti dalle loro ceneri buona parte del merito va a coach Bill Clark, che ha tenuto vivo il programma di football in questo lasso di tempo e si è dato da fare fin dall’estate del 2015, momento in cui la NCAA ha accettato di reintegrare UAB, per ricostruire la squadra che lo aveva ingaggiato proprio agli albori di quella final season 2014.

Punto debole: l’esperienza che manca in quasi tutti i reparti e in molti ruoli, caratteristica che i ragazzi di Alabama at Birmingham ci metteranno un po’ di tempo a ritrovare e che sicuramente si farà sentire particolarmente nel backfield difensivo, dove vi erano già stati diversi problemi nelle ultime due stagioni giocate dal team.

First look offense: si riparte dal quarterback A.j. Erdely, che ha accumulato 5 presenze da freshman con Middle Tennessee prima di andare a giocare la sua sophomore season con il Mississippi Gulf Coast CC; sarà lui, stando alle proiezioni dello spring game, il favorito per partire titolare al posto di Tyler Johnston, Alabama player of the year 2015, e sistemarsi alle spalle di una linea offensiva che Clark ha costruito con intelligenza, mescolando nuove reclute ad alcuni JUCO transfer piuttosto interessanti, e guidata dal centro Lee Dofour.
A ricevere l’ovale è tornato Collin Lisa, che dopo aver ricevuto per 325 yards e 2 TD con la divisa dei Buffalo Bulls nel 2015, ha deciso di riunirsi ai Blazers, che l’avevano lanciato in Division i-A nel 2014, per giocare quella che, probabilmente , sarà la sua ultima stagione universitaria; sull’altra side spazio al JUCO Xavier Ubosi, mentre nel backfield c’é attesa per vedere all’opera Kalin Heath, transfer da Kansas State che si è messo in buona luce in primavera e che dovrebbe avere più tocchi rispetto ai compagni di reparto Lucious Stanley, James Noble e Donnie Lee, un ex linebacker. Cavallo di ritorno anche nella posizione di kicker, con Nick Vogel rientrato alla base dopo due season passate a Southern Methodist.

First look defense: coach Clark avrà finalmente la possibilità di dimostrare le sue doti di genio difensivo modellando la difesa di UAB con l’aiuto del nuovo coordinator David Reeves, che a Birmingham aveva già fatto un ottimo lavoro con la linea difensiva qualche anno fa; proprio dal front three i Blazers cercheranno di trovare le giocate necessarie a mettere pressione sugli attacchi avversari, sfruttando il talentuoso Teko Powell, DT che dopo aver giocato una buonissima sophomore season nel 2012, 22 tackles, ha passato due intere stagioni ai marigini di Illinois per i ripetuti infortuni.
In mediana i rientranti Tevin Crews, 39.5 placcaggi con la divisa dei Blazers, e Shaq Jones faranno da guida ad un gruppo di giovani agguerriti e desiderosi di mettersi in mostra, mentre nelle secodnarie le cose migliori dovrebbero garantirle il cornerback Darez Diggs, 4 intercetti con Iowa Western CC lo scorso anno, e la safety Will Dawkins, tra i migliori prospetti presenti a roster.

Shaq Jones

NFL prospect to watch: citato spesso come esempio da coach Clark, Shaq Jones è uno dei pochi giocatori che ha deciso di rimanere a Birmingham nonostante la fine, diventata poi una semplice pausa di due anni, del programma di football, ed è stato lui stesso ad accogliere i primi volti nuovi arrivati al campus fin dalla scorsa primavera, quando sono iniziati i lavori per un ritorno nel football di vertice.
Veloce, istintivo, dotato di una buona tecnica di placcaggio e abile colpitore, ha giocato la sua unica stagione sotto l’attuale head coach nel ruolo di JACK, mostrando una certa attitudine a fermare le corse avversarie e portare pressione nel backfield; autore di 12.5 tackles for loss nel 2014, nonostante i 24 anni che compirà a dicembre e un futuro già ben delineato, gestisce una organizzazione no-profit che si occupa di bambini e adolescenti con il padre, non é detto che provi comunque a giocarsi le sue chances di entrare nel mondo del football professionistico.