Lions week 11 recap: Questione di kicker (Lions 27 – Bears 24)

Prater festeggia il Field goal vicente

Come ogni anno, in questo periodo il tempo stringe, con il thanksgiving e una partita decisiva (l’ennesima) dietro l’angolo, quindi mi limiterò alle cose fondamentali.

La più importante è questa: i Lions svicolano via dal Soldier Field con in tasca la terza vittoria consecutiva, mantenendosi in corsa per i playoff.

Il fatto che la vittoria sia arrivata all’ultimo tuffo dopo aver fatto sfoggio di difetti notevoli non deve essere sottovalutato ma aver trovato il modo di vincere (grazie ancora a Denver per aver tagliato Prater nel 2014) è molto importante.

La partita è iniziata come un film già visto: Stafford in attacco subisce uno strip sack (Rick Wagner e Zach Zenner sbagliano la protezione) e la difesa miracolosamente limita i danni per poi farsi correre sopra da Jordan Howard e compagnia, per finire il tutto con un TD per il rookie TE Adam Shaheen che porta il risultato sullo 0-10 per i Bears.

L’attacco non gira ma i Lions mostrano ancora una volta pazienza e attenzione al dettaglio: prima una corsa di Trubisky viene cancellata da una stupida penalità di Kyle Long ad azione finita, poi lo stesso Trubisky non riesce a controllare uno snap. La palla finisce a terra e viene raccattata da DJ Hayden che la raccoglie in corsa per riportarla in endzone per il 7-10.

Settimo ritorno vincente per i Lions che pareggiano un record stagionale.

La difesa sulle corse continua a fare acqua da tutte le parti: i DE abboccano a qualsiasi tentativo di finta mentre i LB accumulano tackle mancanti.

E i Bears vanno in TD con Jordan Howard che riporta i Bears avanti di 10 punti.

Con il gioco di corsa che stenta as usual Matthew Stafford sfrutta la protezione della linea e procede a smantellare la difesa in blu e arancio per due drive consecutivi con due TD, il primo per Marvin Jones sulla linea, il secondo di Adbullah su un bello screen reminiscente di quello di domenica scorsa e si arriva sul 21-17 Lions.

Il secondo tempo inizia con la fiera del punt, con gli attacchi che non riescono a trovare trazione per tutto il terzo periodo e bisogna aspettare il quarto tempo per un drive decente dei Lions che diventa tre punti dalle 27.

Benissimo per i Lions che sono sopra a +7, si potrebbe pensare.

Peccato che la difesa su terra letteralmente esploda, il gioco finale con Tarik Cohen che entra acrobatico in endzone è un lezione su come NON si difende in casi simili.

Spero se lo riguardi anche Zettel, tipo cento volte.

Si ritorna in parità con cinque minuti sul cronometro ed il drive procede spedito in zona di FG quando una inopportuna di TJ Lang lo rimanda indietro in zona pericolosa: bisogna provare dalle 52.

Sarebbe ben oltre il limite di sicurezza stabilito da Prater e Caldewll ma che altro fare?

Prater osserva Caldwell e gli fa cenno di si.

Si tratta di un calcio difficilissimo in un pomeriggio ventoso e freddo.

Sam Martin fa il caddy e consiglia di puntare sul montante sinistro.

Qui vediamo cosa ne pensa Pat Mcafee, che se ne intende:

Ci sono quaranta secondi ed i Lions fanno tutto il possibile per perderla compreso regalare uno scramble di 17 iarde a Trubisky per entrare in zona di Field Goal.

Si tratta di un tiro dalle 46 per Connor Barth.

Buono lo snap, buono l’hold, calcio nemmeno vicino.

"Holy Moses!" urla il commentatore.

Davvero, gli specialisti sono come gli avvocati: non li apprezzi fino a che non ti servono davvero.

E, noi tifosi Lions abbiamo imparato ad apprezzare le palle d’acciaio di Prater che è 26/26 sui tiri vincenti nel quarto periodo. Ma non solo, l’affidabilità di Don Mulhbach e di Sam Martin non vanno sottovalutate per niente.

Quindi, i Lions finiscono sul 27-24 e vanno sul 6-4, grazie a Matthew Stafford che ormai a far a meno del gioco di corsa è abituato e all’abitudine della difesa di fare una o due giocate che cambiano la partita mentre si fa maciullare per il resto del tempo.

La quantità di problemi da affrontare dovrebbe far venire il mal di testa:

  • il gioco di corsa vede Adbullah in involuzione con Riddick che sta per prendere il ruolo di lead back come numero di snap. In ogni caso il bloccaggio non fa sconti per nulla ai poveri RB.

  • Wagner non si sta dimostrando migliore di Riley Reiff. TJ Lang deve ancora abituarsi al fatto che, ora che non è più un Packers, gli holding ora gli vengono fischiati. Swanson resta ai suoi livelli (bassini).

  • la linea difensiva non contiene: Ansah magari non metteva giù sack ma almeno teneva il margine. Zettel e Washington non riescono a giocare disciplinato. Di Valoaga (colpevole di una penalità costosa quasi a fine partita) meglio tacere. Urgono rinforzi e subito.

  • A proposito, sapete chi ha messo a segno il maggior numero di pressioni su QB per i Lions? Teez Tabor. Undici snap, due pressioni. Lui può andarne fiero, qualcun altro un po’ meno.

  • I linebacker, complici i problemi di cui sopra sono sempre sotto pressione, finendo spesso in confusione, mancando tackle etc etc.

Imbarazzante.

Per ora, il grosso del lavoro lo stanno facendo Matthew Stafford, la cui abilità in alcuni momenti sembra surreale, la secondaria che sta tenendo in piedi la difesa e lo special team come abbiamo appena detto.

Ora dovrei scrivere che un simile sistema non è sostenibile ma il punto è che i Lions lo stanno sostenendo da almeno un anno, tra scossoni e patemi, grazie specialmente alla concentrazione e all’aspetto mentale quindi preferisco tacere e tenere le dita incrociate in attesa della partita di giovedì.

(Che, secondo nonno Jim, è importante esattamente come le altre. E, forse, in fondo ha ragione lui).

E un po’ di cose.

  • Stafford 21/31, 299 iarde, 2 TD e 120.2 di rating. Orpo. (tra parentesi, #9 è il leader NFL nei passaggi profondi).

  • Trubisky 18/30, 179 iarde, 1 TD, 88.1 Rating. In più 53 iarde su terra, tra corse designate e scramble.

  • A proposito di terra. I Lions cedono 222 iarde sul terreno, diventando la 5° squadra nella storia a cedere +200 iarde in due partite consecutive e vincerle.

  • Per un po’ di ottimismo guardiamo al cielo: 9,3 iarde per tiro per i Lions contro le 5,9 dei Bears.

  • Quietamente, Ebron ha la terza partita decente; gli avrà fatto bene il bye. Diminuito invece e non si sa bene perché il carico di lavoro di Golden Tate. I due Jones sempre sugli scudi e per Golladay una presa importante ed un drop altrettanto notevole.

  • Per la difesa, Darius Slay ha difeso due passaggi, limitato il ricevitore 1 avversario. Si è lasciato sfuggire un intercetto nelle fasi finali e non è rimasto molto contento di ciò.

  • La mancanza di giocatori di linea decenti si riflette sull’aumentato carico di lavoro dei titolari, quasi il 70% di snap. Non che abbia funzionato molto.

  • Nota lieta per finire: questa squadra Lions 2017 zeppa di problemi e che nessuno prende sul serio per la prima volta nella Super Bowl era ha vinto tutte e tre le partite divisionali in trasferta. Un altro risultato da mettere a curriculum per Caldwell e staff, in attesa di altri più succosi obbiettivi.

A prestissimo per la preview del ringraziamento e fino ad allora

onepride!

(Da I soliti Lions, un blog argento&blu).